DEDICATO AI LETTORI DEI LIBRI DI EMILIO

Se hai trovato una frase tutta per te, conservala in questo spazio del

Condividi con tutti gli amici di Emilio la sorpresa e il sorriso, la commossa emozione che hai provato,

racconta come e perché l'hai sentita tua e non la dimenticherai.

2004
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luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

11 gennaio 2004

Carissimi genitori del vostro angelo Emilio, sono molto felice di potervi contattare e ringraziare per i bellissimi libri che avete scritto con Emilio. Innanzi tutto mi chiamo Clara P. e sono un infermiera professionale, lavoro in un reparto di oncologia presso l'ospedale Policlinico "A. Gemelli" di Roma ed ho 38 anni. Tornando al nostro discorso, io vi ringrazio perché da quando ho letto "per caso" Diario di un Angelo, e Cielo che poesia (dopo avervi visto al programmo di B. Vespa), la mia vita è radicalmente cambiata. Non è una frase fatta ispirata al momento, ma una cosa reale. Le cose che ho letto hanno risvegliato la mia fede assopita, mi hanno fatto scoprire la gioia di essere Figli di Dio e di trasmettere a chi hai accanto l'amore del quale siamo ricolmati dal "padre"ogni momento della nostra giornata. Io nei libri ogni giorno trovo tutte e dico tutte le risposte alle domande che mi pongo sul nostro vivere quotidiano. Io non sono mamma (non posso avere figli, ma io e mio marito abbiamo fatto domanda di adozione internazionale già da tre anni) e non posso immaginare fino in fondo cosa significa perdere un figlio, ma ora posso capire cosa significa ritrovarlo anche se non in " carne ed ossa". Io vi auguro un buon anno nuovo e spero di poter leggere nuove lettere del vostro Angelo Custode Emilio.

Con molto affetto Clara


20 gennaio 2004

Nei disegni di Emilio, qualcosa assomiglia alla Struttura dello spazio a n dimensioni.

Nel Secondo libro di Emilio ho trovato le risposte che cercavo. Sono rimasta affascinata anche dai disegni e a questo proposito voglio dire una cosa: ho anche una laurea in Fisica nucleare e ho seguito e seguo molto le più avanzate ricerche del settore: ebbene, è stupefacente come i disegni di E, con tutte quelle volute che si arrotolano su se stesse, assomiglino ai modelli grafici con i quali, oggi, i fisici teorici tentano di illustrare visivamente la struttura dello spazio a n dimensioni, dove lo spazio e il tempo sarebbero, appunto, arrotolati su se stessi. Questi concetti sono posti alla base delle più recenti teorie sulla costituzione dell'Universo e sono portate avanti, con tanto di supporto matematico e sperimentale, dai più grandi fisici contemporanei. Sconcertante, vero?
Un abbraccio e un grazie ad E per questo secondo libro, Cielo che poesia. Maria Antonietta

23 gennaio

In risposta alla richiesta di una spiegazione il più semplice possibile, a beneficio di chi non ha nozioni di fisica:

Scriverò una recensione per il sito. Intanto cerco di spiegare meglio i concetti che ho espresso l'altra volta. Dunque: Einstein ed altri hanno definitivamente dimostrato che lo spazio ed il tempo sono collegati, anzi intimamente uniti in modo da formare un'unica struttura, lo "spazio-tempo".

Questa struttura non è piana, ma curva e viene ancor più curvata e deformata dalla presenza delle masse. Vi sono situazioni in cui questa struttura (immaginala come una rete da pescatori che si deforma se ci si poggia sopra una palla pesante) è talmente deformata da formare curve assai strette e, in alcuni casi, si può lacerare dando origine ad una serie complicata di interferenze tra passato e futuro e tra diversi punti spaziali. Negli ultimi 20 anni circa si è capito che lo spazio-tempo non ha solo 3 dimensioni spaziali (altezza lunghezza profondità) + una temporale, ma molte di più, che noi nella realtà abituale non percepiamo. E' come immaginare che la rete che ho detto sia fatta non di una superficie piana come un lenzuolo, ma che ogni parte di essa sia in realtà costituita da tantissimi " lenzuoli" o reti arrotolate. Cioè: prendi un foglio di carta ed arrotolalo strettamente. Poi un altro e così via. Adesso collega a rete tutti questi rotolini di carta ed otterrai una rete a tante dimensioni. La cosa in realtà è un po' più complicata, ma non so come spiegarmi meglio. Ogni avvolgimento di ciascun rotolino corrisponde ad un diverso livello di spazio tempo. Alcuni rotolini non sono avvolti a cilindretto ma a cono, cioè le volute si diramano da un vertice e questo genera effetti più complessi. I disegni che si fanno per graficizzare questi concetti sono in genere fatti di tante righe che simulano le piegature dello spazio-tempo ed ogni forma raffigurante un oggetto dello spazio-tempo è rappresentato con queste rigature assai simili, praticamente identiche, a QUELLE CHE COSTITUISCONO I DISEGNI DI E. Non si trovano sui libri di fisica usuali, perché sono cose molto recenti. Ma neanche sui testi modernissimi perché, trattandosi di visualizzazioni fatte al solo scopo di chiarire e non rispondenti a veri e propri oggetti reali, vengono in genere usati solo nei congressi scientifici, alla lavagna.

Maria Antonietta

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21 gennaio 2004

Ho appena finito di leggere il Secondo Diario di Emilio. Che gioia!!! Spero che possa continuare ancora per molto tempo. Scrivo per dire che forse Emilio (o qualche suo conoscente) ha aiutato anche me. Ho passato un periodo per così dire di "confusione". A ottobre ho ricevuto la gioia di diventare mamma per la seconda volta, solo che non sono riuscita ad avere un parto naturale (a scrivere queste sciocchezze arrossisco per la vergogna), avevo pregato perché tutto andasse bene e effettivamente così è stato. Solo che, nella mia infinita stupidaggine, volevo che le cose andassero bene come dicevo io. Insomma, mi sono arrabbiata e ho sentito Dio lontano da me. Nei mesi successivi, un po' per la normale stanchezza, un po' ... boh, non so bene definire il mio perché, sono stata davvero male. Mi sentivo proprio delusa da Dio. Poi sono cominciate le "coincidenze": un programma TV raccontatomi da mia madre (eravate voi?), una strana canzoncina che mi ronzava in testa (... ahi ahi ahi se faccio un figlio, ahi ahi ahi lo chiamo EMILIO) ed infine la necessità di entrare in libreria. Quando ho preso in mano il libro di Emilio ho sentito che era quello che stavo cercando. Chissà quanta fatica ha fatto per aiutarmi...

Grazia Signore per avermi mandato in aiuto un angelo, chiedo perdono a tutti in cielo e in terra per aver dubitato della Bontà divina.
Un abbraccio a tutti. Mariangela


21 gennaio 2004

Grazie per la meraviglia che ci fai vivere prima del tempo.... Grazie per il messaggio di luceoro.... Grazie semplicemente. Luisa


28 gennaio 2004

Il primo diario di Emilio lo ho letto in pochi giorni, il secondo continuo a rileggerlo con la matita in mano sottolineando ogni volta un concetto importante e godendo della semplicità con cui è trasmesso.
Intendo chiaramente Emilio, perché comunica per mezzo della energia di DIO-AMORE, di cui c'è traccia e desiderio in ognuno di noi. Questa ENERGIA che muove la penna inanimata di papi (scriba paziente ed ubbidiente!) per mettere in contatto due realtà lontane e vicinissime è la stessa che muove la mia penna, per mettere in contatto profondamente noi, senza fretta di tutto dirci delle nostre vite perché già ci siamo dette le cose più importanti.
Sono nata il 21 marzo, primo giorno di primavera; Emilio è nato il 21 giugno, ultimo giorno di primavera e primo giorno d' estate, stagione di pienezza e di maturazione dei frutti. Emilio mi segue e mi precede: ecco perché può raccontarmi della vita terrena come stagione di Risveglio, e della vita dopo-terrena come stagione di Raccolta di frutti succosi : Amore, Luce, Canto, Musica, Fiori, Amici a due e quattro zampe, a compimento di tutta la festa del Creato.
Emilio ci rassicura che nella nostra esistenza in spiriti non ci sarà oblio, ma memoria di persone ed affetti, e quindi relazioni finalmente amorevoli, potate di tutte le incomprensioni vissute in precedenza. E' bello sapere che nulla andrà perduto e che DIO riesce a trasformare anche il nostro male in bene. Troppo legati però alle categorie di spazio e tempo, difficilmente riusciamo a rimandare a dopo ciò che vorremmo qui e subito.
Vi abbraccio teneramente e con una carezza sfioro il pelo morbido di Ginger e Fred. MICHELA


6 febbraio 2004

In questi giorni ho dialogato con una mamma che ha perso la sua bambina al nono mese di gravidanza, non ho potuto fare a meno di pensare che un possibile conforto poteva essere la lettura del DIARIO DI UN ANGELO, ma mi sono trovata in una condizione di imbarazzo e di titubanza perché lei è pervasa da mille sensi di colpa e da infiniti perché, ed è alla ricerca di un segno concreto e tangibile che le assicuri che la sua bambina è VIVA!
Mi sento seriamente in imbarazzo perché il mio istinto mi dice di regalarle le lettere di Emilio, ma contemporaneamente ho quasi il timore che lei non sia pronta a leggerle, almeno ora, perché si sentirebbe privata di un qualcosa che lei cerca disperatamente, ma che Dio non le concede per "chissà" quale motivo! Tuttavia oggi per la prima volta ho preso visione del sito e, tra le attuali lettere che il vostro adorato Figlio scrive, ho trovato quella dedicata a tutte le mamme che hanno i figli in cielo. Inizialmente ho sentito un enorme gioia ed emozione, perché è come se avessi trovato un modo per consolarla e per darle un messaggio di serenità e di sollievo, ma mi sento completamente inadatta e molto piccola in questa particolare situazione perché non so proprio come agire!
Scusate, non mi sono presentata, mi chiamo Francesca, ho 27 anni, sono felicemente sposata e sto a 5 esami dalla fine dei miei studi in ingegneria, soprattutto Credo in Dio e, nella mia condizione di totale imperfezione umana, combatto giorno per giorno tutto ciò che mi può allontanare da Dio chiedendogli una Fede forte che, anche nei momenti di inevitabile dolore o di perdizione umana, mi faccia vedere sempre la Luce... cosa che talvolta appare proprio difficile!
La lettura del Libro mi ha dato conferma di tutto ciò che credo, anzi la maggiore curiosità è proprio quella di percepire che chi crede in Dio -convinto che questa vita sia una fase decisamente transitoria, in cui in un certo senso pregustiamo, con inevitabili difficoltà, dolori, amarezze, contraddizioni- immagina e pensa alla stessa maniera l'immenso amore Celeste, che Dio ha riservato per il mondo intero !
Questa esperienza la vivo con il diario di Emilio, ma anche con chi condivide la mia Fede terrena, e credo che questa unità di pensiero, che è presente sia nella Preghiera personale ed intima che nella Preghiera Comunitaria, è segno di concretezza e tangibilità della presenza di Dio tra noi, insieme alla Mamma Celeste e ai nostri cari Angeli! Quanta paura mi pervade al pensiero che ciò che dico e scrivo rimanga solo parola, senza anima e frutto. Ci sono dei momenti in cui mi sento piccola piccola e non meritevole di ciò che Dio mi concede. Temo di fare poco in cambio dell'immenso amore di Dio, ma poi, come una figlia si rivolge al padre per consolarsi e per chiedere consiglio o farsi perdonare, mi rivolgo a Dio, che è Padre di tutti i Padri e dell'Umanità Intera, chiedendogli di riuscire a cogliere e fare la sua Divina Volontà, per completare e compiere il Suo Disegno Divino riservato a ognuno.
Grazie per avermi dato la possibilità di condividere questo momento, vi ringrazio ancor di più del vostro generoso gesto di renderci partecipi del legame che Dio con immenso amore vi dona, insieme al vostro amato figlio Emilio che è VIVO VIVO VIVO! Mi Auguro che Dio mi illumini sulle giuste parole, o gesti o silenzi per consolare la mia amica triste per la perdita della sua piccola. Con la Benedizione di Dio vi saluto e mi auguro di potervi comunicare la tranquillità ritrovata della mia cara amica. Francesca


12 febbraio 2004

Grazie per il regalo che elargite tramite il vostro e nostro angelo. Le parole sono spesso avare e crudeli perché non ci consentono di esprimere quello che alberga nel cuore, cioè tanti sentimenti di amore e gioia pura, proprio la gioia di cui ci parla EMILIO. Spero di essere vicina a Voi e a Tutti tramite la preghiera, pregando ci avvicineremo sempre più al Signore nostro Dio. Grazie ancora. Cinzia


18 febbraio 2004

Sento il bisogno di ringraziarVi per avermi presentato Emilio. Non è altro che la conferma di ciò che ho sempre creduto, per la mia fede in Dio. Anche mio fratello sta leggendo il primo libro. Quello che abbiamo pensato entrambi è questo: ci sembra di ascoltare qualcuno di famiglia, che ci lascia tanta tranquillità e serenità dentro. E' comprensibile il dolore dei genitori che hanno perso un così tanto bravo e bel ragazzo, ma è la sua vita gioiosa e felice in cielo che riempie il vuoto del dolore fino a traboccare, incontenibile. Me ne sono innamorata. Per i miei figli è come un fratello. Comunque è sconcertante trovare scritto "...Sono il Bene Supremo..." ed altre letterine di Gesù stesso. Ma come non crederci? Come non credere che là i nostri santi Angeli sono accanto a Lui e a Maria?
Mio padre è nato il giorno dedicato a Maria Ausiliatrice e nessuno avrebbe giurato sulla sua sopravvivenza ed invece... E per tutta la sua vita le è stato molto devoto, riconoscente di averlo aiutato appena aperto gli occhi su questo mondo terreno. Emilio mi conferma quello che ho sempre creduto, cioè che anche lui (trapassato alla fine di Novembre 2001) sia ora vicino a Lei e che sia un nostro Angelo custode. Grazie ancora e salutatemi Emilio caramente. Carla


19 febbraio 2004

"Qui la vita corre veloce e molto movimentata, in simbiosi con Dio e con tutti i santi. Io partecipo a questa festa come invitato speciale, per imparare ad amare Dio. La vita terrena non è sufficiente a premi di questo tipo. Non puoi comprendere il disegno di Dio che tutto vede e sa, e può mandare in terra Suo Figlio a giudicare l'uomo ebbro di superbia". (Diario di un angelo, pag. 55)

Li ho letti tutti e due. Diario di un angelo mi ha aperto gli occhi sul mondo invisibile, poi mi ha aperto il cuore alla vita. Ma come sarà il cielo, mi chiedevo? Emilio mi ha risposto con Cielo che poesia. Il cielo è vicino, il cielo è caldo, il cielo è luminoso, il cielo è sereno, vivace, lieto e pieno di vita. Vivo miseramente sulla terra, ma Dio cerco di imparare ad amarLo fin da ora. Vorrei essere ancora vivo quando riceverò l'invito per la festa del cielo, allora nell'infinito non mi perderò, nell'eterno non mi annoierò. E intanto, Emilio caro, sto già vivendo insieme a te che mi parli e mi riscaldi, mi rassereni, mi rallegri, giochi con i miei sogni, animi i miei pensieri e dai vita alle mie speranze.

"Le vicende terrene sono inesorabilmente percorse e funestate da eventi luttuosi e spesso disumani, e l'uomo, tragicamente amareggiato dalla vita, si domanda dov'è Dio. Dio è nell'amore che abita nel cuore umano, un amore incompreso per colpa della carnalità, che una volta incorniciava stupendamente la vita dello spirito e che ora lo ingabbia e lo confonde, rendendolo indifferente nel ricevere e poco disponibile nell'offrire amore. Ma il peso della materia non durerà in eterno, e ritroveremo le meraviglie del connubio spirito-materia che riconquisterà levità e indistruttibilità".(Cielo che poesia pag. 350)

" La vita eterna del Padre Supremo ha fissato la Propria esperienza umana all'età della giovinezza più allegra e più consapevole. Questa è l'età più festosa e spensierata che si vive in cielo. Per sempre". (Cielo che poesia pag.235)

Grazie amico mio caro. Il tuo amico Fedele


22 febbraio 2004

Gentile mamma di Emilio, il suo libro mi ha commosso profondamente per la incredibile testimonianza di suo figlio Emilio. L'ho letto come vademecum nei momenti di deserto e di apatia, quando tutti i sacrifici di una vita sembrano inutili. Da mesi chiedevo a Dio di mandarmi un angelo per accompagnarmi verso il tramonto, e l'ho trovato leggendo questo libro. Intuisco il suo grande dolore e la comprendo, essendo io mamma e nonna sempre in apprensione per i miei cari e con il dispiacere di vedere i miei figli separarsi, con conseguenze sui nipoti. Ma lei ha avuto un figlio modello che le ha dato soddisfazioni e gioia, e a quanto vedo il vostro rapporto continua con sua grande consolazione. Voglio dirle che l'ammiro per come è riuscita e farmi partecipe della sua straordinaria esperienza. Lei è riuscita a legare i vari messaggi del figlio in un'unica trama che si legge affascinati, intercalata dalla quotidianità della vita familiare che la rende più umana e credibile. La ringrazio per il bene che mi ha dato e forse mi ha avvicinato un po' di più a Maria.
Io sono una di quelli che avevano bisogno di un minimo di conforto per continuare a credere. Con stima. Sara


22 febbraio 2004

Sono venuta a conoscenza dei vostri libri e li ho letti. Vi ringrazio con tutto il cuore. I sentimenti, le emozioni e l'amore di cui è pervaso il vostro scrivere sono passati pure dentro di me e gelosamente li conservo. Soprattutto l'autore, il vostro Emilio mi ha fatto dono -anche a me- di amore, di speranza e di fede accresciuta. Sono certa che egli sa la sincerità dei miei sentimenti e sappia incontrare anche mio figlio Diego lassù. Con voi ho ripercorso e sentito il mio travaglio. Diego è lassù dal 2002, a quarantadue anni, dopo un lungo soffrire, e io l'ho accompagnato a quella soglia, sempre con una speranza di vita. Ora so e sono più sicura e ho fede perché il vostro Emilio l'ha scritto anche per me. Vilma


 

9 marzo 2004

Già ci conosciamo. Sostento la mia vita scrivendo libri. Insomma campo con le parole e vivo nel mio insanabile disordine. L'ultimo messaggio di febbraio ha risvegliato in me una corda della mia sensibilità particolarmente intonata. Alcuni anni or sono mandai alle stampe una raccolta di poesie. Fra quelle che scartai, c'era questa che invio perché, nel suo intimo significato, mi pare di impressionante somiglianza al messaggio che Emilio invia. (la mia poesia è del 1999). La dedico a voi che lavorate in una ritrovata serenità, per la serenità altrui. Leonardo Castellucci

REQUIEM, VITA FORSE

Pace eterna
dona loro,
Signore
e risplenda in essi
luce perpetua.
Riposano in pace ...

... sostantivo fioco,
idea di stasi in sorriso mesto d'ombra,
inebetito d'incoscienza
spento di respiro,
in attonito stupore,
come paura soggiogata,
pace perché qui
è lotta d'incompiutezza che divora,
forse,
e riposo si chiede,
del corpo e di stanchezza,
giogo oscuro di colpa

e di quale luce, ancora diciamo,

 

che pare fascio fermo
di lampada votiva
o lumino da cimitero,
che non serve e non si vede.

Allora è così che sento sia:
gioia eterna
per noi,
tuoi figli deboli d'amore,
Signore,
e dacci meritata festa
di luce tua,
chiarore del tuo occhio imprendibile
e staremo insieme,
in pace allegra e dinamica,
in rifiuto d'immobilità,
agitati e mai fermi,
come bambini
che scoprono la vita
e si divertono.


11 marzo 2004

Leggendo gli scritti di Emilio mi sono "innamorata" di Dio! Maria Rita T.


17 marzo 2004

... Ho letto con gioia l'ultima lettera di Emilio. E' bellissima... Stupefacente come riesca con semplicità a rendere l'idea di ciò che è il nostro mondo terreno in relazione al "Vero Mondo Celeste". Anche il paragone con il turbinio della neve mi è piaciuto molto. Sa, per un appassionato di sci e di neve come me...
A volte in montagna è capitato che sono stato colto da improvvise bufere di neve. In quei momenti non riuscivo a vedere più nulla, non avevo punti di riferimento e credevo di essermi perso chissà dove, credevo di essere stato lasciato solo. Ma poi per incanto è bastato che qualche raggio di sole squarciasse la coltre di nubi su di me, ed improvvisamente l'azzurro del cielo facesse capolino, per infondermi nuovo coraggio e speranza.

Forse questa è l'allegoria della vita. Se si ha la forza di superare la bufera dei nostri tormenti, dopo avremo la visione di una splendida e meravigliosa Volta Celeste, risplendente di mille e mille arcobaleni che come purissimi cristalli di ghiaccio riverberano la Luce del Sole... Emilio, con le sue lettere, è uno di questi splendenti raggi. Tutte le lettere sono bellissime, come ho già detto più volte, ognuna ha una sua specifica particolarità, è praticamente impossibile fare una graduatoria, però devo dire che tra tutte ne ho alcune che sono a me più care... le porto sempre con me nella mia borsa di lavoro e spesso le leggo e le rileggo... non mi stanco mai di riassaporarle... Sono:

- Tana Libera Tutti, del 14/12/2002 (www.diariodiunangelo.it/2002,09.html#tana);
- L'Età giovane della vita Eterna, del 8/12/2001 (Cielo che poesia, pag.234)
(www.diariodiunangelo.it/2001,09_12.html#etagiovane)
- Grandissima emozione del 2/6/2001 (Cielo che poesia, pag.100)
(www.diariodiunangelo.it/2001,01.html#grandissimaemozione);
- L'unico, vero ed immutabile valore della Carità del 27/4/2003
(www.diariodiunangelo.it/2003,01.html#valorecarità)

Queste lettere in particolare, leggendole, mi hanno fatto capire che non potevate essere Voi a scriverle, è come se avessi avvertito che non erano "farina del vostro sacco". Se così è ( ed io ne sono sicuro) dovrei rallegrarmi perché forse vuol dire che probabilmente il "Capo" mi ha concesso di leggere con la Sapienza del Cuore e non con quella della mente. Ma forse così dicendo probabilmente peccherò di superbia... spero allora che mi perdoni.
Con affetto. Aldo


26 marzo 2004

Quanto bene mi fanno le parole di Emilio, quanta tenerezza e che gioia inesprimibile leggerle e rileggerle ora e sempre, perché m'insegnano a vivere, a fronteggiare i mostri quotidiani. Mostri di presunzione, di arroganza, interni ed esterni... Sto cercando nel mio piccolo di essere operatrice di pace anche se non è facile. Mi faccio forte con la preghiera, però, e... le buone letture, dato che gli scritti di Emilio sono sempre meravigliosi.
Coltivo sempre il desiderio che tutte le lettere di Emilio possano diventare un altro libro. L'ho regalato ad un'amica che ha perso sua figlia. E' un regalo che faccio sempre volentieri, il Diario di un Angelo. E' la forza per continuare a vivere in questo mondo che sembra un teatro degli orrori. Sono certa che, come faccio io in questo tempo di Quaresima, ci stia preparando alla Santa Pasqua con gioia ed incontenibile entusiasmo. Questi stati d'animo si possono provare soltanto quando si è in grazia di Dio, perché Lui ha mille modi per trasmetterci la sua pace rassicurante, la Sua Luce. A volte mi rivolgo all'Angelo Emilio per un aiuto... un consiglio... e nel mio cuore imbizzarrito c'è subito posto per la pace dell'anima, dopo questo dialogo silenzioso. Grazie, un abbraccio. Anna Rita Q.


3 aprile 2004

"La vita nuova si svolge secondo regole che non sono assoggettate al tempo e allo spazio. Dio è l'inizio e la fine, l'alfa e l'omega e non conosce tappe intermedie, se non quelle del perdono lungo le vie della Misericordia. (Cielo che poesia, pag. 58)

Vivere nello spazio e nel tempo è molto penoso per me (e per tutti)! Mi stanno stretti gli abiti, le case, le strade, le città. Il mondo è invece troppo grande, so già che non potrò andare dappertutto e dovrò accontentarmi di vederlo in televisione. Non importa a quanti pollici, grande o piccola l'immagine è sempre la stessa: piccola comunque. Mi domando se sulla terra c'è qualche cosa veramente grande. E' grande la presunzione di sentirsi grandi e di misurare tutto su di sé. Io ancora non sono arrivata a questo punto, ma ho paura che prima o poi succederà. Conosco tante persone che per mania di grandezza si sono allargate troppo, così sono diventate bugiarde e dicono di sentirsi piccole piccole per farsi belle-grandi. Spero proprio di non fare in tempo a diventare anche io una così. Ci risiamo. Il tempo non mi basta mai per studiare e per dormire, per fare e per dire, per pensare e per capire, ma ho paura di averne troppo per sbagliare e troppo poco per le buone azioni. Hai visto, Emilio? Ho detto due volte che ho paura, le regole della mia coscienza funzionano nello spazio e nel tempo e così sarà finché starò su questa terra. Poi comincerà "la vita nuova" e finalmente vivrò senza paura. Non so se ho capito bene quello che dici, le nuove regole saranno Dio, Luce, Amore, Estasi, Gioia. Niente a che vedere con i dubbi, il buio, l'indifferenza, l'amarezza che abbiamo conosciuto nella vita di prima e che il Signore ci ha perdonato nella Sua infinita misericordia. Grazie per avermelo ricordato, questo mi aiuterà a non aver paura di nulla fin da adesso.
Caro Emilio, tutte le tue lettere sono un inno dolcissimo alla misericordia di Dio e al trionfo del Suo Amore sulle nostre miserie. Per ringraziarti volevo tanto scrivere una mia riflessione in questo spazio, ma non sapevo decidermi a considerare quale frase mi fosse più cara delle altre. Allora, ad apertura di libro, ho scelto le prime parole che mi sono cadute sotto gli occhi e ti invio i pensieri che mi sono venuti in mente. Spero che non ti sembrino troppo sciocchi, volevo soltanto parlarti della serenità che provo leggendo le tue lettere e la fede intensa che mi ispirano.
Grazie per avermi insegnato a vivere in un mondo più largo e più lungo di quello che mi vedo intorno. Un bacio. Agnese


13 aprile 2004

"L'amore ha fatto notizia solo al tempo della rivoluzione misericordiosa di Gesù. Da allora l'amore si manifesta in maniera talmente evidente ed ossessiva da passare inosservato, come qualsiasi cosa alla quale si è fatta l'abitudine e non eccita più. Ma, come si può non emozionarsi per l'amore che trasuda il rinnovamento del sacrificio eucaristico? E come non avvertire il calore che sprigiona l'amore materno di Maria Misericordiosa, con la Sua presenza costante nella vita dell'uomo, attraverso le Sue manifestazioni e i Suoi messaggi?". (Cielo che poesia, pag.115)

Sono andata a vedere il film La passione di Cristo. Se ne è parlato tanto ma non sono andata al cinema per curiosità, l'ho fatto perché mi vergogno di non avere il coraggio di pensare al Calvario e alla morte di Gesù. Questo coraggio non lo trovo quasi mai, come non posso pensare alla Madonna Addolorata che assiste alla morte del Figlio. Dunque questo venerdì santo sono andata a vedere un film che mi avrebbe costretta ad assistere al tormento di Gesù, l'ho fatto come una penitenza e con tanta umiltà. Mi ero ripromessa di alzarmi e di andare via se qualcosa avesse offeso l'amore e il rispetto del Signore, invece sono rimasta fino alla fine e forse per la prima volta ho sentito che il venerdì santo è il giorno del trionfo più grande dell'Amore. Non credo che abbiamo fatto l'abitudine all'Amore, a me sembra che ci siamo abituati alla crudeltà e agli orrori degli uomini. Perciò ho ringraziato Dio di essermi emozionata a commossa di fronte all'amore di Gesù morto in croce per noi, e all'eroismo della Madonna che in quel momento è diventata nostra Madre.
Caro Emilio, è anche merito tuo se sto cominciando a capire che la fede deve essere coraggiosa e che non bisogna chiudere gli occhi per non vedere. Prega per me la Madre di Gesù che mi accompagni ogni volta che faccio la Santa Comunione. Grazie. Rita.


20 aprile 2004

"... lo spirito non perde quell'altra identità maturata nel corso della vita terrena, se non addirittura prefigurata ad essa. Questo significa che io sono già io al momento del concepimento, e continuo ad esserlo anche se rinato alla vita più universale dello spirito". (Cielo che poesia, pag. 339)

Carissimo Emilio, scusami se ti tratto come un amico. Penso che anche tu mi sei affezionato e mi capisci, perché abbiamo la stessa età e ti assomiglio un po'. Ho comprato DIARIO DI UN ANGELO quando ho letto sulla copertina: "Io sono gioia, esaltazione, serenità, beatitudine, certezza. Perché tutte queste mie belle condizioni dovrebbero provocarvi sofferenza? Per invidia?" Questa è una provocazione spiazzante e perciò ho voluto leggerti. Adesso che ti conosco vorrei averti incontrato sulla terra, ma ugualmente ti considero un amico e un maestro, cioè un maestro-amico. Mi stai insegnando tante cose e cerco di diventare migliore per farti onore. Questa cosa di rimanere sempre come siamo è molto impegnativa, perché da una parte fa piacere ma significa pure che se prima non eliminiamo i difetti ce li ritroveremo anche dopo. Io ce la sto mettendo tutta, speriamo bene... Ciao Emilio, prega per me. Giuseppe


5 maggio 2004

In questo mese di maggio ho proposto al mio gruppo di iniziare la recita del Santo Rosario con la preghiera:

Madre Nostra Dolcissima, custodisci nel Tuo cuore immacolato tutte le tenerezze, i palpiti, gli aneliti che noi Tuoi figli rivolgiamo a Te, perché al calore del Tuo Amore producano frutti di amore salvifico. ... Illumina cuori e menti con l'umana storia di Tuo Figlio Gesù, e svelaci la fortezza del Vostro Amore, del Vostro Esempio, del Vostro Sacrificio.

Grazie Emilio per averci insegnato questa bella preghiera. Un'invocazione, tra tutte le altre ugualmente importanti e care al mio cuore,  che particolarmente rivolgo alla Madonna a nome di tutti i suoi figli della terra. Un bacio dalla tua amica Emilia


6 maggio 2004

Carissimi signori Crispo, grazie per aver reso pubblici i messaggi di Emilio, per me sono fonte di conforto e quando, spesso, sono nella "caverna oscura"; sono fonte di speranza. Da quando ho iniziato a leggere queste bellissime lettere ho riscoperto quanto è bello pregare invece che essere sempre "arrabbiati" con Dio. Posso pensare più serenamente al mio caro nonno che è in cielo e essere certa che mi sta guardando, e insieme a lui da una settimana anche lo zio. Non so perché, ma mi sembra di conoscervi da sempre ed è come se foste parte della mia famiglia. Grazie ancora. Monica.


Nel mese di giugno i nostri lettori hanno inviato tante lettere di auguri, perché il 21 giugno è il compleanno di Emilio.

10 luglio 2004

Cari genitori di Emilio, mi rivolgo a voi, perché quando desidero parlare ad Emilio lo faccio direttamente dal cuore. Voglio essere anch'io una di quelle gocce che la sua storia attrae a se e raccontarvi la mia esperienza. Non c'è dolore, non c'è disperazione nella mia vita, ma da tempo ormai c'è solo tanta tanta felicità. Ho desiderato sposarmi molto presto ed ora mi ritrovo ad essere una giovane moglie e mamma estasiata ed innamorata dei suoi due grandi amori: mio marito ed il mio piccolino di un anno. Ho dei genitori spettacolari sempre disponibili e vicini, pochi ma molto buoni amici ed anche un signor cane, fedelissimo accompagnatore delle nostre vite. Vi racconterò come e perché ho incontrato Emilio e la fede che forse non ho mai avuto prima d'ora... non perché fossi in un attimo di disperazione, ne per curiosità. Sono strafelice della vita che ho avuto in dono ed ogni giorno ho quasi l'impressione di respirare un po' di aria del paradiso... ma ecco che anche la felicità solleva grosse domande, che nel tempo divengono anche angosce.
Se non do un senso a questo mio essere felice, se non gli posso dare speranza di perdurare per sempre... che felicità è? Nei mesi scorsi ho riversato interminabili pensieri su queste incertezze, dicendomi: ora sono così felice, ma quanto può durare? Cosa c'è dietro l'angolo? Quali brutti scherzi mi prepara la vita? E le uniche risposte della mente erano: più hai motivi di felicità e più hai motivi per vederla sfumare, quindi più hai motivi di angoscia e di tristezza.
Eh... già, perché che ne sarebbe di questa mia gioia senza mio figlio, mio marito... e, anche ad essere fortunati e condurre una vita lunga e serena insieme, come avviarsi soddisfatti comunque verso il distacco inevitabile? Insomma anche la felicità fa paura, se non sappiamo darle un senso. Almeno fa paura ad un personaggio come me che non si sa accontentare di godersi la sua fortuna e lasciar correre i dubbi e le domande:

Ecco come ho incontrato Emilio. Vagavo nel mare dell'angoscia aggrappata ai miei due tronchi bellissimi, con il terrore di perderli. La stessa felicità mi ha condotto e mi conduce ad interrogarmi, a voler capire e sentire che non ce la faccio senza un senso, non ce la faccio senza Dio. Ho incontrato Emilio in internet per caso e ho divorato i suoi libri, convincendomi che sono la risposta al mio bisogno di credere. Non voglio aver paura di essere felice ed Emilio mi sta aiutando tanto in questo, mi aiuta a raccogliere i cocci della mia vecchia "fede" sgangherata e formale, per costruire qualcosa di vero e glorioso a cui tenermi forte. Grazie, grazie. Stefy da Brescia


20 luglio 2004

Ciao Emiliangelo, (tu sai che ti chiamo così) che emozione scriverti... Mi mancano le parole, ma sono sicura che tu già leggi in fondo al mio cuore. Grazie Emilio per avermi rimesso sul naso gli occhiali, i miei sono ancora un poco sporchi e appannati, ma voglio mettercela tutta per pulirli e renderli trasparenti; tu puoi ancora aiutarmi? Scusami per tutto il da fare che ti diamo, ma tu sei veramente un angelo "in gamba" e noi piccoli, quaggiù, abbiamo tanto bisogno di aiuto. Ringrazio Dio di avermi permesso di trovarti, tu sai quanto mi hai aiutato in questi mesi terribili. Grazie al tuo intervento la mia mamma mi ha fatto sapere di essere diventata un angelo, che ora sta molto bene e che è felice. Nina, questo era il suo nome, era bella come il sole, brava dolce, allegra, fantastica ed ora è su con voi. Oggi avrete sicuramente festeggiato i suoi tre mesi in Paradiso ed io, qui, durante la messa in sua memoria ho sentito che mi era accanto, che guardava le mie tre bambine con tutta la tenerezza di cui lei era capace. Però quanto mi manca!
Grazie Emilio per essere entrato nella mia vita, per averci portato dentro un raggio della vostra Luce, per aiutarmi a trasformare la disperazione e la rabbia in fede e in speranza, grazie per aver sbananizzato la mia fede che prima era superficiale e disattenta ed ora molto più vivace e sincera.

Sono un po' timorosa, vorrei chiederti ancora un aiuto, ma ho paura di approfittare, puoi aiutare anche il mio papà come hai aiutato me? Chissà forse ci siamo incontrati qualche volta in Conservatorio? Anch'io ho studiato lì, ma tutte queste cose tu sicuramente già le sai. Che Dio benedica i tuoi genitori, ti abbraccio forte forte, ciao Emilio carissimo.
P.S. Quando incontri mamma, per favore dille che le voglio "tantisimo - tantisimo" bene e che sarà sempre nel mio cuore, che sono felice per lei che è in cielo con Gesù, e di non arrabbiarsi se piango sempre, ma mi manca tanto la sua presenza accanto a me. Grazie. Nunzia N.


23 agosto 2004

So benissimo che ciò che dovremmo apprendere dai messaggi dal cielo di Emilio è il modo per arrivare a quel cielo e non saziare la nostra fame di curiosità. Sono consapevole dell'esistenza della vita oltre la morte perché, pur non avendo mai avuto testimonianza di casi eclatanti, so che il nostro Signore si manifesta a noi in moltissimi modi e in molteplici occasioni. Non è affatto vero che Dio è invisibile...... Egli è manifesto , Egli è vivo, Egli si mostra con grande evidenza... siamo noi che non riusciamo a scorgerLo presi dalla materialità della quotidianità.
IO CREDO, dunque!!! Ma sono tante le curiosità, probabilmente senza importanza per LUi, che mi piacerebbe conoscere. Non vorrei mancare di rispetto chiedendo se Emilio si concede in discorsi diciamo più "superficiali" per poter appagare appunto le curiosità di noi "terrestri ". Voglio far sapere che il nostro Emilio mi ha concesso momenti di grande serenità, nonostante questa vita a volte difficile da vivere. Anche una bella fede, come quella che credo di possedere io, ha comunque bisogno ogni tanto di una bella scossa affinché non si addormenti schiacciata dal peso di questo mio vivere, che reputo innaturale per diversi motivi che LUI conosce.... o forse il problema è che la mia anima deve ancora crescere molto. Comunque aspetto il giorno della dipartita con l'entusiasmo che si prova alla vigilia di un nuovo viaggio. Grazie anche ad Emilio e grazie anche all'amore per lui e per noi. Grazie,grazie, grazie...

Caro Emilio,
tu ci parli con le parole di Dio, ed è la voce di Dio che giunge ai nostri cuori.
E queste righe che ti scrivo giungono da un'anima che non trova le sue radici
che vive nel silenzio e nella solitudine,
avvolta da una nebbia densa
dalla quale non riesce ad evadere.
Parlami Emilio con la voce di Dio, parlami...
affinché il suono della tue parole mi faccia compagnia.

Un abbraccio. Onda solitaria


9 settembre 2004

Salve, scrivo dal Canton Ticino. Ci tenevo tanto a comunicare il mio pensiero positivo su i due bei libri di Emilio. Credo fermamente che la nostra "vita" non sia quella che io faccio tutti i giorni, ma verrà di sicuro dopo, con il trapasso verso quel non so' che ora non mi e' possibile ricordare ma che inconsciamente so che c'è. Lo scorso anno ho "perso" la mia cara adorata nonna e devo dire che è stato duro il momento del distacco. Lei per me è stata anche mamma (anche se la mia mamma c'è!). Ho cercato di aiutarla verso questo viaggio di ritorno e a volte mi chiedo se sono stata veramente capace ad aiutarla nel migliore dei modi. Credo e spero tanto di si'. Ringraziate Emilio per le sue belle lettere e ditegli che lo ringrazio tanto per dare a persone come me che credono, il senso di vivere qui. Tanti cari saluti Silvia. (Se vi fa piacere saperlo, ho la stessa eta' di Emilio)


15 settembre 2004

Grazie Emilio! Ti conosco da pochi giorni e sento che sei un dono da scoprire momento per momento sempre nuovo e bello. Ciao Emilio, ci tengo tanto alla tua amicizia, alla tua presenza che mi rassicura. Rimani accanto a me. Ciao Bianca


6 ottobre 2004

Salve, signori Crispo ed Emilio! Vi scrivo per segnalarvi la mia gioia nel ritrovarvi sul sito. Non Vi nascondo la mia apprensione ogni volta che, collegandomi, non riscontravo aggiornamenti... okay, sospiro di sollievo effettuato!

"Solo Iddio ama di amore paterno e materno, perché è Amore assoluto e totale, protettivo ed esemplare nell'amore di Padre, tenero e discreto nell'amore di Madre. Ma Dio sa amare anche come amico, così come Gesù ha privilegiato nell'amore il sacrificio senza però rinnegare dell'amicizia i momenti della spensieratezza e della gioia, da condividere insieme. Gesù ha lasciato gli amici fedeli con una cena indimenticabile per valori e significati carichi di umana passione. E da risorto si è fatto vivo tra gli amici fedeli in altrettanti eventi conviviali, perché evidentemente non Si era spogliato della gioia di sentirsi amico anche a tavola, una volta salito al cielo e seduto alla destra del Padre" ( 5 settembre 2004 )

Mi hanno colpito queste righe di Emilio perché, manco a farlo apposta (!), lo scorso week-end sono stata in ritiro spirituale a Farnese (Vt) presso il convento delle Clarisse, con alcuni ragazzi del mio gruppo parrocchiale, ed uno dei due temi di riflessione e meditazione era proprio l'AMICIZIA, intesa come Valore fondamentale per il Cristiano stesso! Che tempismo eh?! Così come, tempo fa, mi aveva emozionato la lettera relativa al tramonto ed alla sua bellezza, letta immediatamente dopo esser tornata a Roma da un breve soggiorno in una villa in provincia di Rieti, da cui si godono dei tramonti che lasciano senza fiato e che (incredibile) mi avevano veramente rimandato con il cuore e con la mente al Creatore stesso!!! Bene, mi congedo da Voi abbracciandovi forte: che Maria Santissima Vi protegga sempre! Un grosso bacio a Emilio! Cristiana M.


19 ottobre 2004

Come diceva un amico di Emilio, il libro quando lo apri sembra che si colleghi autonomamente alla lettera che più appartiene ad un momento che stai vivendo! Davvero incredibile! Si sente la necessità di un prossimo racconto e confido nelle Vostre energie, perché questo accada. Scrivo perché mi fa sentire più vicino a Emilio e ad un mondo che ho sempre sognato. Grazie mille. Un abbraccio. Giulio da Rimini


19 ottobre 2004

Sono Nicoletta di Milano (Sestino), vorrei ringraziare con tutto il cuore, per Emilio, per voi e per il bellissimo aiuto che avete offerto. Il mio cuore dopo la perdita di mio marito, che ho avuto all'inizio dell'anno... Grazie per la pace e la tranquillità che avete saputo infondere nel mio cuore e nella mia anima, grazie per esserci e per aver mostrato e mostrare tutti i giorni che tutto quello che ho sentito dopo gennaio non è stata un'illusione del mio animo, ma che mio marito ed io siamo ancora uniti. Adesso più che mai, l'amore non smette di essere ma può solo crescere. Un abbraccio grandissimo e un bacio. Nicoletta ed Ermanno


24 ottobre 2004

Cara signora Crispo, sono una donna di quarantasei anni di Loreto Aprutino in provincia di Pescara, mi chiamo Elisa e sto vivendo un periodo buio e disperato della mia vita, in quanto ho un fratello malato di tumore che da un giorno all'altro potrebbe venirmi a mancare.
Un giorno, guardando un programma televisivo, Cominciamo Bene (RAI 3) l'ho vista in televisione che raccontava la sua storia; mi sono subito interessata al suo caso e così ho deciso di comprare il libro DIARIO DI UN ANGELO, libro che considero meraviglioso e grande fonte di speranza!!
Colgo l'occasione anche per complimentarmi con suo figlio, non solo perché è un ragazzo buono e dall'animo puro ma anche perché solo lui come nessuno è riuscito a darmi la forza per andare avanti e per continuare a vivere. Dal giorno in cui ho intrapreso la lettura del suo libro la mia vita non sarà cambiata, ma è migliorata; in quanto la forza e la speranza che trasmette il libro mi sono entrate dentro e mi hanno aiutato ad accettare la triste situazione. Sono interessata anche alla lettura di CIELO CHE POESIA Secondo Diario di un angelo e spero di averlo presto. So già che è un capolavoro. Ancora una volta ringrazio con tutto il mio cuore suo figlio. In Fede Elisa B.


25 ottobre 2004

Sono ormai quasi sei anni che la mia famiglia (io, mia moglie e tre figli) "ricorriamo" alla Luce Divina per curare la nostra salute, non prendiamo più medicine e non ci rivolgiamo a medici: ci mettiamo docilmente nelle mani di Dio e consentiamo che la sua Luce ci purifichi dalle tossine fisiche o spirituali. Siamo passati attraverso diverse "guarigioni" (asma bronchiale, meningite a seguito di parotite, blocco renale, sinusiti croniche, e tanto altro), non usiamo nemmeno disinfettanti. In questi anni abbiamo capito che tutto il sistema medico, non solo quello italiano, può essere non solo inutile, ma una grande invenzione del Maligno che sempre più subdolamente si insinua nella nostra vita. Leggere il paragrafo, scritto da Emilio, che riporto sotto, chiarifica ancora di più il disegno: l'uomo vuole impadronirsi delle regole della vita, della nascita, della morte ed io aggiungo della salute, per la quale comunque è a buon punto. Ma, attraverso queste guarigioni ed a una serie di "coincidenze" quasi quotidiane, noi abbiamo acquisito la certezza dell'esistenza di Dio e dello sconfinato amore che ha per noi. Essere venuto, "casualmente", a conoscenza di Emilio mi ha riempito di gioia. Conservo e leggo i suoi libri come libri preziosi e non potrebbe essere altrimenti.
"L'ordine naturale delle cose ha dotato l'uomo di intelligenza e gli ha fornito tutti gli elementi necessari al progresso e a progredire nella conoscenza di Dio. Egli invece si è impadronito della natura. Un delirio di grandezza lo illude di poter regolare la nascita, la vita, la morte, e gli fa intravedere il miracolo della creazione della vita. Quando ciò avverrà egli si crederà regola e depositario dell'ordine naturale delle cose. Da qui al mettere bocca intorno all'ordine divino il passo è breve. Allora Adamo si sentirà ingiustamente punito e sarà di nuovo il caos". (CIELO CHE POESIA, pag.24, 94)
Un Grazie ed un saluto ad Emilio, ai suoi Genitori ed ai suoi Amici. Mauro C.

Nota. Caro Mauro, mi sembra corretto ricordarti che Emilio ha esercitato su questa terra la professione medica, come suo padre. Tienilo presente e rileggi la frase che hai citato senza isolarla dal suo contesto.  Ecco l'inizio della lettera di Emilio cui ti riferisci:" ... Infrangere le regole e cambiare l'ordine delle cose è lo sport preferito degli uomini, sin dal tempo della prima coppia. Infatti, in virtù di quella facoltà che chiamano libero arbitrio, si sentono autorizzati ad eccellere in questo sport, dimentichi che la libertà, applicabile consapevolmente e responsabilmente nella scelta tra il bene e il male, nulla ha a che vedere con l'ordine delle cose. Ma il genere umano fa in proposito una gran confusione". Perdona l'invadenza, ma questa precisazione era doverosa. Più di una volta in famiglia abbiamo parlato di scelte "terapeutiche" simili alle tue, e posso riferire che i miei due dottori le hanno sempre definite imprudenti e pericolose.


26 ottobre 2004

Ho appena terminato di leggere il primo DIARIO DI UN ANGELO e sento la necessità di dire GRAZIE PER LA PACE E LA SERENITA' CHE RIESCE A TRASMETTERE. Se lo avessi visto in libreria certamente non lo avrei acquistato, perché per principio me ne sto alla larga da queste cose. Ma mi è stato regalato da un'amica, quindi ho cominciato a leggerlo più che altro per farle un favore.
Diciamo che all'inizio ero molto scettica e quando sono arrivata al punto in cui Emilio dice di essere in compagnia del suo cagnolino, ho chiuso il libro. Poi l'ho ripreso, con l'intenzione di trovare qualche altra castroneria su cui puntare il dito, anche perché la mia amica mi ha chiesto di darle la mia opinione. E' stato in quell'andare avanti che ho cominciato a vivere questa storia come una vera storia d'amore, quell'amore sublime che poche volte si sperimenta nella vita. Ho ripercorso la mia vita e la cosa che più mi è balzata agli occhi è la mia ingratitudine nei confronti di Dio. Anche il mio bambino a quattro mesi si è ammalato gravemente (meningite). Mio marito ha chiesto aiuto a MARIA e il nostro bimbo è guarito completamente. Ora è ingegnere.
Sa una cosa? Ho pensato che la maternità è stata pensata da DIO come dono da donare. Ogni madre dona il proprio figlio a qualcuno, a Lei è stato chiesto di donarlo a Dio e non oso immaginare quanto le sia costato, anche se ora i frutti sono certamente copiosi. Avrei tante domande da fare, ad esempio la storia della cagnolina (se ho capito bene). Le sembrerà strano, ma mi sembra di avere un amico in più in paradiso e mi viene spontaneo parlargli. Non è che sono impazzita?

Con grande cordialità Alba di Parma


28 ottobre 2004

Non è stato un caso se io stasera in biblioteca ho scelto questo libro tra centinaia di altri libri. Emilio lo avevo incontrato qualche mese fa entrando per sbaglio nel vostro sito, dove ho curiosato un po' e poi dimenticato. Fino a quando non ho iniziato a leggere le prime pagine del libro di Emilio, allora ho ricordato di averlo già conosciuto. Leggendo l'emozione è forte. Un saluto e un grazie. Maria Rosaria di M. - Roma


28 ottobre 2004

Sono Stefania di Padova e ho finito di leggere il primo libro di Emilio. Mi e' arrivato per caso. E' bellissimo. Sono nata anche io il 21 giugno come Emilio. Per me ora è il mio angelo custode. A lui chiedo se mi aiuta ad esaudire il mio desiderio che è scritto nel mio cuore. A presto Stefania.


30 ottobre 2004

Le ultime tue lettere sono sempre più suggestive e toccanti. Grazie EMILIO di tutte quelle belle cose che ci racconti dal cielo. Mi stanno aiutando a superare il dolore e la grande tristezza dovuta alla perdita della mia adorata mamma Denis, morta bruciata in casa a causa di un incidente domestico. Mille domande assillano la mia mente provocandomi angoscia. Avrà sofferto, e ora mamma è lì con te sotto la super protezione del SIGNORE e di MARIA MISERICORDIOSA. EMILIO se puoi, con la complicità del buon DIO, mandami un qualsiasi segnale che mamma è ora felice e serena più' che mai affinché possa mettermi il cuore in pace.

MAMMA ADORATA
Dormi piccolo angelo caduto prima del tempo.
mille farfalle si raccoglieranno sul tuo petto
e un giorno tutti i mari verranno a te.
quando la luna sarà così vicina alla terra
allora ti abbraccerà
prendendoti su con lei tra le stelle.
poi domani
un vento rosso e blu
condurrà la tua voce a tutte le porte del cielo.

Dormi madre di luce
perché domani fioriranno rose
con il colore dei tuoi occhi
perché domani
tutta la sabbia dei deserti
si alzerà per farti strada
e tu camminerai
solenne come una regina
lasciando impronte di fuoco
sulla terra.

Tuo figlio Lori Lorenzo per sempre


30 ottobre 2004

Carissimi mamma e papà di Emilio, scrivo da Vibo Valentia in Calabria, ho 29 anni e conosco Emilio da quando ne avevo 24, studiavo a Trieste e stavo per laurearmi in scienze della comunicazione. Una mia amica aveva acquistato il libro DIARIO DI UN ANGELO ed insieme lo abbiamo "divorato". Quel libro ci ha dato una carica indescrivibile, ci ha aiutato a superare tanti momenti difficili della nostra vita, così nelle nostre tesi di laurea, nelle nostre dediche, abbiamo citato Emilio ringraziandolo di averci riavvicinato a Dio, inserendolo nella schiera dei "nostri amici". Oggi, a distanza di quasi 5 anni, rileggo con grande gioia, e per la quarta volta, lo stesso libro e condivido con mamma e papà di Emilio la gioia e la sofferenza terrena di avere in cielo una persona cara. Pubblicare le lettere che scrive Emilio è stata una cosa stupenda, per questo volevo ringraziare; ho visto che è uscito un nuovo libro e sono corsa subito ad ordinarlo, non vedo l'ora di leggerlo. Cari mamma e papà di Emilio, se doveste andare in Sicilia vi prego di fare una puntatina qui in Calabria, venitemi a trovare, sarò felicissima di avervi come graditissimi ospiti. Un abbraccio a voi tutti Lucia P.


2 novembre 2004

Salve, sono una pecorella smarrita che sul suo cammino ha ritrovato (non penso sia stato casuale) Diario di un Angelo. Sto cercando di avvicinarmi nuovamente a Dio, non è semplice per vari motivi, ma questo libro oltre ad avermi emozionata tantissimo mi avvicinerà in modo graduale a Dio, ne sono convinta.
Per ora posso solo dirvi grazie! Sperando che un giorno la mia FEDE sia grande come la vostra. Con affetto. Ilda


2 novembre 2004

Mio dolce Emilio, tu sai quanto ti voglio bene ed io so che nel tuo cuore c'è un posticino tutto per me. Ce lo siamo già detto tante volte con gli occhi (porto sempre quegli occhiali che mi hai regalato e mi hai insegnato ad usare).
Però oggi ti scrivo per dirtelo a parole, e tu, per il bene che mi vuoi, vienimi incontro, fammi sentire che mi capisci e usa il tuo sapere per farmi vedere dove sbaglio.
Oggi proprio oggi, nel giorno in cui tutti pregano per i morti, io rimango qui a pensare che ai morti non gli può far piacere essere pianti e rimpianti. Eppure non riesco a non essere triste in questo giorno di fiori inutili e di preghiere soporifere. Non abbiamo il coraggio di invocare da Dio un po' di gioia, non osiamo andare oltre l'eterno riposo per i defunti e non abbiamo il coraggio di pensare a loro con gioia. Ma una preghiera senza gioia è una preghiera senza fede, una preghiera incerta sull'amore e sulla Misericordia di Dio per "tutti" i suoi figli, sia quelli già tornati a casa, sia quelli ancora per strada.
Io vorrei mettermi a correre per arrivare subito, ma non lo faccio e mi sforzo di non desiderarlo neppure. Penso che, sulla terra, la gioia di chi ritorna a casa costa tutti i pianti e rimpianti del 2 novembre e tanti petali di crisantemo senza profumo. Vorrei ma non posso. E con le preghiere di "suffragio" va anche peggio, quasi mi sembrano un'offesa per il Signore e per colui che non troverebbe del tutto aperte le braccia Sue senza le nostre "raccomandazioni". Ecco fatto: la superbia rispunta sempre, anche dalle migliori intenzioni dei buoni cristiani.
Questi pensieri mi gelano il cuore e non è facile tenerli lontani. Non per questo faccio a meno di andare al cimitero in questi giorni, né rinuncio a pregare per i miei cari "defunti" o a raccomandarmi a Dio insieme a tutti loro. Ma diventa sempre più difficile recitare il rosario senza distrarmi a sgranare ricordi e desideri che non posso desiderare. Questi pensieri non posso confidarli che a te. Te li affido sperando che mi comprenderai e troverai il modo di riscaldarmi il cuore con un gesto d'amore. Il mio sarà quello di metterli a tacere nel bacio che ti mando. Con un sorriso amoroso. Il tuo Fantasmino
RSVP


11 novembre 2004

Sono il figlio di Nicoletta mi chiamo Manuel. Mi permetto di prendere la parola in questo scambio di pensieri poiché anch'io vivo un'esistenza protesa al mistero della vita. Ho 35 anni e quasi tre figli, il terzo è in arrivo. Tutti maschi. Anch'io ho letto con grande emozione il primo diario di Emilio e la sua storia. E proprio perché è scritto da un ragazzo come me, mi ha molto colpito. Tra le sue parole ho sentito una felicità esplosiva tipica di chi è giovane, e l'entusiasmo e la gioia di un ragazzo che prova a raccontarci quale esperienza straordinaria gli stia capitando. Mi ricordo che per qualche giorno la suggestione dei suoi racconti mi ha prodotto una sorta di "ridarella" per il sollievo donatomi dalla consapevolezza della nostra futura e felice vita eterna tutti assieme. Ora sono tornato coi piedi per terra ma il mio pensiero spesso viaggia là dove si trovano Emilio, Laura e tante altre persone che amiamo e non vediamo l'ora di rivedere.

Come padre, queste letture mi aiutano a sopportare il peso delle responsabilità verso i miei figli e a comprendere meglio quale valore abbia mettere al mondo una creatura che amerò ora e per l'eternità. In questa ottica soffro meno quando penso alla crudeltà del mondo in cui li ho invitati, poiché ho donato loro attraverso Dio la vita eterna. Parlo spesso con Dio anche se non conosco bene la dottrina ma ritengo che Lui mi abbia ascoltato, dal momento che mai avrei creduto mi accadessero tante cose meravigliose di cui non credevo certo di poterne sostenere il peso. Non ho la necessità di vedere per credere. Mi basta sapere di essere amato più di quanto possa amare me stesso, per potermi perdonare e prepararmi al giorno in cui il Signore mi chiamerà. Mi chiedo come facciate voi genitori a vivere con un dono così grande. Non so se saprei gestire una così grande responsabilità, e soprattutto se saprei conviverci.
Per ora mi accontento di imparare a leggere quei numerosissimi segni che da lassù ci mandano e che noi ignoriamo sistematicamente. Segni spesso confusi tra le cose di ogni giorno, apparentemente semplici avvenimenti che però sono nella loro umiltà straordinariamente diretti a noi. Mi chiedo in fine come sia possibile che tutto ciò accada veramente a persone così normali e così vicine a me. Anch'io sono di Roma e, coincidenza, per motivi di lavoro vivo a stretto contatto con i chirurghi (ortopedici) e conosco bene il S. Eugenio e Villa del Rosario cosi' come altre cliniche e ospedali. Grazie ancora e a presto. Manuel
PS. Ti prego salutami Emilio, ci terrei tanto. Amo il wind surf e come "collega" velista spero di poter annusare il vento anche di là !!!


17 novembre 2004

Ciao, ho visto il programma Porta a Porta del 16/11/2004 condotto dal sig. Vespa, ancora una volta scettico. Ho visto il sito dedicato a questa vicenda, le lettere di Emilio aprono le porte del cuore di chi non le ha mai aperte e fanno vedere cose che non si vedono ma si "toccano" con l'anima e ancor di più a chi come me ha potuto costatare che DIO esiste perché esistiamo e ama tutti noi.
Emilio Ci sta comunicando, scrivendo, disegnando. Un caloroso grazie per il vs. coraggio dandoci, mattoncino su mattoncino, la consapevolezza che la morte ancora una volta è una porta aperta sull'amore di luce e inimmaginabile benevolenza. Grazie Emilio. ELIA


19 novembre 2004

Caro Emilio per caso sto leggendo il tuo libro dopo che il tuo papà è stato ospite ad una trasmissione... così ho deciso di comprarlo subito e lo sto divorando... una cosa che mi ha emozionato subito fino a piangere ogni volta è la dolcezza infinita con la quale ti rivolgi ai tuoi cari genitori, non posso trattenere le lacrime di commozione... perché mi piacerebbe tanto parlare così alla mia dolcissima nonnina che non c'è più in questa vita terrena e che amo così tanto da provare un dolore forte al petto... era la mia mammina adorata, so che mi è vicina e alla mia famiglia... ma sto soffrendo tanto la sua lontananza. Dolce Emilio ti penso tanto tanto... e vorrei imparare a pregare perché nei momenti dolorosi che sono stati tanti nella mia vita, l'unica cosa che mi conforta è la fede che mi stai facendo conoscere... Veglia sulla mia famiglia... e fammi capire quello che devo fare perché mi sto perdendo. Con infinito AMORE. Molly


23 novembre 2004

Vi ho seguito giorni fa, ospiti con la vostra esperienza in Porta a Porta. Vi sono stata vicino con il cuore, come credo anche tutti quelli che Vi conoscono. Non è mai facile quest'argomento. Ma abbiamo imparato che nulla è impossibile a Dio e abbiamo fede.
Emilio, mi sono emozionata alla lettura delle tue parole, è stato così toccante, poeticamente sublime. Grazie ancora. Per quanto io l'abbia cercata nei libri, non sono riuscita a rintracciare quella lettera, forse nella foga di trovarla mi sfugge. Dove posso trovarne il testo? Vorrei farla leggere ad una persona che ha perso una persona cara ieri, per darle conforto nella fede. Ringrazio infinitamente. Un caro saluto a lei ed al nostro benedetto e prezioso Scriba.
Emilio caro, sai portare il nostro spirito a livelli inimmaginabili, ed è inspiegabile ciò che si prova
. Non riesco a trovare le parole per descriverti il mio stato d'animo. Ma tu certamente comprendi ciò che intendo dire. Un bacio Carla

(Ecco il brano della lettera letta durante il servizio di Porta a Porta: Cielo che poesia, pag. 318 - Trovi il video qui)
"So che ti stai chiedendo, mano a mano che la scrittura va riempiendo le pagine: ma dove vuole andare a parare questo qui? Te lo dico subito. Al mistero della morte, di quell'evento sconosciuto, perché nessuno è in grado di raccontarlo in tutti i suoi particolari, ne sono sufficienti a svelarlo quelle nebulose e assai marginali informazioni sulle cosiddette esperienze di premorte
Quando cominci a sentire una musica mai udita prima, che non ti arriva alle orecchie ma ti vibra nel cuore mettendolo melodiosamente in subbuglio. Quando ti accordi di essere avvolto in una luce che ti accoglie e ti solleva, e che in essa si muovono altre luci che non ti fanno sentire solo. Quando ti giungono sorrisi di compiacimento, di gioia e di benedizione, e ti senti sfiorare ed accarezzare dal vento dell'amore che ti guida verso il cielo. Allora ti rendi conto che l'anima sta per abbandonare il proprio corpo. Pur se ti senti in pace con la tua anima, e per quanto tu abbia confidato nell'aldilà, da una parte ti sollecita l'attaccamento alle cose buone e rutinariamente care della vita che vai lasciando, e dall'altra ti intimorisce la tua terrena ignoranza circa il Giudizio che Dio si appresta ad emettere nei tuoi confronti. Subirò un processo? Avrò un avvocato difensore? Ci sarà una giuria? Che dirà l'accusa? E poi. Quale dolore proverà chi mi ama? Li lascio per sempre? E se non dovessimo ritrovarci mai più? E ancora. Ma sono sicuro di meritarmi il cielo, l'Amore di Dio?   E, se mi tocca fare un po' di purgatorio, quanto potrebbe durare?
Il tempo, lo spazio, la materia si fanno ancora sentire, e con essi si creano incertezze, angosce, timori che ti distolgono per qualche attimo dall'armonia che si sta impadronendo di te e dalla gioia che piano piano ti pervade. E quando ti accorgi che la musica, la luce, l'armonia, la gioia e l'avvocato difensore altri non sono che Dio, allora avverti l'improvviso distacco dalla materia dello spazio e del tempo, delle angosce, delle incertezze. E ti lasci travolgere dal quel fiume rigonfio d'amore, che ti trascina in un vortice d'ebrezza sino all'incontro definitivo e totale con Lui e con tutte le creature del cielo. E ti giunge il benedicente sorriso del Padre e la fragorosa ed allegra risata di tutti gli spiriti celesti, che ti amano e ti accolgono con la gioia di chi si aspetta un finale a lieto fine. E tu ti lasci dietro per sempre i tuoi dolori e con essi quelli del distacco, perché tra te e chi rimane in terra in lacrime non c'è più spazio, e non c'è più nemmeno il tempo di ricordare quando è avvenuto e quando avverrà. La memoria non ha più motivo di mettere da parte i ricordi...".


27 novembre 2004

Carissimi genitori di Emilio, desidero ringraziarvi per avermi ridato fede e speranza con la pubblicazione dei due volumi di lettere scritte da Emilio. Per ora non riesco a dirvi di più, ma voglio farvi sapere che ho appreso la vostra storia e la vostra singolare esperienza in un momento particolare e apparentemente per caso. Con un abbraccio fraterno desidero ringraziarvi immensamente per la grande e strepitosa "Opera" celeste intrapresa, in compagnia del vostro delizioso figlio angelo. Comprendo che, in un mondo così accecato dal male, sia una vera impresa, constatata peraltro nella trasmissione Porta a porta, dove non sono mancate le forti delusioni dovute ad interventi di persone che vivono lontane dalle vibrazioni celesti. Vi incoraggio a fare la volontà di Dio e se possibile date ad Emilio per me un delicato bacio. Con gioia. Grazie, Rosanna


2 dicembre 2004

"Carisimi" mamma e papà di Emilio, l'altro ieri vi stavo pensando, ero a Rimini per una fiera in un albergo le cui camere erano dedicate ai film di Fellini, io ero nella La dolce vita e la camera davanti alla mia era "Ginger e Fred", ovviamente mi siete venuti in mente voi 4... Emilio lo ricordo ogni giorno nelle mie preghierine insieme alla schiera dei miei angeli custodi. Certo, Emilio si è trovato un bel da fare perché è diventato l'angelo custode di noi tutti, me lo immagino che scappa di qua, scappa di là, a rimediare tutti i pasticci che combiniamo noi qui sulla terra. Come è strana la vita, se prima Emilio era "il figlio del prof. Crispo" o "il figlio della dottoressa Crispo" adesso voi siete diventati "il papà e la mamma di Emilio" non c'è neanche bisogno del cognome, CHE BELLA SODDISFAZIONE.
Ho "presentato" Emilio a tanti miei colleghi ed amici, proprio come si fa tra amici: piacere lui è.., piacere lei è... e segue il libro di Emilio che fa il giro, quando finisce di leggerlo uno, lo passo subito ad un altro. E finalmente ho ordinato CIELO CHE POESIA alla casa editrice, perché la libreria mi ha fatto aspettare più di un mese. Non vedo l'ora che arrivi. Due mie colleghe si sono unite al mio ordine per ricevere DIARIO DI UN ANGELO. Una di loro, che lo ha già letto perché gliel'ho prestato, vede quello che sto scrivendo e se la ride. Anche lei è un'affezionata, gliela passo per due chiacchiere.
Salve, sono stata molto contenta di aver conosciuto Emilio, ogni giorno che incontro Lucia mi dice: "Come sta Emilio?", per chiedermi come va la lettura del libro. Vi ho visti in televisione e sono rimasta piacevolmente colpita per come vi siete posti. Il giorno dopo l'ho raccontato a Lucia, che stava morendo dall'invidia perché era a dormire e non sapeva della trasmissione, e mi ha chiesto tremila volte di raccontarle tutto. ... Mi sa che è il caso di tornare a lavorare...

Un abbraccio "fortisimo" Silvana e Luci


7 dicembre 2004

Ciao a tutti. Premetto che non ho ancora letto I diari di Emilio, però sono convinto di farlo al più presto possibile.
Per l'amore di questo angelo che è vissuto tra di noi in carne ed ossa ed ora vive tra noi con i suoi scritti e in spirito, in cui io credo fermamente, come credo che lui è veramente ciò che racconta. Vi chiedo la cortesia di fare un passo avanti… Voglio ardentemente che questi diari di Emilio vengano letti universalmente. Spero che voi consideriate, se non lo avete fatto di già, una copia in INGLESE. Per favore fate conoscere la verità in tutto il mondo, Emilio farà il possibile per realizzare questo… grazie a voi.

Un amico di Emilio dal CANADA

Nota. Diario di un angelo è già stato tradotto in inglese. Stiamo lavorando per confezionare un ebook. Che sarà utile anche per proporlo a un editore in USA e UK.


15 dicembre 2004

Spero che leggerete questo mio messaggio. Sono una ragazza di 27 anni e dal primo Diario di un angelo seguo con amore la storia di Emilio... tanto che per me è diventato... anke il mio angelo custode... Vi scrivo perché la storia di Emilio mi ha fatto capire molte altre cose... vista la mia passione da anni per gli angeli... ESISTONO!!!!! Io ci ho sempre creduto, lo farò finche avrò vita... anche dopo!
Sono felicissima che avete creato questo sito... davvero bello... bello come la storia, come la vostra famiglia... davvero vi ammiro per il coraggio di aver fatto tutto questo grazie al nostro, se permettete, Emilioangelo... Sapete, tra meno di un mese sarò mamma e spero vivamente che mio figlio (visto che è un bimbo) sarà come Emilio... anche perché io studio medicina a titolo personale... mi piace moltissimo... e spero che lui possa realizzare il sogno che avevo io... quello di diventare dottore. Vi saluto con il cuore. Quando tempo fa vi ho visti a Porta a porta... non potevo crederci!!!!

Un grosso bacio... a presto. LUCIAMARIA B.


18 dicembre 2004

Caro Emilio, i tuoi libri sono per me un regalo bellissimo e li amo ancora di più da quando conosciuto questa tua lettera che ormai so a memoria. Mi ha dato e sempre mi dà una grande gioia, che vorrei condividere con tutti i tuoi amici. Eccola:

"La Fede può essere paragonata a quella particolare dote di cui si arricchisce il cieco mentre procede nella conoscenza della realtà in cui è immerso e che comunque non necessita della vista o dello sguardo per cogliervi l'amore, l'indifferenza o l'odio, il calore o la freddezza di chi ne condivide con lui le vicende. Solo che, a differenza della vista e dello sguardo, che possono mostrare fallacemente realtà vere o possono fare apparire genuine e corrette false esternazioni, la Fede chiede di immaginare solo il bello, il buono, il giusto, il santo della realtà alla quale in Mente Dei è destinata la conoscenza. Grazie ad essa tu, cieco sin dalla nascita per l'errore genetico del peccato originale, non perdi mai la vocazione della speranza nel mondo dell'amore soprannaturale, e puoi al tempo stesso nutrire la speranza di trovare Amore anche nel mondo transitorio della disperazione, dove puoi avvertire e trovare la presenza di Dio pur nel buio più assoluto.
Ti ricordi gli "occhiali della fede" di cui ti ho parlato tante volte? Essi sono la Grazia e non devono mai essere dimenticati nell'astuccio ma portati sul naso giorno e notte, per abituare la vista ai bagliori accecanti dell'effimero e per renderla più acuta e profonda affinché penetri attraverso la cortina dell'ignoranza, della malvagità e dell'indifferenza. Per i ciechi totali ci siamo noi angeli che li guidiamo, come fedeli e pazienti cagnolini specializzati ed ammaestrati, nel loro cammino verso la salvezza e verso la Luce meravigliosa di Dio, che ridonerà loro per l'eternità il dono inestimabile del Suo amorevole sguardo".
(Cielo che poesia, pag.32)

Caro Emilio, non c'è bisogno che ti dica perché proprio questa lettera. Tu lo sai, e comunque non dovrebbe essere difficile per nessuno immaginarlo. Perché la tua lettera comincia così: "Ti sono vicino, veramente vicino e tu mi ascolti con l'orecchio dell'anima. Come me e con me ti è vicino il Signore con tutto il Suo celeste consesso, ma tu non riesci a vederci, pur se ti sforzi di farlo con tutta la forza della Fede, la Fede che ti aiuta a credere pur non vedendo, che ti rende palpabile e godibile tutto il mondo dello Spirito Santo e tutto l'amore di cui ti avvolge e ti riempie".

Caro Emilio, la notte di Natale guarderò Gesù Bambino con i tuoi occhiali e ti "vedrò" accanto a Lui. Allora pregherò che il Natale porti sulla terra la luce a tutti gli uomini che vivono nel buio. Non so chi leggerà questo mio messaggio, forse sono i tuoi genitori ai quali invio tanti auguri affettuosi di un sereno, felice Natale con un bacio per il loro e nostro Emilio.  Da uno sconosciuto che è più che un amico.