DEDICATO AI LETTORI DEI LIBRI DI EMILIO

Se hai trovato una frase tutta per te, conservala in questo spazio del

Condividi con tutti gli amici di Emilio la sorpresa e il sorriso, la commossa emozione che hai provato,

racconta come e perché l'hai sentita tua e non la dimenticherai.

2003
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno
luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

8 gennaio 2003

"Amare è il mio fare, e questo fare non è stare ma evolvere in continuazione producendo energia che dà vita, luce, suono, appagante in bellezza e felicità". (Cielo che poesia - Vita beata pag.355)

Vorrei che fosse già così in ogni istante di questa nostra vita attaccata alla terra e immersa nella materia. Dolce Emilio, compagno generoso della mia solitudine, mi stai insegnando che nulla è impossibile all'amore. E io sto cominciando a capire che soltanto nell'amore la vita è vita, non più solo attesa di vivere.

Ernesto con gli occhiali


13 gennaio 2003

"... Ecco un suggerimento da rivolgere a quanti, ai giorni nostri, credono senza ombra di dubbio che la scienza sia l'inesauribile pozzo delle riserve umane, al quale attingere per concedersi qualsiasi libertà sociale, morale e spirituale. A costoro consiglio di considerare la scienza come un insieme di esperienze per riconoscere in se stessi l'immagine e la somiglianza di Dio, e non il piedistallo sul quale rivendicare diritti di uomo-dio". (Cielo che poesia - Lo scriba, pag.169) e ancora: "L'ordine naturale delle cose ha dotato l'uomo di intelligenza e gli ha fornito tutti gli elementi necessari al progresso e a progredire nella conoscenza di Dio. Egli invece si è impadronito della natura. Un delirio di grandezza lo illude di poter regolare la nascita, la vita, la morte, e gli fa intravedere il miracolo della creazione della vita. Quando ciò avverrà egli si crederà regola e depositario dell'ordine naturale delle cose. Da qui al mettere bocca intorno all'ordine divino il passo è breve. Allora Adamo si sentirà ingiustamente punito e sarà di nuovo il caos". (Cielo che poesia - La vera natura dell'uomo, pag.95)

Ho incorniciato queste frasi nel mio ambiente di lavoro per averle sempre sotto gli occhi e perché tutti le leggano. Bisogna riflettere sulle tue parole, caro Emilio. Io prego il Signore che salvi l'umanità dai delitti della scienza. E' grande e prezioso il tuo impegno per ricondurci alla vocazione di figli di Dio. Aiutami sempre, veglia sulla mia vita e sul mio lavoro, consigliami nelle scelte ed illumina i miei pensieri. Ti ascolterò e te ne sarò sempre grato. In terra saremmo stati quasi colleghi ed io vorrei diventare un giorno tuo collega in cielo. CARLO


8 febbraio 2003

"Amore mi sospinge, così come amore mi precede, mi attrae, mi illumina, mi vivifica. E arriva fino quassù la brezza fresca e sospirosa del vostro amore, che prima minacciava di rallentare o contrariare la mia navigazione, ma ora partecipa all'avanzata del mio veliero nel segno della fede. Ma non dovete pensare che io sia ancora in viaggio verso il luogo dell'Armonia assoluta e dell'Amore totale. Io vi sono già. Il viaggio che vi descrivo è quello che ognuno di noi spiriti compie per raggiungere la purezza sublime, ed è un viaggio non regolato dal tempo ma dal nostro desiderio di purificarci per essere degni di Dio". (CIELO CHE POESIA - Sul filo del traguardo, pag.305)

Caro Emilio, grazia per l'aiuto che mi danno queste parole. Le ho lette e rilette fino ad impararle a memoria. Ho tanto bisogno di aiuto per immaginare ogni istante della sua vita, perché credo che è vivo, che nulla è finito e voglio essergli vicino. Prego il Signore che la sua vita sia felice come lo era qui vicino a me. Com'è la felicità del paradiso? Io non posso credere che ci voglia tempo per arrivarci, e che bisogna ancora soffrire dopo tutto il dolore della morte. Cerco di essere buona più che posso, perché quando sarà vorrei riabbracciarlo subito e non aspettare più neppure un istante prima di essere ancora insieme e per sempre. Io posso vivere nell'attesa solo perché credo che lui è già felice in paradiso, e mi vede che aspetto di raggiungerlo e gli mando tanti baci che può raccogliere perché mi è già vicino. E anch'io lo vedo, il cuore non ha occhi ma sa vedere. Dolce Emilio, cercalo, trovalo e dagli un bacio anche tu, da parte di sua madre.


10 febbraio 2003

"Il Dio di cui vi parlo e vi racconto con gioia, esaltazione e tenerezza filiale, non è il Dio di una piccola comunità di credenti, ma è il Signore Iddio Onnipotente di tutta l'umanità credente e, a sua insaputa o contro la sua volontà, anche dell'umanità non credente". (Cielo che poesia - In seno a una famiglia cristiana - pag. 134)

Di questi tempi, e con il gran parlare che si fa delle diverse religioni, queste sono le parole più sagge ed oneste che si possano dire. Me le ricorderò ogni volta che sento dire tutte quelle sciocchezze, che farebbero ridere se non fossero così pericolose. GIANNI


11 febbraio 2003

"Gesù... ama l'uomo nelle sue umane debolezze e non può fare a meno di esserne riamato, pur nei limiti che tale amore manifesta. Per questo non perdona la leggerezza di Tommaso, perché Tommaso è fatto così e lui lo ama lo stesso, e non necessita di perdono. Amore e perdono sono infatti inscindibili e indissolubili, come il destino dell'uomo lo è con quello del suo creatore". (Cielo che poesia -Bastian contrario, pag. 256)

Questa è la mia "frase del cuore", non aggiungo altro. Sono fatta così, non so parlare. MARIA


22 febbraio 2003

"L'amore è maschio, primordiale, istintivo, prorompente, coinvolgente, tumultuoso, fragoroso, incasinato e casinista. E' energia attiva che carica ed illumina, fa vibrare e rigenera, è forza vivificante, è essenza di vita, è Spirito che si perpetua, è Dio che si manifesta". (Cielo che poesia - L'amore è maschio, pag.110)  Si, questo è l'amore. Lasciati amare, amami così. E non dimenticarmi mai.


9 marzo 2003

"Se vi chiedete il perché di tutte le cose e vi date anche le risposte, non accrescerete mai la vostra conoscenza. Se invece chiederete perché a chi è in grado di fornirvi risposte chiare ed essenziali, allora la vostra curiosità sarà esaudita e si arricchirà la vostra esperienza. Proprio come i fanciulli dovreste porre ai più esperti le vostre domande, con la certezza istintiva che essi non vi darebbero mai risposte fallaci. Quando chiedete al Signore perché vi fa soffrire, non vi ponete nei Suoi confronti con animo semplice e puro di fanciulli. Infatti già Gli addebitate la causa della vostra sofferenza. Ma se Gli chiedete perché soffrite, allora Egli vi ha già esaurientemente risposto, mandando sulla croce il proprio Figlio. E' una risposta esauriente e definitiva, che però non viene quasi mai capita da mente umana".(Cielo che poesia- La risposta del Padre. pag. 121).

Caro Emilio, è così difficile capire. Dove sono questi esperti capaci di fornire risposte chiare ed essenziali? Anche ai piccoli, perché della vita di tutti i giorni nessuno sa rispondere. Perché tanta cattiveria, avidità, violenza, per soddisfare ambizioni che mortificano quel fanciullo che tutti siamo stati? Viviamo immersi in un mondo di volgare fisicità, alla ricerca del successo, della carriera, del denaro: costi quel che costi. E quando qualcuno si pone come colui che potrebbe spiegarci il perché, ci accorgiamo che il suo obiettivo è soltanto quello di indurci ad accettare il peggio, declinando ogni responsabilità nella scelta tra bene e male. Come sono arroganti questi predicatori che vorrebbero tutti con il casco e la cintura di sicurezza, ma con il tesserino da donatori d'organi. Per ogni problema c'è un esperto pronto a spiegare cosa fare, come e perché. Ma nessuno di loro è convincente.
Caro Emilio, aiutami a pregare: Padre buono, mi fido solo di Te. Tante volte mi hai detto che sono piccolo e non posso capire. Ma un giorno capirò e Ti ringrazierò di non avermi mentito. ELVIRA


14 aprile 2003

Volevo solo dire che leggere le parole di Emilio mi ha dato tanta forza e speranza... !! I numerosi riferimenti alle coccole mi hanno fatto sorridere... così io immagino il paradiso: "coccole a non finire". Purtroppo i momenti di dolore fanno pensare tanto, spingono a farti tante domande... spero che col tempo Dio mi aiuti a capire, se non razionalmente almeno a rafforzare la mia fede, il mio voler così intensamente confidare nel suo amore! Da quello che Emilio dice sembra proprio che... Grazie per aver divulgato le sue parole. Livia


4 maggio 2003

"...Consegnate anche questo messaggio a quanti si aspettano messaggi privati. Più privati e personali di così non si può. Altri, o meglio tutti, si facciano forti della Materna benevolenza della Madonna del Rosario, Che ama le preghiere a Lei dedicate e non si rifiuta mai di esaudirle. Siate sereni e sperate nella Sua Misericordia." (Cielo che poesia. Il messaggero e lo scriba. pag.160).
Adesso ho capito, caro Emi, cosa volevi dire con questa lettera. Da quando ho incominciato a pregare, la Madonna non mi ha mai negato il Suo aiuto e la Sua protezione. Poi ho iniziato a recitare il Rosario anche per aiutare altre persone ed anche in questi casi la Madonna mi ha ascoltato.
E se all'inizio quella parte razionale e scettica che è in me mi sussurrava che poteva trattarsi di coincidenze, adesso tutti i miei dubbi sono stati fugati e sono sicurissima che quando si prega la Madonna con cuore sincero, senza pretendere, ma chiedendo con umiltà, Lei ti ascolta. Tuttavia anche se ho finalmente compreso il potere enorme della preghiera, anche se ormai è diventato un piacere andare in Chiesa ogni domenica e un bisogno confessarmi almeno una volta al mese, sento che il mio cammino di fede è ancora all'inizio e sono ancora tanti i difetti da correggere e le paure da superare. Quindi mi auguro che "da lassù" continuino a darti il permesso di scrivere sempre nuove letterine che sono per me fonte di riflessione e talvolta di illuminazione. Ti saluto con immenso affetto. DALIA


14 giugno 2003

Sono affezionatissima alla lettura delle vostre comunicazioni con Emilio. Spero di non sembrare una persona strana nel raccontare le mie esperienze con Emilio, credo persino che una volta Emilio mi abbia dato un segno della sua presenza. ... E´ meraviglioso sapere che le persone dell'Aldilà ci sono vicine, anche se a volte ho paura che sia tutto frutto della mia immaginazione. Pensare che questo sia vero è anche e forse un modo per colmare il grande vuoto che ti piomba addosso quando una persona cara ti ha improvvisamente lasciato. Emilio con le sue scritture sta aiutando tanta gente, grazie anche a Voi che con tanto impegno e tanta cura avete provveduto alla stesura dei libri.  A proposito, in questi giorni ho comprato "Cielo che poesia". Non siate gelosi se Emilio ogni tanto è anche il Nostro Angelo Custode perché, mentre per noi è una dolce Energia vibrante di Armonia Celeste che ci guida e ci consiglia, per Voi è sempre e sarà sempre il Vostro Emilio.
Grazie e scusate la mia invadenza, ma a volte sento il bisogno di comunicare con Voi.
A presto, Maria Grazia (Buriasco)


15 giugno 2003

"Tu sei strumento e bersaglio al tempo stesso di un Volere buono, in un Progetto di bontà che ti coinvolge in prima persona. Ma non ne puoi capire il perché, almeno per ora, ed è bene che sia così. Devi solo continuare a compiere un atto di fede".(Cielo che poesia - La penna dell'anima. pag.154)

Hai scritto questa frase a proposito di tutt'altro argomento, ma io l'ho sentita detta per me, tanto mi riguarda da vicino. E' proprio quello che ho bisogno di sentirmi dire ogni giorno. Tu, caro Emilio, sicuramente capisci il perché e mi perdonerai se mi sono appropriato delle tue parole per farmi coraggio. Pensami e stammi vicino, prega che la fede non mi abbandoni mai. Ti voglio tanto bene.


17 giugno 2003

Caro Emy, ho letto la tua lettera del 27 aprile 2003, e l'ho sentita personalmente indirizzata a me in una sera in cui ero particolarmente triste per l'altrui incomprensione verso i miei sentimenti:
"Carità non è elemosina, non si fa carità consegnando un obolo e stando bene attenti a non toccare la mano protesa a riceverlo per evitare qualsiasi contatto umano. Quando si dona amore, va manifestata la gioia per la generosità di dare, di cedere qualcosa di personale. Cosa vi è di più bello di un abbraccio per esprimere il sorriso del cuore? Aprire le braccia per accogliervi dentro il prossimo e dare sfogo alla gioia del cuore in una fragorosa e festosa risata, una di quelle da farsi venire lacrime di felicità. Felicità che nasce dalla consapevolezza dell'attitudine di concedere misericordia. E non si può essere misericordiosi se si ha paura di essere toccati dalle sozzure altrui, dai peccati degli altri e magari venirne contaminati. Essere caritatevoli è darsi, non dare, concedersi piuttosto che concedere. Cioè cedere un po' o tanto di sé a qualcuno per goderne insieme. E' farsi e rendersi partecipi della stessa parte di quell'Amore che anima il progetto di Dio, lo rende inesauribile motore dell'universo eterno".

La tua lettera l'ho poi sentita ancor più mia, rileggendo il tuo secondo Diario: "Date deliberatamente tutto, rinunciando alla gratitudine umana ma contando senza incertezze su quella divina, perché concedendo la pace si guadagna la pace, e si è ricolmi del dono della pace eterna". (Cielo che poesia, pag. 60).

Emy mio Angelo protettore e guida , ti sono infinitamente grata per i tanti segnali che da te mi giungono per indirizzarmi al bene, e volentieri e con gioia li colgo perché so che sono messaggi di un Amore universale a cui umilmente mi inchino e del quale cerco di farmi sempre più strumento.

Ti voglio un "mondo" di bene. PIETRINA


29 giugno 2003

La prima volta che ho incontrato Emilio è stato molto casualmente (niente è casuale!) entrando in una libreria a Udine. Non cercavo nulla, ma qualcuno mi ha portato sino al banco dove era esposto Diario di un angelo. Ho subito pensato: questo libro sta aspettando me e così l'ho comperato e letteralmente divorato. Pochi giorni dopo ho comprato una seconda copia e l'ho regalata alla mamma di una ragazza scomparsa in un incidente in montagna. So di avere fatto una cosa buona: era una volontà del cielo! Qualche tempo dopo, non so esattamente quando, ho ricevuto un segno da Emilio. Ho provato immediatamente la sensazione che Emilio mi ha dato prova della sua esistenza. Grazie Emilio! Io già credevo ma ora non ho più paura a dichiarare apertamente che il mondo di Dio esiste.
Il secondo volume, Cielo che poesia l'ho trovato sempre casualmente (!) il 5 dicembre 2002 in una libreria, dove sono entrata perché così mi sentivo di fare e su uno scaffale altissimo ho visto il libro che è diventato mio.
E' tempo che tutte le anime riscoprano la loro vera identità in questo mondo che sta inaridendo i cuori.

Grazie Emilio, e grazie alla tua famiglia che ha avuto il coraggio di venire fuori allo scoperto. Patrizia


15 luglio 2003

"Più l'amore si farà puro, spogliandosi di dolore e di nostalgia, di disperazione e di rimpianto, più si ridurrà l'effimera distanza che sembra separare noi e i mondi nei quali conduciamo la nostra esistenza. Perché l'esistenza è una sola, quella dello spirito libero". (Cielo che poesia, pag.126)

Caro Emilio, queste parole le ritrovo nel mio cuore ogni volta che l'incognita di ciò che mi aspetta mi brucia nella mente e mi toglie la voglia di andare avanti. Gli intralci materiali di cui tu parli sono tanti e pesano, a volte più di quanto posso sopportare. Per questo non penso al futuro, e mi consola la fede che un giorno arriverà la liberazione. Se credessi di dover ricominciare... Ma non ci credo.

..."L'esistenza è una sola, quella dello spirito libero. Libero soprattutto di dedicarsi totalmente all'Amore di Dio e di riceverne senza intralci materiali, scoprendo nell'amore totale la forma più sublime e gratificante di linguaggio spirituale, universale ed individuale. Grazie all'Amore di cui vi sto parlando crolla ogni distinzione tra cielo e terra, intesi come luoghi in cui evolve la vita dello spirito. Essi si mescolano in un'atmosfera unica ed omogenea che solo il dolore è in grado di scombinare. Ma il dolore è solo sulla terra, racchiuso nella materia...".

Emilio caro, conforti la mia fede nell'amore per la vita: "una sola". Un giorno anch'io guarderò la terra dall'alto in basso, come te. Ma tu intanto non farmelo pesare e ricorda quando anche tu guardavi il cielo con il naso all'insù. Ti mando un bacio in punta di piedi. Io io.


15 luglio 2003

Caro Emilio, ti ho incontrato per caso, in una libreria a Milano, mentre mio figlio Luca curiosava di qua e di là. Io mi sono ritrovata in mano il tuo diario... non so come... poi l'ho lasciato per un po' di tempo sul comodino... Ho avuto l'istinto di leggerti solo da poco tempo, non so perché, ti ripeto, ho aperto il libro e ....Con le tue parole mi hai aiutato, Emilio, per cui mi sento di scriverti.
Ho molto esitato prima di mettermi alla tastiera, non so cosa mi trattenga, però ora ti sto scrivendo. Sono felice di averti incontrato, da lassù mi illudo k tu mi illumini, k "mi aiuti ad aiutare" il mio bambino, Luca k ha solo 12 anni. Sono sola a crescerlo, suo padre ha deciso di lasciarci per una vita più libera e senza responsabilità. Scusa se mi sono dilungata, ma mi sembra di averti sempre conosciuto e per questo mi piace raccontarti un po' di noi.
Ciao Emilio, grazie del tempo k mi hai dedicato. Ti abbraccio forte... spero di incontrarti ancora, fatti riconoscere! Un dolce bacio, Daniela.


25 luglio 2003

... Ho aperto il libro a caso e ho letto questa frase che significa molto per me: "Noi abbiamo altri compiti, come quello di scuotere gli animi, farli trepidare, farli vibrare ed ardere d'amore riportandoli in sintonia con Dio".
(Cielo che poesia, pag.159)

Vuoi essere il mio angelo custode? Io lo desidero, soprattutto dopo aver letto questa frase, e ti chiedo di scuotermi, farmi trepidare ed ardere d'amore, di riportarmi in sintonia con Dio. Si è inaridito il mio cuore e mi sembra di vivere a metà. Niente è capace di farmi vibrare di gioia o di dolore, forse perché di gioie ne ho avute tante e di dolore troppo. Però ringrazio Dio di avermi messa al mondo e di avermi dato un angelo da amare. Buon lavoro, angelo mio, e perdonami se ti do tanto da fare.


31 luglio 2003

Caro Emilio, non ho letto i tuoi libri ma dopo aver visto alcuni brani delle tue lettere sul web mi sono riproposto di farlo al più presto. Ho 25 anni e da parecchio tempo mi sono avvicinato al mondo del paranormale, non chiedermi perché, non c'è un motivo particolare, lutti per fortuna non ne ho avuti, forse siete stati voi a chiamarmi. Anche oggi mi ritrovo di fronte a questo sito quasi per caso, e così mi sono messo a leggere alcune delle tue lettere e mi sono emozionato, anzi, sono ancora emozionato mentre ti sto scrivendo perché nelle tue parole io vedo la speranza, la luce, la voglia di vivere, ma soprattutto vedo l'amore.
Ho letto molte volte ciò che ci mandate a dire e tutte le volte è una grande emozione, tutte le volte imparo qualcosa, imparo ad amare la vita, ho imparato che il dolore non è fine a se stesso ma ci può insegnare tante cose. Cerco di immaginare in che mondo vivete, cosa fate, ma soprattutto cerco di capire che ruolo ho qui, a cosa servo.
Quando leggo ciò che ci scrivete non posso non emozionarmi, come si fa a non emozionarsi davanti a tale bellezza, davanti all'amore supremo e puro, davanti a dei pensieri che con una semplicità disarmante riescono a esprimere concetti così alti?.... Anche ora, se sono qui so che non è per caso. Credimi Emilio, sono davvero felice di averti conosciuto e spero al più presto di poter leggere tutti i tuoi pensieri... ti mando un abbraccio forte forte. Gabriele

5 Agosto 2003

Nulla accade per caso. Da poco è morto mio nonno Rodolfo. Per me era un secondo padre e la sua scomparsa, dopo una lunga malattia, mi ha sconvolto. Ma al tempo stesso mi ha scosso e fatto scoprire l'immenso Amore di Dio. Ho vissuto 30 anni al buio senza la luce di Dio, ma dopo la morte di mio nonno mi sono risvegliato da un lungo sonno. In questi giorni mia madre mi ha fatto leggere i due libri di Emilio. E' meraviglioso sapere che lassù ci vogliono vivi e ci guardano con amore. Ogni giorno leggo e mi sembra di essere un assettato che si abbevera alla fontana. Vorrei che il libro non finisse mai. Grazie Emilio. Mi hai dato le lenti della fede.

Nicola da Catania


6 agosto 2003

Salve a tutti... io sono Stefy... credo che Emilio già mi conosca, come tutti noi. Volevo solo salutarti e salutare anche i tuoi genitori ed i tuoi cani sicuramente adorabili. Come la mia cagnolina morta il giorno 1 agosto. ... Sai, mi manca tantissimo! "Sento" che sta bene... ma rimane un vuoto ancora fresco nel mio cuore. Ora ho un altro cucciolo, ma nell'anima continuo ad avere il suo ricordo tanto acceso.
Oh Emilio, scrivo anche se forse mi hai già risposto... perché ho bisogno di sentire l'amore eterno che tanto cerco e che in momenti così esasperanti non riesco a vedere. Dimmi qualcosa... so che tutto si aggiusterà, ma infondimi un po' d'amore con le tue parole. Penso con felicità ai tuoi e a tutti Voi, lassù e qui con noi. Salutami Bamby, dille che l'amo e spero di rivederla! E difficile Emi, quando sei qui è difficile...

Baci da Stè, spero di sentirti prestissimo! A presto persempre, ti voglio bene anche io.


19 agosto 2003

Ciao Emilio, sono Maura. Ho finito di leggere proprio oggi il tuo Primo Diario di un angelo. Grazie per le parole bellissime che doni a chi legge questo dolcissimo testo. Ho avuto questo tuo primo libro poco tempo fa da una mia amica. Leggerlo è stato un grande piacere e mi ha fatto riflettere molto. Si medita su temi molto profondi che solitamente, per paura o scetticismo, non vogliamo affrontare.

Durante i miei studi universitari a Tor Vergata, prima di laurearmi in Lingue e letterature straniere, mi recavo spesso alla Facoltà di Medicina perché era un luogo in cui riuscivo a concentrarmi di più. Il tuo volto mi sembra un po' familiare. Forse ti ho incontrato in Facoltà.
Dopo essermi diplomata al Teatro dell'Opera come ballerina, insegno danza alle bambine e alle ragazze. Nella preparazione di "Dogs" ho rivissuto l'entusiasmo, la gioia ma anche l'ansia che si prova quando si prepara uno spettacolo o un saggio.
L'arte, come la danza e la musica, ci aiuta a sentirci più uniti e vicini. Se non fosse per l'arte, molti dei nostri sentimenti e dei nostri pensieri rimarrebbero nascosti dentro di noi. Non è un caso che tu ti sia servito di Dogs per stare vicino a chi ami. Grazie ancora Emilio, prega per tutti noi qui sulla terra perché un giorno possiamo riunirci ai nostri cari angeli e contemplare la luce divina in eterno.

Un caloroso abbraccio a te e ai tuoi genitori. Maura
PS. Caro Emilio, salutami la mia cara amica Patrizia, una delle mie compagne del corso di danza. Anche lei è salita al cielo dopo un incidente stradale, all'età di 17 anni. Sono sicura che lei continua a ballare con grande gioia... Un bacio!

20 agosto 2003

.... Sono profondamente credente, anche se credere è difficile perché richiede impegno, coerenza affinché non sia un parlare a vuoto. Ho sempre amato gli angeli: ho letto testi esaurienti ed attendibili, ho avuto esperienza di sogni premonitori e di piccoli-grandi segni che è banale definire coincidenze...

Una mattina di due mesi fa, depressa per l'inevitabile tristezza che si prova quando la vita in certe fasi è particolarmente avara di soddisfazioni e non risparmia colpi bassi, ho conosciuto una collega che mi ha colpito per la sua serenità, e mi ha prestato una rivista dove c'era un articolo che riguarda il solare, meraviglioso Emilio e i suoi libri...... Sono andata in una libreria e ho comprato l'unica copia disponibile, che sembrava messa là per me...
... Una volta a casa, non vedevo l'ora di immergermi nella lettura dei suoi libri, e devo dire che è stato "drammatico" quella sera dover "staccare", in quanto dovevo andare a ballare con il mio fidanzato. Io e lui siamo appassionati di ballo liscio e ogni sabato ci ritroviamo con la nostra comitiva per andare a fare quattro salti. Le giuro che ne avrei fatto volentieri a meno perché, ripeto, staccarsi dal vostro "best sellers volta-pagine" è difficile. Quella sera siamo andati per la prima volta nel locale "Sotto le stelle", un locale all'aperto che non conoscevo. Sulla bustina di zucchero del mio caffè c'era stampata una barca a vela...

... Dopo qualche giorno ero sul letto con mia madre, nel tardo pomeriggio pieno di calura, che quest'anno è veramente insopportabile. E leggevo la frase: "Noi non andiamo mai in vacanza, per il semplice motivo che qui è una festa continua. Una eterna beatitudine"

La mia mamma adorata è al tramonto, l'abatjour ha lampeggiato sottolineando questo punto della lettura. Noto tanti piccoli segni, tutte "emiliate", se mi si consente. Tutte combinazioni? Certo, bisogna saper leggere tra le righe e rifuggire dalle inezie che riescono a tenerci ancorati alla realtà, che merita di essere presa in considerazione con il dovuto distacco.

Non cercavo nessuna conferma, in quanto già credo e sono una cattolica praticante e convinta. Ho sentito subito profondamente vere le parole di Emilio, i suoi messaggi pieni di luce tanto da essere accecanti. Volevo dire grazie perché Emilio ha cambiato il mio modo di pregare, che ora sento più forte, vivo, e la mia paura della morte si sta sciogliendo come neve al sole.

Ho quarantatré anni, sono fidanzata, ci sposeremo presto. Lui ha un barboncino al quale prodiga delle cure oserei dire paterne, mi ha fatto amare i cani, ecco perché anche le dimostrazioni di affetto di Emilio per i suoi cagnolini sono totalmente corrispondenti alla realtà, ora che comprendo quale rapporto profondo si instaura tra i cani e i loro "padroni".
Lui mi ha regalato Cielo che poesia. Che gioia! Sto rileggendo il primo Diario e contemporaneamente il secondo che, come del resto mi aspettavo, è pieno di luce e di maggiore consapevolezza.

Ho visitato il sito e ho stampato il dossier pubblicato. Che felicità, che gioia! Ho letto le lettere degli altri lettori e mi sembra che il "club degli amici di Emilio" sia sempre più affollato. Bene, è segno che quel seme sta germogliando un po' dovunque. Ce n'era bisogno in questa era di buio. Grazie per l'aggiornamento del 14 agosto: la Madre Celeste conosce tutte le nostre miserie e il Suo Manto d'Amore, maternamente, le ricopre tutte.

La mia spigolosità, con l'amorevole influenza delle parole del Diario -che è riduttivo definire semplicemente parole- si sta smussando, anche se il mio cammino è iniziato da tempo. Riesco a superare le beghe familiari con un sorriso, rifuggo dalle polemiche e dai rancori e godo di una certa tranquillità, anche se la mia vita è quella di sempre... E' come se stessi seguendo le tracce per una caccia al tesoro. Il premio finale è trovare Dio, o, se preferiamo, la nostra anima che deve dilatarsi al punto da diventare tutt'uno con Lui.
...Qualche volta la mia anima cerca di volare alto... Emilio ha la forza di cambiare la vita a chi si sintonizza con fede e semplicità sulla sua lunghezza d'onda. Quando leggo, mi sembra che esploda la gioia, la poesia e sento quella forza divina così prorompente, un fuoco che arde ma non brucia. Gli insegnamenti di Emilio mi stanno permettendo di superare momenti difficili, sento che consentono di crescere interiormente e di focalizzarsi su un unico obiettivo. l'Amore con la A maiuscola, che solo le anime evolute possono insegnarci poiché lo vivono senza interruzioni. Gli scritti di Emilio sono Vita... Vita Vera. Anna Rita Q.

Al mio angelo custode

Una brezza leggera
la sabbia piena di conchiglie rosa
un colore iridescente
un'ombra lieve
un profumo d'incenso.
Tu che guardi attraverso i miei occhi
a volte rispondi
in quei sogni di vita serena, e quando
alleggerisci la fatica di vivere.
Non so se potrò
afferrare la Tua ombra
riflessa nell'arcobaleno
e la Tua pace al crepuscolo
quando mi accarezzi la fronte...

Adesso se penso riesco a vedere
i tuoi occhi pieni di lacrime
perché per lungo tempo
ho fatto come se non esistessi
ed in quei giorni della mia vita
non fu primavera
Urlavi nel silenzio
che ti respingeva
nella mia noncuranza
che ti rendeva muto.
Ignoravo disperata
il messaggero di Cristo
inviato ad indicarmi la strada.

Anna Rita Quintiliano


27 agosto 2003

Non so per quale motivo nel corso dei miei anni, nell'educare i miei figli , nel vivere le mie esperienze, mi sono sempre ripetuta la frase "nell'amore si vince". Forse non ne avevo mai compreso il vero significato. Oggi, dopo avere tragicamente perduto mio figlio di 27 anni, riflettendo su quella frase che era diventata ragione della mia esistenza, sarei portata a dire di avere completamente sbagliato l'impostazione della mia vita... Quale amore! Quale vincita ...perdere mio figlio nel modo in cui l'ho perduto io, nel mistero... un mistero che non credevo potesse appartenere all'umano! Emilio mi ha aiutato. Questo libro, capitatomi tra le mani per caso, in cui rivedo mio figlio e me stessa ...

La madre di un angelo. Grazie


19 settembre 2003

... abito in un piccolo paese nella provincia di Piacenza, sono una ragazza di 27 anni, sono sposata da tre anni, mamma di una meravigliosa bambina, che da quando è al mondo non ha fatto altro che portare il sole nella mia vita e in quella di mio marito. Quando la guardo mi chiedo cosa mai abbia fatto di così buono per meritare un simile dono, proprio io... Ed ora sono in attesa di un altro bimbo. Beh, ora posso dirvi perché vi scrivo.

Un giorno, mentre curiosavo tra i libri di mia sorella ho trovato il diario del vostro angelo e, dopo averlo preso in prestito (sono tre anni che lo tengo in prestito), mi è venuta una gran voglia di scrivervi. Non è da me scrivere a qualcuno che non conosco, anzi non è proprio da me scrivere. Tornando al libro, per la prima volta nella mia vita ho avuto la sensazione di vivere le situazioni che leggevo e mi sentivo bene. Invidio un po' la vostra esperienza, lo dico in senso buono, e penso che sia un'emozione talmente forte che solo provandola si può capire.
Mi sarebbe piaciuto avere un amico come Emilio, per ora posso solo limitarmi a fargli gli auguri di Buon Compleanno, visto che siamo al 22 settembre.

Salutatemi Emilio che sicuramente sarà col mio papà e l'angelo che ha la santissima pazienza di vegliare su di me. Barbara


29 settembre 2003

"Lasciarsi andare in balia della Fede non vuol dire lasciarsi trasportare dalle onde di un mare in burrasca, vuol dire invece non rinunciare a governare. Sto cercando di dirvi che la Fede non va scambiata per l'accettazione passiva ed inerte di un destino senza alternative, la Fede va coltivata e vissuta con partecipazione responsabile, consapevole, attiva di opere a di azioni, senza rinunciare alla propria dignità umana". (Cielo che poesia, pag.151)

...Sono un marinaio sempre in viaggio, mi sento solo e qualche volta lontano da tutto. I tuoi libri, Emilio, mi fanno compagnia e mi aiutano tanto. Ti farà piacere sapere che li leggo sul mare e guardando il mare, mi sembra di vederti sulla tua barca a vela e di seguire la rotta che mi stai indicando. Vorrei imparare a tenere il timone come te.
Il destino è stato con me come un nemico che non si può combattere, ma adesso sto trovando una nuova forza e mi sta tornando l'entusiasmo per la vita. E' un miracolo nel quale non osavo sperare. Ti prometto che coltiverò la fede in Dio e gli aprirò il mio cuore. Ti prometto che non sarà una promessa da marinaio. Qua la mano.

Grazie. Guido


18 ottobre 2003

Finalmente! Questa è stata la mia affermazione quando ho scoperto il secondo libro di Emilio. Mi sono resa conto di averlo scoperto con molto ritardo! In un primo momento avevo pensato che qualcuno si fosse dimenticato di me, poi è subentrata in me una gioia immensa.
Anche a me come a tanti di Voi è capitato di scoprire il diario di Emilio per caso, dopo che- il 26 dicembre del 1999- all'improvviso il mio adorato Papi è passato nell'altra dimensione, lasciando tutti noi nello sconforto totale. Con mio marito eravamo alla ricerca di una barca e prendemmo appuntamento con un broker per il 12 febbraio a Cala Galera. Arrivata lì fui colpita dal fatto che, pure essendo pieno inverno e lunedì, ci fossero diverse barche a vela che stavano rientrando al pontile. Il giorno successivo rientrammo e mi misi alla ricerca di un qualcosa da regalare alla mia mamma per il primo San Valentino da Angelo del mio Papà, il cui nome di battesimo è Angelo.
Mi recai in libreria e il mio sguardo si posò su un libro verde intenso, con un angelo sulla copertina: senza esitazione mi catapultai e decisi di acquistarlo. Non potete nemmeno immaginare le lacrime di gioia che ho versato quando ho letto che Emilio era un appassionato di barche a vela, per me è stata un'emozione indescrivibile ed ancora oggi quando ci penso provo gioia. Emilio, mi raccomando non dimenticarti mai di me! Ti voglio bene! Chiara


22 ottobre 2003

Cari genitori di Emilio.
Non ci conosciamo direttamente. Mi chiamo Omar, ho 24 anni e vivo a Sabaudia. Dico che non ci conosciamo direttamente, perché anche se non ci siamo mai visti, ho appreso di voi tramite Emilio e il suo diario (scritto per vostra mano). Ricordo ancora il giorno in cui sono venuto a conoscenza di questo piccolo grande miracolo. Doveva essere Agosto, perché faceva un gran caldo. Stavo guardando la trasmissione di Corrado Tedeschi sulla Rai "Cominciamo Bene estate" e vi ho visti e sentiti parlare, anche se per poco, di questa storia, che oramai per me non ha più dell'incredibile, ma semplicemente è una meravigliosa realtà.

E' stato come un segnale dal cielo per me. Stavo attraversando uno dei momenti più difficili della mia vita a causa della fine inaspettata e in circostante poco pulite di una storia d'amore, la prima, la più importante che abbia mai provato, ed ero nello sconforto più totale. Già da qualche tempo mi ero riavvicinato alla preghiera e alla fede, perché sentivo che dal cielo qualcuno mi chiamava. Non voglio assolutamente paragonare il dolore per la perdita di una persona cara con la fine di un rapporto di coppia, anzi, mi sono spesso vergognato di aver sofferto e di soffrire tanto per una cosa giudicata da molti così banale al giorno d'oggi, considerate tutte le sofferenze ben peggiori che ci sono; comunque per me è stato devastante, tanto che ho pensato più volte di togliermi la vita. Ho anche seguito una psicoterapia, perché intuivo che non ce la potevo fare da solo. Ora a ripetere queste cose mi sento un'adolescente ingenuo e superficiale, ma per me è stato un grande dolore che tutt'ora stento a superare. Comunque, dopo estenuanti ricerche durate quasi due mesi, sono riuscito a trovare il libro di Emilio. Ma credo che le difficoltà non vengano mai a caso, come ogni evento. Quel testo andava conquistato con pazienza e dedizione. Ora lo so.
Leggere e sentire nel cuore le parole che Emilio vi comunicava (e che vi comunica tutt'ora), il vostro dolore vivo e la forza con la quale siete riusciti a superarlo mi ha dato un'alitata di nuova vita. Ho ricominciato a vedere un po' di luce dopo mesi di buio quasi totale. E se ora sono qui a scrivere queste righe, è solo per ringraziarvi dal più profondo. Il messaggio di Emilio è arrivato forte e chiaro diritto al cuore, e ringrazio Dio ogni giorno di questa grazia.
Sono sempre stato un ragazzo solare, espansivo, rispettoso, e credo benvoluto. Ho sempre sentito la gioia dentro, anche nei momenti difficili, perché così mi ha insegnato la mia splendida mamma, che amo eternamente. Questa volta però la scossa è stata troppo forte, e qualcosa si è spezzato. Emilio, mi ha aiutato e mi sta aiutando a ritrovare la pace e i valori dentro me stesso. E' un processo lento e faticoso, e voi lo sapete molto bene. Si cade in continuazione ed è dura rialzarsi, ma ora ho la speranza nel cuore che tutto accada per volontà di Dio. E questa esperienza è stato il segnale che Dio mi ha dato per riavvicinarmi a lui. Non voglio sembrare un invasato, dicendo queste cose. Sto cercando di parlarvi col cuore, lo stesso che voi ci avete messo nel portare alla luce questa grande testimonianza che è servita a molti, come a me, per ritrovare la strada.

Ho sempre creduto in Dio, ma ora ne ho una consapevolezza assai maggiore di un tempo e spero di andare sempre avanti in questo senso. Sento la sua forza che mi plasma e mi riempie di vita ogni momento, aiutandomi a lottare contro il male che mi assale. Avrei voluto arrivare a questa comprensione senza soffrire tanto, e soprattutto senza chiedere l'aiuto di Dio, nel momento in cui ne avevo bisogno, perché mi è sembrato un po' ipocrita da parte mia ricordarmi di Lui nel momento del bisogno. Ma è così che il Padre Nostro ci riavvicina a sé e ci rende consapevoli del suo infinito amore.

Non sono un poeta, e quindi non riesco a trovare le parole per descrivere l'estasi e la gioia che Emilio ha portato nella mia vita, ma so che potete capire... Se ora sono qui davanti a questo computer a scrivere è anche grazie a voi. Grazie per aver sperato, per aver creduto, per aver condiviso e soprattutto per aver amato. Il cammino è lungo e pieno di difficoltà, ma ora so (anche se avrei dovuto saperlo da sempre) che Dio ci ama e ci vuole vivi e gioiosi, nell'umiltà e nella pienezza del suo immenso amore. Tutto qua, semplicemente. Sento che molta gente come me, ha trovato nelle parole di Emilio balsamo per le proprie ferite e nuova linfa di vita, e questo è un grande 'grandisimo' (come direbbe Emilio) miracolo.

Forse non ci conosceremo mai, ma questo non conta, perché, anche se siamo lontani, porto voi ed Emilio nel cuore, e non dimenticherò mai tutto ciò che avete fatto per me, e per tante altre persone. Spero di non smarrire più la strada, ma sono convinto che quando starò meglio (spero molto presto), avrò la forza per seguire la via che il Signore mi ha indicato. Pensandoci ci sono tante altre cose che vorrei dirvi, che sento dentro, ma credo di aver parlato abbastanza e so che avete colto il mio messaggio di gratitudine che anche se una piccola goccia nel mare, spero vi sia di conforto in questa missione che vi è stata affidata.

Vi abbraccio con infinito affetto e sincera commozione e gratitudine. Omar


27 ottobre 2003

Caro Emilio, per qualche attimo mi è sembrato che parlassi proprio con me: " caro collega ricordati di curare te stesso". Più o meno erano queste le parole... poi mi sono ricordata che parlavi con il tuo papà! Forse c'è stato un briciolo di delusione, ma ben presto ho trovato (leggendo le tue lettere) qualcosa per me ...quando hai descritto cos'è il cuore per te : un muscolo sì, ma che ad ogni sistole dovrebbe pompare amore! Spero che non me ne vorrai se nei momenti difficili disturberò' anche te oltre il mio angelo custode!

Grazie da una collega che si occupa di cuore. Ciao Nella


28 Ottobre 2003

Ciao Emilio, io non mi limiterò a citare una frase del tuo libro: sarebbe troppo poco racchiudere tutto il sentimento, la delicatezza e le emozioni dei tuoi messaggi. Ho perso mia madre da pochissimo tempo. Per me la vita non sarà più quella di prima, perché ho perso una delle mie gioie più grandi che spero con tutto il cuore di ritrovare. Mia madre ha sempre pregato non solo per la sua famiglia, ma per tutti. Aveva una esemplare purezza di animo, quella purezza che io ritrovo anche nei tuoi messaggi. Lei mi ha sempre chiesto di non abbandonarla mai ed io finché vivrò la sentirò viva dentro di me, e con l'aiuto di Dio cercherò di affrontare questo momento per me troppo doloroso.
Spero che tu possa continuare a scrivere sempre il tuo diario, perché possa rappresentare un arricchimento della nostra anima che ha tanta sete di speranza.  Un abbraccio spirituale Cristina


5 novembre 2003

"A costo di sconfessare quanti sostengono che il mondo dello spirito è privo di emozioni, di incertezze, di curiosità e tutto è scontato e prevedibile, a costo di scandalizzare ed irritare quanti si definiscono custodi ed interpreti di dottrine teologiche, io vi assicuro che nulla è più concreto e divertente di Dio, concreto e divertente nell'amicizia, concreto e disarmante nella semplicità. Dio è divertente, Dio è allegro, Dio è spensierato, Dio è gioia di vivere. Dio è fedeltà e condivisione, Dio è generosità, Dio è confidenza, Dio è complicità, Dio è umiltà, Dio è partecipazione. Dio è speranza, Dio è esuberanza, Dio è equilibrio, Dio è perseveranza, Dio è servizio. Insomma, Dio è il meglio dell'uomo elevato a divino, così come Gesù è il meglio di quanto il Signore abbia saputo incarnare nell'uomo. Gesù non ebbe nulla di astratto, ne mai ne avrà dopo essere salito in cielo con il Suo corpo glorioso, nel quale Dio stesso si è calato per farsi ad immagine e somiglianza dell'uomo, che aveva progettato e realizzato prima che i secoli cominciassero a misurare il trascorrere del tempo... La vita eterna del Padre Supremo ha fissato la propria esperienza umana all'età della giovinezza più allegra e consapevole. Questa è l'età più festosa e spensierata che si vive in cielo. Per sempre". (Cielo che poesia, pag.235)

Qualche volta mi sento in colpa per l'allegria delle mie giornate. Se penso alla tristezza e al dolore che in tanti miei fratelli cancellano la gioia di vivere e di ringraziare Dio di avergli dato la vita, quasi chiedo perdono della mia felicità e provo la paura di doverla pagare un giorno con tante lacrime. Ma la paura svanisce subito, ne ho già passate tante e non ho mai smesso di credere in Dio e nel Suo amore per me.

Caro Emilio, in queste tue parole ho ritrovato il mio modo di credere in Dio Padre, di cercare in Gesù il migliore degli amici, di sentire nell'anima mia il dono gioioso dello Spirito. Vorrei riuscire a condividere il mio sorriso alla vita con tutti quelli che incontro, aiutami tu e chiedi a tutti gli angeli custodi amici tuoi di darci una mano.
Cuor contento


7 novembre 2003

Vi ho appena visti su Rai 1, nel programma di Vespa - Porta a Porta. Sono rimasta profondamente colpita dalla Vostra testimonianza, io, scettica e poco credente. Tanto da correre ad accendere il PC e digitare il nome di Vostro figlio sul primo motore di ricerca. Ecco il Vostro sito. Credo che comprerò il Vostro libro, mi ha smosso parecchio. E' una sensazione inspiegabile. Complimenti per il Vostro coraggio. Francesca


7 novembre 2003

Quando ha acceso la tv, ho visto la foto di un ragazzo il cui viso non mi tornava nuovo. Ho subito pensato che si trattasse di Emilio ed ho avuto la conferma quando ho capito che a Porta a Porta stavano parlando dei suoi libri.
Sono veramente orgogliosa di voi, forse è superfluo anche dirlo, ma in pochi hanno il coraggio di parlare di questi argomenti in pubblico, voi lo avete fatto ed è giusto che sia così. Molti non sanno e molti non vogliono credere. Io so solo che grazie alle parole di Emilio sono riuscita a ... calmare i miei timori e le mie paure. La gente deve sapere, non ci si può nascondere da cose così spontanee, spesso mi sono trovata in discussioni che riguardavano l'aldilà e della vita dei nostri cari che non sono morti ma che VIVONO. Quante volte mi hanno trattata come una pazza, ho incontrato addirittura una persona che voleva "convertirmi", come sono chiusi gli occhi nella gente. Per questo dico che sono orgogliosa di voi, non vi siete tirati indietro, io invece mi sono stancata di parlare con chi non vuole capire. Odio i sorrisetti ironici, odio anche quelli del CICAP, scusi l'intrusione, ma ne stavano parlando ora. Aspetto il nuovo libro, così potrò aggiornarmi sulle ultime novità.

Affettuosissimi saluti, Stella

(Cara Stella, spero sorriderai leggendo questa frase, con la quale mi permetto di intervenire nella tua lettera). "Se poteste soltanto immaginare come ci sbellichiamo dalle risate, quassù, quando ci arrivano certi sorrisetti sussiegosi. A costoro chiedete cosa abbiano da ridere, se la loro vita finirà per sempre con la morte e nessuno potrà mai spiegare loro la ragione delle tribolazioni di cui stanno tanto a lamentarsi. Né conoscono alcuno a cui chiederlo". (Cielo che poesia, pag.252)


7 novembre 2003

L’ amore diviene coraggio. L’amore si manifesta. Non teme sterile scetticismo di chi non conoscerebbe nemmeno Dio incontrandolo per la strada: Dio non rimane in cielo sul suo trono, viene fra noi attraverso i suoi Angeli. Come Emilio. Complimenti genitori di Emilio, che bello vedervi a Porta a porta a far conoscere il miracolo più bello dell’esistenza: L’ AMORE CHE NON MUORE MAI.
In mezzo a tanto scetticismo, in mezzo a chi vuole prove scientifiche dell’amore che non muore, della vita che non muore, c’eravate voi, fieri, orgogliosi di svelare al mondo che vostro figlio esiste: io vi sostenevo, vi ammiravo e pensavo… pazienza non tutti hanno il dono di vedere al di là della materia. Non mollate mai di diffondere l’amore di Dio, non è vero che questa esperienza non dovevate condividerla, era vostro dovere diffonderla… immaginate a quanta gente avete dato una speranza? Dio Dio Dio mostrati sempre più affinché tutti possano vedere. Francy


8 novembre 2003

Carissimi, ho assistito con molto interesse alla trasmissione di ieri sera PORTA A PORTA. Ho constatato nuovamente l'ottusità della scienza ufficiale che nega ciò che non sa spiegare. Paradigma dell'uomo ormai preda di una sorta di delirio di onnipotenza!
Tutto è comprensibile semplicemente in termini di FEDE, la nostra fede cristiana, che ci dà tutti gli strumenti per comprendere con il cuore e non con la razionalità. Forse la trasmissione non era la sede più idonea per trattare un tema tanto alto e l'approccio di Vespa è stato efficace solo per stimolare curiosità e "ascolto"!! Io posso solo significarVi la mia solidarietà più vera, in quanto segnata da un'esperienza analoga. Anch'io ho perso un figlio, un bambino di quasi 10 anni, un anno fa, dopo un percorso di malattia. In quei frangenti, dove il dolore è così profondo che abbatte ogni barriera razionale, ho "aperto il cuore" e, tramite la Preghiera , ho ricercato il contatto con Dio. Il Signore, pur non esaudendo la mia richiesta di guarigione fisica, mi ha fatto oggetto di un MIRACOLO PIU' GRANDE, l'accettazione della sua Volontà. Accettazione serena e gioiosa, non mera rassegnazione. Leggendo ciò che scrive il vostro Emilio sull'AMORE DI DIO, io mi sento di poter testimoniare di averlo vissuto sulla mia pelle, grazie a mio figlio che è vivo dentro di me, che mi ha aiutato a convertirmi infilandomi "gli occhiali della fede", di cui vostro figlio parla. Ciò ha una valenza talmente elevata che mi riempie l'anima di gratitudine e di gioia e non posso che testimoniarlo appena mi si presenta l'occasione. Quando si scorge il VOLTO di CRISTO non si può non sentire la necessità e l'urgenza di "farlo vedere" anche al prossimo, per aiutarlo, sostenerlo nelle prove. Ecco quello che l'eminente psichiatra non aveva colto, chiedendovi del perché foste lì a rendere pubblica la vostra esperienza!!!
Continuate ad avere coraggio, pregherò che abbiate un aiuto dalla nostra Madre Chiesa, tramite i suoi ministri! Io ho avuto l'assistenza di un santo sacerdote che mi ha sempre confermato che ciò che sento, come vivo questa mia esperienza, è l'espressione dell'Amore del Padre, frutto di una grazia particolare. Un abbraccio, Sandra S. - Pavia


8 novembre 2003

Ci vogliono tantissimi cavilli e pretesti per negare o rifiutare l'evidenza, ed in questo vi sono specialisti insospettabili e professionisti dichiarati. Non vi lasciate intimidire da costoro, poiché essi stessi sono terrorizzati dalla verità che sempre ha la meglio sui preconcetti razionali, sui sofismi d'accademia, sulla stupidità intellettualoide. Sino a quando ragione e intelletto sono al servizio di orgoglio e superbia, sino ad allora la verità continuerà ad essere mistificata e manipolata. Ma se la verità rappresenta la volontà di Dio e si esprime attraverso la Sua Parola, allora nessun raziocinio presuntuoso, pretenzioso e pretestuoso sarà capace di piegarla alla propria ottusità. (Cielo che poesia, pag.251)

Sono un credente e anche un po' credulone, ma l'altro ieri in TV non credevo alle mie orecchie. Infatti c'era uno psicologo che spiegava a "due" genitori che ricevono lettere dal figlio morto che non ci crede. E sapete perché? Perché - ha detto testualmente- questa esperienza non è ripetibile. Ma mi faccia il piacere!!! Non si è accorto che lo stava dicendo a "due" persone? Questo è davvero incredibile, che un professore non sappia fare 1+1 = 2.
Bravi, genitori di Emilio, che non vi siete fatti intimidire, però con certi soggetti non era difficile. Vi ho conosciuto insieme a Emilio nei suoi libri, che ho scoperto parecchio tempo fa e non ho ancora smesso di leggerli. (Infatti la pagina giusta l'ho trovata subito). Ora mi sembra di conoscervi di persona e vi voglio bene insieme ad Emilio ancora di più. Grazie a Bruno Vespa anche per questo. Gianpaolo


10 novembre 2003

Grazie per il vostro coraggio e la vostra testimonianza. C'è bisogno più che mai di voi ora, perché c'è bisogno di verità che sia gridata dai tetti... Eppure saranno in tanti a dire: è solo il vento che muove le foglie. Quelle persone così piene di disonestà intellettuale sono troppo intente a difendere roccaforti di potere e di scientismo ormai retrogrado e parassita. Che figura quella del professor Vacca e dei suoi colleghi del CICAP... Tutti sacerdoti di quel "pierangelismo" che pure tanto consenso riscuote perché in fondo è sicurezza, è certezza che la propria fede nella scienza, che non può spiegare oltre, è anche garanzia di essere importanti, anche domani.
Vorrei colloquiare con voi assai di più, e quanto prima riprendere a leggere libri come quello del vostro (nostro) Angelo... Poi la vita, poi il rispetto per chi accanto a te non condivide.

A presto. Un abbraccio in Dio. Piergiorgio F.


11 novembre 2003

Ho scoperto questo sito "per caso". Grazie ad Emilio e a Dio per questo grande dono! Ho digitato il nome di Emilio mentre navigavo non so per quale ricerca... ed ho cominciato ad esultare quando ho capito che il secondo libro di Emilio, tanto atteso e cercato dal 2000, era uscito. Sinceramente in libreria avevo smesso di chiederlo, perché pensavo che non l'avrei più trovato.

Naturalmente sono corsa a comprarlo e ho dovuto ordinarlo perché non era disponibile. Prima di avere il libro volevo scrivervi per fare una domanda a Emilio sugli angeli, ma non l'ho fatto. Finalmente ieri ho ritirato la sospirata copia di CIELO CHE POESIA, ed ho iniziato a leggere ad alta voce in macchina a mio marito le prime pagine, con una frenesia fanciullesca di chi vuole in un attimo colmare un vuoto di anni. Ma la commozione mi ha impedito di continuare, perché la prima letterina, a pag.15, stava rispondendo alla domanda che non ancora avevo formulato.
Che poesia il cielo di Dio!!!

Dirvi grazie non è nulla, ma vi voglio bene. Serena


12 novembre 2003

Casualmente, pochi giorni fa ho visto ad un programma televisivo due genitori, Lui stimato cardiochirurgo, Lei giornalista, che sostenevano di ricevere messaggi da loro figlio prematuramente scomparso nel pieno della vita; ho pensato subito che questo fosse una reazione psicologica causata per la perdita di una persona cara, un dolore così atroce che la mente umana cercava di lenire. Mi sono dovuto ricredere. Dopo aver letto solo poche lettere di Emilio, ho capito che quelle parole non venivano da questo mondo, e con tutta la stima che posso avere per i due genitori, non credo che, per quanto bravi scrittori, riuscirebbero da soli a scrivere quelle bellissime parole che hanno una dolcezza ed una profondità di pensiero che dà vertigine. Non sono di questo mondo!
Mi risulta non facile scrivere... le lacrime che mi scorrono sul volto mi hanno annebbiato la vista... ma quanti sono coloro che hanno la vista annebbiata senza che alcuna lacrima di profonda commozione abbia mai rigato i loro volti?
L'Amore di cui Emilio parla, ho la sensazione di averlo intravisto, forse sfiorato... forse l'ho sfiorato solo io, oppure l'ha avvertito pure chi era vicino a me e non l'ha riconosciuto?
Se Emilio, gironzolando nello studio dei genitori, casualmente riuscisse a dare un'occhiata a questo messaggio, spero che possa darmi la risposta che affannosamente ho chiesto tanto tempo fa... e lui sa di che parlo... e spero che la mia richiesta, che a suo tempo feci, sia accolta... E sa, essendo stato medico anche lui, a cosa mi riferisco... Non c'è amore più grande che donare la propria vita. Forse è vero... Nella vita siamo come fanciulli sulla riva del mare, esultiamo se troviamo una bella conchiglia o un sassolino colorato... mentre l'oceano... l'immenso e sconfinato oceano della Sapienza rimane inesplorato d'innanzi... L'Amore sopra ogni cosa... tutto il resto è acqua che non disseta. Ciao Emilio, ti aspetto...  Aldo


18 novembre

Ho visto l'altra sera a Porta a Porta, ma conoscevo già la vostra storia e mai per un momento ho dubitato della sua veridicità. Io e il mio compagno abbiamo comperato una delle prime copie del primo Libro di Emilio e sappiamo perfettamente che le lettere che scrive sono autentiche. Purtroppo oggigiorno, "tutti predicano bene e razzolano male". Si parla di credere ciecamente, da piccoli ci viene insegnata la preghiera dell'Angelo Custode e poi, quando questo si manifesta, ci dicono che l'evento va preso con beneficio di inventario: lo trovo assurdo.
Io sono una scrittrice sconosciuta, anche se ormai mi trovo ad aver pubblicato il mio terzo romanzo....
Trovo i Libri di Emilio pieni di Pace e Serenità ed è molto bello che Emilio parli con voi, credo che sia una delle cose più vere che possano esistere.  Con affetto sincero. Simonetta Biserni


30 novembre 2003

E' un miracolo che scende direttamente dal Cielo. Dio vuole mandarci per mezzo di Emilio messaggi chiari ed inequivocabili. Ho finito di leggere, come pregando, i due libri e mi sento avvolto in un'atmosfera di serenità quale mai avevo provato. Le cose di questo mondo seguito ad amarle ma con un sentimento catartico ed ogni azione mi appare sensata se é finalizzata al suo valore trascendente. Sento i miei morti, genitori, parenti, amici, persino gli angioletti che non videro la luce, vivi e vicini. Leggo ogni giorno le lettere di Emilio, mi sono di conforto ed illuminano la mia Fede. Le trovo stupende nella forma e nella profondità di pensiero teologico, espresso tuttavia con grande chiarezza. E' veramente un soffio divino che le fa pervenire, e confesso che mai scritto di carattere religioso mi aveva così pienamente coinvolto nella mente e nello spirito, conferendomi ulteriori certezze assolute sulla vera vita che ci attende. Questa é per me fino a questo momento la Lezione di Emilio. A voi suoi genitori un grazie per la testimonianza.

Con affetto fraterno, Vincenzo Millemaci


2 dicembre 2003

Mi chiamo Cristiana M. sono romana, nata il 19 luglio 1971. Per farmi avanti attendevo la fine della lettura del primo libro di Emilio. Ovviamente ieri sera l'ho completato e Vi dico subito che approfitterò della pausa pranzo per precipitarmi in libreria dove mi attende CIELO CHE POESIA!
Che dirvi? Sono rimasta profondamente colpita dalla Vostra famiglia e da questa Miracolosa Esperienza che vivete giorno dopo giorno. Vostro figlio è stato, è e sarà sempre una creatura eccezionale, di cui innamorarsi fin dai primi momenti di "interazione" (tra l'altro nutriva i miei stessi interessi: vela, sci e musica, con la piccola differenza che i suoi livelli erano "leggermente" superiori ai miei)!!

Il suo Splendore Interiore è potuto emergere completamente e compiutamente proprio a partire dalla sua Vita Persempre, da quando la Luce, l'Amore, la Sapienza e la Misericordia Suprema inondano eternamente e felicemente tutto il suo spirito, colmano il suo Essere e gli procurano continuamente quella Felicità, quell'Armonia, quella Purezza che lo rendono davvero Vivo e Pieno! E di tali Ricchezze e della loro Origine ha voluto immediatamente (considerando anche la 'non temporalità' dell'Esistenza Celeste) procurarcene un assaggio fantastico, grazie alla Onnipotente Bontà del Signore. Commovente ed emozionante è perfino la sua inesauribile voglia Cristiana di Apostolato per noi tutti, uomini e donne mortali, che viviamo in un'epoca ed in una società il cui sguardo ed attenzione sono, il più delle volte, purtroppo volti in tutt'altre direzioni!
Ma desidero, comunque, complimentarmi anche con voi, poiché avete dato e seguitate ad offrire un esempio di profondo legame e sentimento che vi unisce. Il vostro Amore ha permesso e permette un nutrimento continuo per la Fede e per l'Anima, trasporto eccezionale dell'abbraccio di Dio e di Maria, Genitori Perfetti. Sono davvero felice di avervi potuto conoscere, seppur "divisi" dalle pagine del diario e perciò dico: GRAZIE EMILIO! Grazie signori Crispo!  Spero con tutto il cuore che il Messaggio Divino penetri in ancora tante, ma tante persone!

Cristiana


5 dicembre 2003

Carissimi genitori di Emilio, ho scoperto l'e-mail nel libro Diario di un angelo e spero che dall'altra parte del computer ci siate voi.
Intanto grazie, grazie, grazie, per aver deciso di far partecipi anche gli altri del vostro Miracolo e per averne affrontato tutte le difficoltà. Vi ho visti, per caso (!?) e benedico quel caso, che mi è giunto come dono dal mio Angelo, in TV a Porta a Porta. E ho capito subito che eravate autentici. L'ho capito per come siete. Ho intuito che lo stare sotto i riflettori non era una vanità per voi, ma vi costava uno sforzo (soprattutto per la mamma), ma siete stati "bravisimi": si capiva che eravate lì per un compito, un dovere morale.

Ho un po' sofferto per voi, sotto il tiro incrociato degli interventi (che pena quel Crepet, di solito a suo agio con i delitti più spaventosi e tanto in imbarazzo davanti a voi... da volervi cancellare, se avesse potuto!). Vi ho apprezzato molto e mi sono messa subito alla ricerca dei vostri libri. Sapevo che avrei trovato qualcosa di buono, ma dovevo prima leggere per avere una conferma a quelle intuizioni, che di solito non mi ingannano (bisogna vigilare, distinguere e anche stare attenti alle interferenze, giusto?). Per la verità mi avevano già rassicurato le parole di papà che aveva accennato al "conforto" di amici sacerdoti, circa i problemi morali rispetto ad una pratica inconsueta, e con piacere ho letto le parole di don Moccia, parole che condivido pienamente, dopo aver letto il libro. Sono felice per voi che il Signore vi abbia fatto questo regalo straordinario e vi ringrazio di averlo voluto condividere con tutti quelli "che hanno orecchie" e anche con quelli che magari le hanno tappate e reagiscono male ma forse ritroveranno l'ascolto della Parola grazie a voi, grazie a Emilio. Che sia questa la catechesi del nuovo millennio?

Ho avuto la fortuna di riscoprire anch'io gli Angeli, da una decina di anni, in circostanze diverse e con segni molto meno evidenti e, da allora, adesso li riconosco e mi aiutano ad entrare nel Mistero: è strano, ma prima di "incontrarli" non mi ero mai accorta che durante la Messa sono "uniti" a noi al "Sanctus" e invece adesso tutte le volte che li sento nominare, anche nelle letture della Bibbia, ho un lieve sussulto e le mie labbra sorridono di gioia. Quello che Emilio vi/ci racconta è perfettamente in linea con le mie letture dantesche (sono un grande appassionata di Dante e l'ho insegnato alle medie inferiori e superiori, e, da quando sono in pensione, anche alle elementari e ai ragazzi di due mie amiche che preparavano un lavoro teatrale !!!) ed è in sintonia con i miei sogni, in cui vengono a salutarmi i cari che se ne sono andati, ed è una conferma in più di quello che è successo al mio papà, il 18 giugno di quest'anno, prima di morire. Aveva 95 anni e mezzo e, in modo lucido, parlava di una splendida festa, in cui c'erano tutti (i trapassati) e vedeva fiori e diceva: "Bello, bello, bellissimo", con un tono di voce energetico. Tanto che io non ho capito che di lì a non molto se ne sarebbe andato per sempre. E al mio invito: "Papà, racconta", ha risposto: "Come faccio a raccontarti, non ci sono le parole, cose mai viste, cose bellissime!". E ha ripetuto queste esclamazioni non so quante volte. Io l'ho raccontato a tutti e ho ricevuto tanti grazie (anche qualche sorrisino... ma non importa).

Ora devo salutarvi perché non voglio abusare del vostro tempo prezioso. Anche se mi farebbe piacere, non voglio che vi disturbiate a rispondermi, perché immagino quanti messaggi riceverete. Sento lo stesso che siamo vicini e, anche se non ci capiterà di incontrarci qui, in questa dimensione, spero, me lo auguro e prego Dio, che saremo tutti insieme a gioire... un giorno! Ancora grazie, un abbraccio forte, Beatrice G.
P.S. adesso mi aspetta Cielo che poesia... e pregusto la gioia!


8 dicembre

Carissima amica, mamma di Emilio, un altro Angelo alla corte del Signore, Padre dei nostri figli... Potremo dire che il Paradiso è stracolmo di tanti Angeli sconosciuti, che nel momento del loro arrivo diventano amici, fratelli, e dividono insieme la luce, quella luce che non si spegnerà mai nei nostri cuori, che illuminerà i nostri giorni, quella luce immensa, luminosa, solare, azzurra che i nostri ragazzi hanno nei loro visi, nei loro cuori e fa sì che noi li sentiamo sempre accanto a noi. Voglio dirti cara amica che io ho sentito parlare di te da mia figlia, la quale ha avuto in regalo il Diario di un Angelo, poi ti ho conosciuta nella trasmissione Porta a Porta, ti ho subito ammirata e creduta, da tutto quello che dicevi sono rimasta incantata, in me ho ritrovato la voglia di lottare, di amare ancora...

Sai, insieme al mio adorato ROCCO, che aveva 28 anni, io ho tre figlie femmine. Per loro e per mio marito Alfredo ho scacciato la depressione, che da quel triste giorno (28.06.2003) era la mia padrona. Per giorni non ho mangiato, non ho dormito, non mi alzavo dal letto (vomitavo) scusami ma è stato proprio così... Poi come per incanto ho cominciato a pregare, a cercare dentro di me quella forza che mi sembrava di non avere più. Il suo sorriso, l' amore che aveva per me l'ho ritrovato quasi subito, ho reagito a questo grande dolore pensando alle tue "parole", aprendo il cuore a pensare che Rocco è partito solo per precedermi e che un giorno ci ritroveremo e continueremo ad amarci sempre... Ciao cara amica, pur non sapendo hai aiutato una povera mamma ad amare ancora la VITA...
Affettuosi baci. Mamma Patrizia. Ti mando una poesia che ho scritto ieri per Rocco.

ROCCO, mio eterno amore,
core de mamma, amato mio,
ti porto sempre nel cuore
come posso non pensare a te...

Ti vedo sorridente e felice
che ti nascondi dietro spumoni di nuvole,
ti cerco, tu scappi. Cerco di ricorrerti con lo sguardo
che non si stacca mai dal tuo splendido viso...
provo ad allungare le mani per prenderti,
ma nell'attimo stesso scompari, riappari, scompari...
A me basta pensarti sorridente e felice
per ritornare serena,
smetto di piangere... e sorrido anch'io... .


8 dicembre 2003

.... Sto facendo di tutto per scrollarmi di dosso la disperazione che spesso mi assale: ho contattato sacerdoti, uno psicologo e missionari, leggo libri riguardanti la morte e pre-morte, ho pregato e prego, ma la nostalgia di un figlio è grande come è grande il rammarico per non averlo visto andare avanti in questa terra e crescere il suo amatissimo figlio. Il 14 dicembre è un anno della nuova vita di Fabrizio, il suo primo compleanno. Sarà celebrata una messa in suo ricordo ed io se avrò la forza e il coraggio leggerò una preghiera al Signore.
Il diario di Emilio è sempre con me ovunque vada; presto lo rileggerò perché Fabrizio quando se n'è andato mi ha aperto una porta, l'ho varcata ed ora intendo esplorare per quanto mi è possibile il mondo che c'è dall'altra parte. Ed Emilio, solo Emilio mi può aiutare in questo. ...

Con affetto l'abbraccio. Mamma Lara


8 dicembre 2003

Oggi è l'Immacolata Concezione ed immaginavo che gran festa fanno gli angeli... immaginavo Emilio mentre la descrive con gioia. Pensavo alla maternità, al Natale e alla mamma di Emilio, al suo essere madre coraggiosa e teneramente riamata dal figlio. La penso spesso e provo una profonda tenerezza mentre la immagino disegnare accompagnata da un angelo, o quando penso a tutto il dolore che è riuscita a superare trasformandolo in motivo di gioia per molti. Sono felice di aver incontrato sul mio cammino la vostra famiglia e cerco di portarvi come esempio.
Emilio ci ha fatto un dono grande con la bellissima preghiera a Maria, preghiera che amo tanto e che mi ha aiutato a sentirmi "figlia" di una mamma così speciale, alla quale spero di poter donare presto anche tutta la mia vita.
La ringrazio di continuare a renderci partecipi delle lettere di Emilio. Sul sito, ogni volta che ne vedo una nuova il cuore mi trabocca di gioia! GRAZIE

Auguri per un Natale pieno di gioia e prego il Signore che vi dia ancora tanta forza per diffondere speranza come state già facendo. Tanti, tanti auguri e un forte abbraccio. Patrizia

P.S.: sul periodico "Nazareth" ho trovato questo brano...

"Io penso che ci siano due modi di scrivere: con la penna e con il cuore. Nel primo caso la penna cerca la sola parola, ma la parola sbiadisce, nasconde e, talvolta, tradisce. Nel secondo caso il cuore cerca il silenzio, il solo che svela, rivela e parla.
La penna del cuore è quella che sa posarsi per mettersi in ascolto, che sa porsi sulla lunghezza d'onda del battito del cuore di chi, in realtà, è e deve essere il vero autore del libro stesso, la mano che conduce la penna, l'inchiostro che ne anima il tratto. Il battito del cuore cioè di coloro che hanno saputo farsi "scrittori" e "scrittrici" di Dio, interpreti della sua Parola con la loro vita stessa, attingendo al vocabolario, al linguaggio di Dio. Per essi la penna è stata la vita: hanno saputo scrivere con la loro vita un silenzioso inno a gloria di Dio. Questo inno deve essere ascoltato nel silenzio del cuore: compito difficile e delicato della penna è cercar di coglierne almeno una pallida eco. Dall'ascolto della penna del cuore nascono allora due libri: uno scritto su fogli di carta ed un altro sul foglio bianco della vita. Di chi scrive e di chi legge."


10 dicembre

C'è stato un tempo lontano in cui, pur nell'inquietudine della ricerca e nello sforzo del divenire, mi sono sentito spesso avvolto in un calore positivo che mi prendeva per mano e mi accompagnava nello sforzo. Oggi non è più così. Da molto tempo ho ceduto le armi arrendendomi alle mie debolezze, che sono diventate i carnefici miei e di chi mi ha amato. Forse esagero. Forse...

Leggere le parole incandescenti di Emilio è diventato l'unico appiglio a quel sentire e a quella vita a cui tendevo e che ho rifiutata, perché in me ha prevalso quell'eccesso di troppa vita che rende insaziabili, bulimici d'emozioni e poi viziati e dominati da questi bisogni. Oggi sono stanco e chiedo una preghiera per me. Leonardo


12 dicembre 2003

(inviata il 29 ottobre)
"Dio ha tempo e spazio da dedicare a tutti, proprio a tutti, e lo fa concedendosi in forma di amore del padre, del figlio, della madre, dell'amico, del confessore, del parente prossimo, del vicino di casa, di chiunque sia disposto ad aprire al prossimo uno spazio di carità di cuore da occupare per un attimo o per sempre". (Cielo che poesia, pag.140)

Questa la frase che mi ha colpito di più e in cui mi ritrovo. Infatti, meno male, ci sono alcuni, anche se pochi, buoni amici; alcuni, anche se pochi, buoni parenti che si interessano a me. Così posso combattere la mia solitudine e cerco di trarre il meglio dal mio rapporto con loro. Dando importanza alle piccole cose la vita può sembrare meno pesante, meno dura... Per fortuna ci sono i veri amici! Cerco di ricambiare il loro affetto come posso, ed inoltre mi sto impegnando a pregare ogni tanto per le persone che mi hanno fatto soffrire e per quelle che mi stanno ancora facendo soffrire, perché ritrovino la strada giusta, anche se questo potrebbe voler dire non riprendere comunque alcun buon rapporto con me. Ma non importa, l'importante è che, trovando la strada giusta, non facciano così soffrire altre persone dopo di me. Allo stesso tempo prego Dio perché mi aiuti ad imparare a perdonare. So di non essere completamente sola, anche se per altri motivi lo sono.

Colgo l'occasione per gli auguri di Buon Natale, che sia felice per tutti, soprattutto per i più infelici. Auguri per l'Anno Nuovo, che sia per tutti ricco di amore, affetto, amicizia, gioia, pace e serenità. E... ricco di altri messaggi di Emilio
Conto sulle vostre preghiere, anche perché, per dirlo in modo un po' scherzoso, visto che avete conoscenze così in alto, forse possono essere ascoltate più delle mie. Che comunque continuerò a fare. Intanto grazie per avermi ascoltata. Maria


16 dicembre 2003

Caro Emilio e cari genitori di Emilio, vi scrivo per ringraziarvi di aver condiviso con noi tutti i messaggi d'amore, di Fede e di gioia di Emilio. Quattro anni fa mi capitò il Diario di un Angelo tra le mani, e la sua lettura illuminò il cammino più difficile della mia vita vissuta. Il mio bambino allora di soli 18 mesi di età, si era appena ammalato di leucemia e mio padre soffriva di un tumore maligno alla prostata oramai in stato avanzato.
Mio figlio fu ricoverato d'urgenza al Bambin Gesù, dove iniziarono le lunghe e dolorose chemioterapie che sarebbero perdurate per più di 2 anni. Mio Padre passò a miglior vita 6 mesi dopo il ricovero del bambino, offrendo spiritualmente la sua vita, per quella del nipotino sofferente.
Io che sono una cantante lirica in carriera da diversi anni, lasciai la mia attività quasi completamente per vivere accanto al mio bambino in ospedale giorno e notte. La sofferenza dei piccoli ricoverati ed il dolore dei loro cari erano insostenibili, però erano al contempo una profonda lezione di vita. Nella felicità non si cresce spiritualmente. Solo il dolore addolcisce i cuori che si aprono così a Dio ed al prossimo. Ho dovuto soffrire condividendo lo strazio di mio figlio e di tutti gli altri bambini malati come lui, per capire cosa è la vita e la gioia di vivere. In tutto questo Emilio mi ha preso per mano e mi ha condotto verso il Signore, mi ha insegnato a pregare ed ad avere sempre Fede.
Mio figlio è guarito. Continua i controlli medici regolarmente, ma vive una vita normale di fanciullo della sua età. Io ho ripreso a cantare, ed il mio canto è sempre un inno di ringraziamento al Signore che mi ha ridato il figlio e che mi ha insegnato cos'è l'amore. Grazie Emilio e grazie a voi genitori. Leggere Cielo che Poesia sarà come rincontrare un vecchio amico. Elisabeth Norberg - Schulz