Dai lettori di Emilio le emozioni, i sentimenti
di un'esperienza particolare, nell'incontro con due libri d'amore

EMILIO CRISPO


DIARIO DI UN ANGELO
Lassù ci vogliono vivi



CIELO CHE POESIA
II Diario di un angelo

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2 gennaio 2005

Carissimi genitori di Emilio, mi chiamo Cecilia, ho 22 anni e scrivo da Napoli, sono laureanda in filosofia. Vi ho conosciuti grazie alla trasmissione "Porta a Porta" di B.Vespa, l'anno scorso. E da quel giorno ciò che prima latitava in me è venuto alla luce... preso pian piano forma. La mia fiammella della fede si è ravvivata e ora è un fuoco vivo. Non so come ringraziare voi ed Emilio per le emozioni, le conferme e la luce che di giorno in giorno sempre più mi donate e che per riflesso giungono anche alle persone a me più care e vicine. Cecilia


13 gennaio 2005

Grazie per le parole che mi confermano ciò che confusamente in parte so e sento. Una preghiera ad Emilio vostro per me, nel suo cuore angelico e accanto ai miei divini angeli, chiedo anche a lui un po' di luce.


15 gennaio 2005

Carissimi genitori di Emilio, sono così felice di aver incontrato il nostro Angelo! E' sempre con tutti noi, lo sento e ne parlo con quanti possano trovare il cammino e credere per sempre. A presto. Pina


23 gennaio 2005

Cari genitori di Emilioangelo, abito in Liguria e sono un'insegnante della scuola primaria. Ho letto con grande partecipazione i due libri contenenti i messaggi di vostro-nostro Emilio e ne ho tratto speranza e serenità. Ogni sera, prima di addormentarmi, rileggo una lettera e faccio tesoro di ogni parola, perché nulla è scritto a caso. Non vi conosco, ma sento di dovervi ringraziare per aver messo a disposizione di tutti noi questo vostro dono d'AMORE. I frutti migliori nascono dal dolore e si sublimano nell'amore. Un abbraccio affettuoso. Gabriella


25 gennaio 2005

Grazie Emilio, per le risposte che dai alle mie mute domande. Grazie, perché tu conosci me sicuramente meglio di come io mi conosco. Grazie del dono che ci fai attraverso l'amore che i tuoi genitori nutrono per te. Concedimi la forza di vivere questa vita che non mi appartiene. Concedimi, ti prego, di provare la gioia del sereno sorriso. Grazie. Paola


26 gennaio 2005

Casualmente (ma sarà veramente casuale???) ho letto pochi minuti fa una notizia ANSA che riportava il discorso della odierna riflessione del Papa: Che strano! è simile alla lettera di Emilio del 23/01/2005: L'AUTOSTRADA DELLA PREGHIERA ...stai a vedere che Giovanni Paolo II... fa come facevo io a scuola... i compiti del primo della classe (cioè Emilio). Un grande bacio. Aldo( ...a scuola... quello dell'ultimo banco). Ecco la notizia: ANSA 26/01/2005, 11,42 - Il Papa: "La preghiera e' il volto amorevole di Dio" Così il Papa Giovanni Paolo II ha detto ai circa 6000 fedeli radunati nell'aula Paolo VI in Vaticano. La preghiera può essere anche "un'intensa invocazione di aiuto rivolta a Dio in una situazione di grande pericolo... la fede autentica sente sempre Dio come amore. Anche se in qualche caso appare difficile comprendere i motivi dell'agire divino... Dio non abbandona mai i suoi fedeli e alla fine il bene prevarrà".


29 gennaio 2005

Mio dolce angelo, le tue lettere che parlano del nostro viaggio terreno (16-23 gennaio 2005) mi sono arrivate dritte al cuore, perché proprio in questi giorni pregavo chiedendo un incoraggiamento a ritrovare la speranza di restare viva tutta la vita. Ci sono dei momenti grigi in cui divento arida e non so più sorridere guardando avanti. Niente mi rallegra o mi commuove, qualunque cosa mi lascia indifferente, senza rimpianto e desiderio. Ma non posso rinunciare a sperare che qualcosa mi farà ancora palpitare e ho fede che il buon Dio mi aiuterà a ritrovare tutti i bei doni che mi ha fatto quando sono nata. Erano tanti e belli, me li sono goduti e gliene sono stata grata cercando di non sciuparli, di non farli sporcare dalla polvere del mondo, ma non li ho messi in vetrina aspettando di usarli nelle grandi occasioni, anzi, ne ho approfittato tutti i giorni, mettendoli a disposizione anche di quanti mi stavano vicino.
Però, quante delusioni per colpa della mia incapacità e dell'insensibilità degli altri! Dalla delusione non ho saputo proteggerli e forse per questo mi sembra di averli consumati inutilmente. All'improvviso mi sono sentita povera, senza aver più nulla da spendere per allietarmi la vita. Fu allora che i tuoi libri mi insegnarono a rispolverare quei doni che non si consumano e tornano a risplendere se appena gli diamo una lucidatina.

Prima di tutto l'AMORE: non avevo mai pensato all'amore come me lo hai fatto conoscere nel DIARIO DI UN ANGELO. E poi la FEDE, che hai fatto diventare esperienza di vita nel tuo CIELO CHE POESIA.

Nella mia valigia da viaggiatore porto i tuoi libri sempre con me, ma la strada "dalle inevitabili incognite dei giorni terreni alle certezze eterne" certe volte corre in pianura e spegne l'energia necessaria ad andare avanti con vitalità. Quando mi trovo a mettere un piede dietro l'altro, senza dovermi arrampicare in salita o trattenere l'impeto della discesa, non penso più alla bella mèta che mi aspetta, ma solo alla monotonia di una grigia giornata che si concluderà, la valigia chiusa appoggiata sul letto, con una grigia notte senza sogni. Al risveglio mi aspetta un'altra giornata di piatto cammino e so che l'affronterò lasciandomi portare dalle gambe un passo dopo l'altro, senza spendere un brivido né una goccia di sudore, senza fatica e senza entusiasmo. Ma ecco che nelle tue ultime lettere ho ricevuto l'incoraggiamento chiesto mentre pregavo. Non so come, devo aver sentito che mi sussurravi di aprire la mia valigia e ci ho trovato parole nuove, che mi sono sembrate la risposta alla mia preghiera e riapriranno il dialogo incoraggiante della speranza. Grazie angelo mio, ringrazia il Signore che mi concede di averti accanto, non prendertela se qualche volta non ti ascolto o non capisco bene quello che mi stai dicendo. Perdonami, perché ti amo tanto.


17 febbraio 2005

Mio carissimo adorato angelo, penso con gioia da sempre a quello che tu ci trasmetti, tu vedi la mia mamma e tutti coloro che noi amiamo... e sono tanti... voi lavorate per noi, perché le nostre coscienze si aprano al risveglio dell'amore Divino. Quale gioia più grande è stata l'incontrarti attraverso i tuoi splendidi genitori. Tu parli di fede, tu ci porti la fede quella autentica che ogni uomo deve custodire nel cuore. Penso che non vi si possa dire l'eterno riposo come tu giustamente ci insegni, perché voi Angeli del Signore lavorate per il bene della nostra misera umanità.
Ti voglio un mondo di bene. PINA


23 febbraio 2005

Salve mitici genitori di Emilio, non ho parole per le emozioni che provo ogni volta che leggo le vostre lettere... siete delle persone straordinarie cosi come è straordinario vostro figlio Emilio. Sono un ragazzo di 29 anni di Napoli che da quando è venuto a conoscenza del sito diario di un angelo non può fare a meno di collegarsi e di leggere e rileggere le splendide lettere cariche d'amore puro e semplice. Grazie di cuore per tutto quello che fate e un grazie di cuore anche ad Emilio, che testimonia l'amore di nostro Signore per tutte le sue creature. Baci Mario


24 febbraio 2005

Cari genitori di Emilio, ho letto il "vostro" primo libro, mi è piaciuto molto così ho letto anche il secondo e... sono rimasta incantata da Cielo che Poesia e lo sto rileggendo per la seconda volta! So che ricevete molta posta e, dopo aver desiderato a lungo un contatto con voi, questa sera grazie alla complicità di mia figlia Sofia, vi scrivo con la speranza che possiate rispondermi. Per me e per la mia famiglia, questo è un periodo particolare... molto difficile, per questo ho bisogno di rileggere la testimonianza di Emilio ogni sera, prima di dormire. La domanda che vi pongo è se ci sarà un nuovo libro. Scusateci se vi abbiamo recato disturbo e grazie ancora, soprattutto ad Emilio!!!!!
da Sofia e Cristiana


3 marzo 2005

Cara mamma di Emilio, sono la mamma di Alessandro, che da circa un anno è entrato a far parte di quell'esercito di cui Emilio parla nel suo libro, e che io avevo chiaro nella mia mente ancor prima di leggere il primo Diario di un Angelo. Il libro l'ho acquistato dopo molti mesi, per caso (o forse no); mi ha aiutato molto trovare scritte le stesse sensazioni, gli stessi pensieri che si affollavano nella mia mente e che io pensavo fossero favole dettate dalla mia disperazione. Anche io non ho pensato neanche per un attimo che Alessandro non ci fosse più e, da subito, sono stata attentissima a percepire quei piccoli segni che, mentre per gli altri possono sembrare semplici coincidenze, per noi hanno un altro significato: sappiamo benissimo che sono loro, lo sentiamo.
Per mesi ho sperato che la mia penna si muovesse senza la mia volontà, non per avere una conferma, non ne ho bisogno, ma solo perché, quando il dolore era insopportabile, un contatto un po' più materiale sarebbe forse riuscito ad alleviarlo un po'. Poi ho trovato il libro di Emilio e le sue risposte sono diventate per me le risposte di Alessandro; l'ho letto e riletto tantissime volte, è diventato il mio tranquillante. I primi tempi mi imbottivo di Lexotan, da qualche giorno non lo prendo più; quando sento il dolore che aumenta leggo Emilio, lo immagino con Alessandro impegnato in qualche missione e riesco a rasserenarmi. I punti in comune tra di loro sono tantissimi: belli, allegri, intelligenti, bravissimi nello studio e, soprattutto, amatissimi da tantissime persone. Alessandro aveva soltanto19 anni, ma ha fatto in tempo a fare tantissime cose (era sempre di corsa); ha anche scritto un poemetto filosofico, pubblicato dal liceo dove ha studiato, che mi piacerebbe inviarle... Susanna G.


18 marzo 2005

Cari genitori di Emilio, sono una nuova amica di Vostro figlio. Sto ultimando la lettura del 1º libro Diario di un Angelo e non so perché, ma non vorrei mai finirlo, anche se so che mi aspetta da scoprire Cielo che Poesia. Fin dall'inizio ho assaporato lentamente ogni sua parola. E' come bere un bicchiere di acqua fresca ogni qualvolta mi fermo a riflettere su una sua lettera. Emilio é arrivato al momento giusto della mia vita. Ultimamente cercavo risposte dentro di me ed, ecco, Emilio mi ha aperto gli occhi e soprattutto il cuore. E' simpatico, tenero, mi riempie di gioia e d'amore. Sono felice! Emilio esiste! Come esiste il mio adorato Chicco, il mio amore Paolo. Loro sono una realtà, con il loro amore senza tempo che sconfina e trabocca di nuove emozioni ogni giorno. A proposito di tempo, vorrei trascrivere un pezzetto della lettera di Emilio del 31.07.1996 che mi piace molto: “Quanto tempo é? Il tempo non é. Non esiste. Non risolve. Non lenisce. Non cancella. Non trascorre. Non muta. Solo la Fede fa esistere, risolve, lenisce, cancella il peccato, trascorre immutabile, soccorre, prepara alla beatitudine”. Grazie Emilio. Grazie genitori di Emilio.
Con affetto Grazia


28 marzo 2005

Auguri di una dolce e santa Pasqua alla mamma e al papà di Emilio, e ai suoi amici che curano questo sito. Ho cercato e ho trovato le parole di speranza e la tenera dolcezza, il candore che cercavo questa sera. Grazie per aver pubblicato la lettera per Pasqua. Emilio è mio "amico"da quando ho notato la recensione del primo libro: comprato sfogliato... e poi ritrovato. Mi accompagna e mi sostiene a volte. Non cerco niente. Mamma di Emilio grazie, a tutti e due una tenera karezza che sento già forte come un grande abbraccio. Carmen


2 aprile 2005

Cara mamma di Emilio o mamma banana, che mi piace di più, il costruttore del ponte fra noi e il mondo della gioia e della leggerezza e del perdono sta consegnando il suo mandato. Ti ricordi quante polemiche suscitò la scelta di un uomo dell'Est? Quante insinuanti polemiche sulla sua vita da uomo sportivo e amante dei viaggi. Quante stupide, puerili critiche sono state avanzate nel tempo contro di lui, iniettate poi come piccoli veleni nell'anima della gente? Eppure in 27 anni quest'uomo di Dio ha resistito a qualsiasi 'imboscata' fino a ripercorrere una sorta di suo personale calvario. E nonostante gli effetti mediatici, il falso che si mescola al vero, la curiosità che si confonde con la reale gratitudine, la massa di spiriti incarnati che in questo momento attendono il suo definitivo ritorno al Padre, mi pare che sia la conferma di un miracolo imprevisto (il miracolo lo è sempre, altrimenti non sarebbe tale). Non c'è soltanto, mi pare, un effetto emotivo, in parte ben suscitato anche dalla stessa Chiesa di Cristo, ma c'è un amore sorgivo che diventa un potentissimo vento di tepore spirituale e di tenerezza per un essere umano che ha dovuto fare molti, forse troppi slalom nella sua lunga corsa, ma che ha vinto costruendo davvero un solido ponte per tanta gente... di poca fede. Un pensiero affettuoso per Giovanni Paolo II, Pontefice Massimo della Chiesa di Dio. Pontefice uscente ma vincente. Nostro fratello e Padre. Ti abbraccio. Leonardo Castellucci


8 aprile 2005

Ciao caro Emilio, grande festa, la sera del  2 aprile, veramente una grande festa d'amore e gioia deve esserci stata lassù per l'arrivo del nostro Grande Papa. Siamo felici per lui che ha raggiunto la Vera Vita, dove ci si gloria dell'immenso Amore di Dio. Qui ci ha lasciati in lacrime, ci sentiamo sperduti e tutti intenti a cercare di "carpire" ogni minimo particolare che possa ricordarci di lui: la Sua  finestra, il sagrato, i Suoi viaggi ed esortazioni, le Sue immagini di gioia e di sofferenza, la Sua tenerezza di padre.  
Ci ha visti e sentiti vicini, lo abbiamo accompagnato in Cielo con le nostre preghiere. Tutti a cercare di fissare questi momenti nel cuore e nella mente, per non farli perdere nei ricordi del passato. Un grande uomo ci ha dato tanto, ci ha dimostrato che con la Fede e l'Amore tutte le porte si aprono. Non c'è uomo sulla terra che non sia stato raggiunto da un Suo pensiero o da una Sua preghiera. Sta raccogliendo intorno a Sé, in un immenso abbraccio, il mondo intero. Dove non si condivide lo stesso Credo, almeno con il rispetto e la stima ha incontrato personalmente  milioni di persone e ha raggiunto il cuore di tutti. Ciao caro e dolce Papa del nostro tempo, ci manchi tanto. Prega per noi che faremo del tutto per non deluderti. Proteggi insieme a Maria Santissima, la Chiesa. Ogni parola ora sembra inutile, banale e retorica.  Resta l'Amore, la commozione, l'orgoglio di essere vissuti nel tempo del Tuo pontificato e la gratitudine a Dio di averTi mandato per noi.   Con umiltà, Carla


9 maggio 2005

Ciao Emilio! Ormai per me sei come un fratello maggiore, che dalla nostra vera casa mi dà tanti consigli preziosi, tante delucidazioni sulla situazione che un giorno sarà anche la mia. Sto leggendo il tuo CIELO CHE POESIA e mi inebrio dell'amore che esprimi,  rido dei tuoi modi ironici di presentare una cosa seriosa come la fede e la sofferenza.
Ringrazia DIO e la MADONNA da parte mia, ringraziali per ciò che mi hanno donato, ringraziali soprattutto per avermi immesso nel cammino della fede, anche se la strada è lunga. Visto che sei lì, mi raccomando chiedi ciò per cui sempre li prego. Per tutti e per me chiedo solo la FEDE, Emilio, una volta che l'uomo ha quella di cos'altro ha bisogno? La desidero ardentemente, quella vera e non il fuoco di paglia che spesso in me la sostituisce.
Grazie Emilio caro, salutami tutti i miei angeli e dì loro che mi stiano sempre accanto e si facciano sentire qualche volta, che io li penso sempre! Ciao Emilio, ti voglio bene fratello mio in Dio, non ci abbandonare mai, fai che questo ponte di amore rimanga sempre, ne abbiamo bisogno! Francesca


11 maggio 2005

Oggi è la mia festa, compio cinquantacinque anni ed è un compleanno diverso da tutti gli altri. Mi sono fatta il regalo di scriverti per ringraziarti del regalo che tu hai fatto a me. Inviare questa lettera al tuo sito è solo una formalità perché so che tu l'hai già letta quando la scrivevo. Se quest'anno non avessi avuto il tuo libro avrei perso per sempre la capacità e la voglia di amare e di essere amata. Il tuo diario me l'ha fatta ritrovare e sono tornata a vivere, pensando all'Amore di Dio e sperando che mi perdoni per tutto il tempo in cui sono stata lontana da Lui.
Caro Emilio, nel tuo diario ho incontrato questa data del mio compleanno e mi sono sentita ancora più coinvolta in quella tempesta d'amore che si scatena dalle tue "letterine". Allora mi sono pentita della "mia stupidità, della mia grettezza, della mia ignoranza" e ho chiesto perdono recitando la tua bella preghiera a "Nostro Signore dal cuore tenero". Ho sperato di essere perdonata e ho promesso di cercare di non deluderLo mai più.
Così ho cominciato a capire che cosa veramente è la Fede e a nutrirla ogni giorno con la preghiera che mi riscalda il cuore. Ho trascorso serenamente questo mio difficile compleanno perché ho fede in Dio, so che mi ama, che mi tiene per mano e non mi abbandonerà mai. Ma sei stato tu, suo dolce angelo, a farmi sentire Dio vicino, tu che mi sei venuto incontro per parlarmi d'amore in un modo che conosco e posso capire. Mi hai anche insegnato che, se non posso capire tutto, la fede sconfigge la paura del mistero e che affidandomi a Dio non devo aver paura di niente. Quale regalo più grande? Grazie Emilio, prega per me il Signore. Arrivederci nell'eternità. Marta


11 maggio 2005

Piccolo pensierino per Maria Misericordiosa che il mio Amico Emilio dovrebbe consegnare il 13/5/2005, festa della mamma. (così facciamo una sorpresa alla Nostra Mamma Celeste). Le lacrime che sgorgano dalla preghiera di un Cuore Puro sono come rugiada che adorna una bellissima rosa offerta a Maria Misericordiosa, esaltandone la dolce fragranza ed il delicato profumo, illuminandola come la più preziosa gemma della nostra Anima. Vi voglio bene. Aldo


18 maggio 2005

Cara Mamma di Emilio, proprio oggi ho letto le nuove letterine di Emilio ed il suo resoconto sul pellegrinaggio a Fatima, bella coincidenza! Sto cercando di essere sobrio e discreto perché penso sia lo stile voluto e mantenuto nella vostra esperienza, ma vorrei allo stesso tempo ringraziarvi per quanto fate e per il coraggio e la serenità con cui vi impegnate nella missione che vi è stata affidata: è un miracolo d'amore che coinvolge e vivifica le anime nel profondo e... come è successo a me, è capace di cambiare la vita per sempre! Grazie di cuore, che il Signore vi benedica nel dono che è lanterna nelle tenebre di quanti lo cercano. Simone C.


23 maggio 2005

UN RICORDO E'…

Un ricordo è un profumo intenso che ti appanna la vista
un sorriso che ti rincorre tra mille istanti
uno sguardo perso al di là del finestrino di un treno che ormai corre su binari diversi
un momento che racchiude gioie e rimpianti
un turbinio di emozioni tradotti in versi.

E' un alba trascorsa in compagnia delle onde in riva al mare
con una brezza estiva che ti accarezza il viso
accompagna i pensieri e t'invita ad amare
le persone e i giorni che ti hanno regalato un sorriso
anche se ormai persi nell'orizzonte oltre il mare.

E' una buona notte seguita da un bacio
parole dolci sussurrate ad un orecchio
che ti trasportano oltre le nuvole in un angolo di paradiso
un immagine che si riflette come in uno specchio
nelle acque di un fiume che scorre senza memoria

e sembra dirti: “ Finché non diventerai come me vecchio
abbandonati al sentimento e vivi ogni storia
il passato è andato, il presente è un dono, il futuro è un mistero
e conserva ogni attimo intenso nello scrigno dei momenti passati
e ogni volta che lo apri sii con tè sempre sincero non aver paura se son finiti o se son tornati.

Gerardo

Questa poesia, cara Mamma "sentinella dell'invisibile ", è stata scritta da mio figlio Gerardo, due mesi e due giorni prima di lasciare questo mondo, forse troppo stretto per Lui. E' inammissibile che una mamma non sia stata capace di capire lo stato d'animo del proprio figlio, che sì soffriva per quello che non riusciva ad ottenere, ma il dramma più grande per lui era il "tempo" che gli scorreva sotto i piedi e non lo faceva realizzare. In questo dramma, è vero, i libri scritti da vostro figlio Emilio sono stati una finestra aperta verso Dio, un angolo di Paradiso, rispetto a questo mondo che comunque mi dà ancora possibilità di intravedere qualche stella luminosa. In particolare ce ne sono TRE, Emilio, Teresa e Francesco che continuano ad illuminarmi nei momenti bui e per questo ringrazio Iddio per avermeli mandati. Della sua vita e di quella di suo  marito so ben poco, ma dagli scritti si evince un infinito amore che vi ha fatto unire e donato questo Figlio incantevole. Non dico vi voglio bene, ma mi auguro che DIO vi conservi tanto, affinché possiate affrancare l'animo di tanti che hanno bisogno di toccare con le mani la presenza di Dio in tutto ciò che esiste.
Ciao Lucia


24 maggio 2005

Dolce mamma di Emilio, sono Ivana da Lecce, ho perso mio marito Luca a causa di un incidente stradale ed ho un figlio che ora è divenuto la mia unica ragione di vita. E' quasi un anno che lui non c'è più, il 5 Agosto cadrà il suo anniversario di morte, ma, come ha detto Emilio, sarà il suo primo anno di vita in Cielo ed io ho promesso a Luca che quel giorno accenderò una candela come simbolo di questo evento in Cielo. Ora ho qui davanti a me il primo dei libri di Emilio Diario di un Angelo, è aperto a pag. 258 al paragrafo "Vivificare l'amore . Non siate chiusi nel caparbio dolore". E' quello che provo io, tante volte ho pensato che il Signore mi abbia voluto punire per qualcosa che ho detto o fatto, ma anche qui Emilio ha dato una risposta e vorrei che in quel "futuro" di cui egli parla fosse concesso anche a me nel rivedere Luca. Penso spesso a Emilio, come se fosse una persona che conosco da tempo e un po' è anche vero, lo conosco da quando ho avuto il suo libro, da quando la mia vita è cambiata radicalmente. Un abbraccio fortissimo e grazie ancora! Ivana


28 maggio 2005

Gentilissima mamma di Emilio,ho letto con interesse, commozione e partecipazione il racconto del suo viaggio a Fatima e dei giorni successivi al rientro in Italia. Anche io, accompagnata da mio marito, mia figlia di dodici anni e da mio fratello, sono voluta andare a salutare per l'ultima volta (si fa per dire....) il caro Giovanni Paolo II. Abitiamo vicino Roma e non ci è costato molto arrivare in Vaticano. Alle 23 ci siamo messi in fila, ma subito dopo ci siamo resi conto che per le 2 (orario previsto per la chiusura della Basilica) non ce l'avremmo fatta a percorrere quel lungo fiume che lentamente scorreva verso Via della Conciliazione. Abbiamo deciso di rinunciare, ma non riuscivamo a staccarci dal quel luogo magico, colmo d'amore e di gioia nonostante il dolore che ognuno di noi portava nell'intimo. Non voglio annoiarla con lunghi racconti ma, per una serie di "coincidenze" (su cui contavo fermamente e speravo che sarebbero avvenute !!!) alle 2,45 eravamo davanti alla Salma del Pontefice. E' stata un'esperienza che ci ha arricchiti tutti e ci ha fortificati anche nei giorni successivi: ci sentivamo dei privilegiati e non abbiamo mai avuto un attimo di stanchezza, nonostante la mancanza di riposo. Ma il motivo della mia lettera è un altro: quello che Emilio ha mostrato e spiegato circa la presenza degli Angeli quella notte in quel luogo io l'avevo percepito nel mio cuore, come pure ho sempre pensato che la Santità del Papa fosse Vera e non solo "istituzionale", quindi sono rimasta felice delle sue parole... Serena


 

24 giugno 2005

Sono la mamma di Marco, il pilota di elicotteri morto in Iraq venti giorni fa. Sono disperata al pensiero di non vedere più il suo bellissimo viso sempre sorridente, a volte mi sembra di impazzire e chiedo al Signore il perché di questo dolore così grande. Lo avevo tanto raccomandato alla Madonnina di proteggerlo, invece dopo pochi giorni era volato in cielo. Sto leggendo in questi giorni le lettere di Emilio e sto provando un po' di conforto, perché me lo immagino correre di qua di la nel cielo per aiutare gli altri, come faceva nella vita terrena. Emilio, se lo hai incontrato dagli una carezza da parte della sua mamma e digli che ci stia sempre vicino. ... Il mio dolore è troppo caldo perché io possa fare un sorriso, pensando a Marco gli occhi mi si riempiono di lacrime. A Maria Misericordiosa chiedo solo di darmi tanta fede perché possa capire il motivo di tanta sofferenza. Mi sono sempre raccomandata a Lei perché me lo proteggesse ed ero sicura che lo avrebbe fatto anche questa volta, invece le mie preghiere non sono state ascoltate ed io Le chiedo perché. Forse è colpa mia, che non ho saputo pregare abbastanza? Ora Le chiedo solo di farmi sentire vicino Marco, di aiutarmi a credere che è vivo e mi vuole bene più di prima, anche se in questo momento non riesco ancora a pregare come una volta. Un abbraccio a lei e a suo marito.
Lidia mamma di Marco


29 giugno 2005

Cari genitori di Emilio, di voi da tempo conosco tutto. Le lettere di Emilio sono un conforto e una sicurezza che la vita è anche oltre, e incoraggia e consola. Le parole di Emilio sono di una grandezza  che ti entra nel cuore, e lì rimane e conferma o rischiara dubbi che nessuno mai prima aveva saputo chiarire con tanto amore. E nasce e rinasce ogni volta la gioia e la speranza. Come si può non desiderare di potere parlare con lui, con la sua dolcezza  e la sua fermezza? Vorrei tanto conoscerlo, come vorrei anche io conoscere il mio angelo. Emilio mi aiuterà? Grazie per avermi ascoltata. Giovanna


15 luglio 2005

Gent.ma Sig.ra Crispo, è da molto tempo che mi ripropongo di scriverle, ma fino ad ora non ho mai trovato l'occasione giusta o forse il coraggio di bussare alla porta della mamma di Emilio. Sto aspettando la nascita di mia figlia che avverrà a giorni, tuttavia questa non è la mia prima gravidanza, ne ho già avuta una nel 2004 che si è interrotta al quarto mese. Era il 19 aprile 2004 e il mondo mi crollava addosso in modo del tutto inaspettato, con tutto il suo peso. E' stato in quel periodo che ho iniziato a leggere Diario di un Angelo ed ho conosciuto Emilio e la sua famiglia. L'ho scoperto grazie a mio fratello che aveva già tutti e due i libri e che in diverse occasioni mi aveva raccontato la vostra storia e mi aveva fatto leggere alcune delle lettere scritte da Emilio. Nel momento più buio della mia vita ho incontrato sul mio cammino questo Angelo che è suo figlio, al quale devo la mia risalita e tutto il percorso di ricostruzione seguito al tragico evento che mi aveva colpito.

Leggendo pagina dopo pagina, realizzavo piano piano che quel percorso a ostacoli che ero chiamata ad affrontare era, in qualche modo, una strada obbligata che alla fine mi avrebbe reso una persona e una mamma migliore, più consapevole e più attenta al vero significato del dono della maternità. Non dovevo quindi fuggire davanti alla mia croce, non dovevo rifiutarla ma abbracciarla e portarla con fede. Questo tipo di consapevolezza è stato il frutto di un lavoro interiore che è durato mesi e tuttora continua. Del resto, chi di noi non ha dei momenti di cedimento in cui si dispera e si chiede: “perché proprio a me?”. Ma Emilio mi è stato sempre vicino, pronto a rimettermi sul naso quei famosi occhiali ogni qualvolta inciampavo nei soliti meccanismi cerebrali di presunzione del voler capire a tutti i costi. E' stato sempre in quel periodo che ho conosciuto P. ci siamo incontrate su un forum per mamme ed abbiamo iniziato a scriverci anche privatamente. Fino a che sono andata a conoscerla, e da allora non ci siamo più lasciate. E' una vera e grande amica per me, e non avrei mai immaginato di instaurare un'amicizia così profonda a 32 anni con una persona conosciuta così per caso (ma è poi veramente un caso???). Lei mi riconosce il merito di averle aperto un mondo nuovo presentandole Emilio e i suoi libri, ma in realtà il vero lavoro l'ha fatto suo figlio, ridonando ad entrambe la speranza e quella visione della vita che solo lui sa trasmettere con le sue testimonianze. Ora sta per aprirsi per me un nuovo e bellissimo capitolo della vita, spero con tutto il cuore di poter far crescere mia figlia con quegli stessi valori e quella stessa sensibilità e profondità d'animo che caratterizzano il nostro amico angelo... Purtoppo mi sono dilungata molto, lo so, ed ora non voglio sottrarle altro tempo. Le mando un abbraccio insieme a suo marito e una carezza speciale a Ginger e Fred. Con immenso affetto e gratitudine, Lucia


20 luglio 2005

Nulla Accade per caso. Ancora una volta Emilio ci ha regalato in anteprima alcune riflessioni che il Santo Padre ha in seguito esposto ai fedeli. E' già avvenuto il 26 gennaio 2005, quando, nell'udienza del mercoledì, il Santo Padre Giovanni Paolo II parlò dell'importanza della preghiera, di cui Emilio aveva scritto in una lettera, pubblicata su internet qualche giorno prima del discorso del Papa (cfr: precedente segnalazione riguardo alla lettera di Emilio del 23 gennaio 2003: L'autostrada della preghiera). La stessa cosa si è ripetuta pochi giorni fa. Emilio, nella sua lettera del 10 luglio 2005, aveva evidenziato l'importanza del Silenzio... e "Casualmente" il Santo Padre Benedetto XVI nell'Angelus del 17 luglio 2005 ne ha parlato anche Lui. Sarà pure una semplice "coincidenza", ma è sicuramente una gioia per tutti quelli che ogni tanto danno una sbirciatina alle lettere di Emilio. Con affetto, Aldo

Nella XVI domenica del tempo ordinario, 17 luglio 2005, Benedetto XVI recita l'Angelus di fronte a centinaia di fedeli tra le montagne di Les Combes in Val d'Aosta, dove sta trascorrendo le vacanze. Il Papa invita a riscoprire il significato profondo del tempo del riposo specialmente attraverso la natura. Riportiamo di seguito il testo integrale delle parole del Santo Padre: "Cari fratelli e sorelle! Da alcuni giorni mi trovo qui, tra le stupende montagne della Valle d'Aosta, dove è ancora vivo il ricordo dell'amato mio Predecessore Giovanni Paolo II, che per diversi anni vi ha trascorso brevi soggiorni distensivi e tonificanti. Questa pausa estiva è un dono di Dio davvero provvidenziale, dopo i primi mesi dell'esigente servizio pastorale che la Provvidenza divina mi ha affidato. Ringrazio di cuore il Vescovo di Aosta Mons. Giuseppe Anfossi, e quanti l'hanno resa possibile. ... Nel mondo in cui viviamo, diventa quasi una necessità potersi ritemprare nel corpo e nello spirito, specialmente per chi abita in città, dove le condizioni di vita, spesso frenetiche, lasciano poco spazio al silenzio, alla riflessione e al distensivo contatto con la natura. Le vacanze sono, inoltre, giorni nei quali "ci si può dedicare più a lungo alla preghiera, alla lettura e alla meditazione sui significati profondi della vita", nel contesto sereno della propria famiglia e dei propri cari. Il tempo delle vacanze offre opportunità uniche di sosta davanti agli spettacoli suggestivi della natura, meraviglioso “libro” alla portata di tutti, grandi e piccini. A contatto con la natura, la persona ritrova la sua giusta dimensione, si riscopre creatura, piccola ma al tempo stesso unica, “capace di Dio” perché interiormente aperta all'Infinito. Sospinta dalla domanda di senso che le urge nel cuore, essa percepisce nel mondo circostante l'impronta della bontà e della provvidenza divina e quasi naturalmente si apre alla lode e alla preghiera. Recitando insieme l'Angelus da questa amena località alpina, chiediamo alla Vergine Maria di insegnarci il segreto del silenzio che si fa lode, del raccoglimento che dispone alla meditazione, dell'amore per la natura che fiorisce in ringraziamento a Dio. Potremo così più facilmente accogliere nel cuore la luce della Verità e praticarla nella libertà e nell'amore".


22 luglio 2005

Sono Lia, la mamma di Federica, morta a diciotto anni, nell'antivigilia di Natale di incidente stradale (le hanno tagliato la strada ed è stata investita alle 21.30 mentre tornava a casa sul suo motorino, dopo aver fatto i regali per Natale il 23 dicembre del 2002. Anche la mia Fede (l'ho sempre chiamata così) come Emilio, fin dalle prime ore dopo la sua partenza per il cielo è divenuta ponte di fede e di pace per tutta la nostra famiglia. Spesso le vostre pagine mi hanno fatto compagnia ma, più di tutto, i messaggi di Emilio, che poi naturalmente si sono rivelati Parola di Dio in ogni loro più piccola espressione. L'ultima volta ho letto con piacere il diario di "mammabanana" e le cose che ha scritto Emilio sulla necessità di essere testimoni di Cristo Nostro Signore. Vi assicuro che le sue parole sono state il mio sostegno e la conferma di cose che io sentivo già con il cuore. Grazie Fede, grazie Emilio per il vostro dono nelle nostre vite. Lia


23 luglio 2005

Mi chiamo Rita, ho 24 anni e sono di Napoli. Sto leggendo il Diario di Emilio. E' meraviglioso, l'Amore che si trasmette attraverso quel libro è stupendo. Voi genitori siete le persone più fortunate al mondo ad avere un figlio come Emilio. Appena finisco il primo, leggerò di sicuro il secondo volume. Ho creduto in questa storia subito, appena lo sentita. x la prima volta a Porta a porta. Io credo in Dio e con vostro figlio ora so più che mai che c'è un'altra vita dopo la morte e non ho paura di morire. Non ho avuto una vita tanto bella, infatti spero di ritrovare l'amore e pace almeno lassù. Beh ... adesso io vi saluto, dite ad Emilio di fare una preghiera x me lassù e di dire a Dio che ascolti sempre le mie preghiere. Tanti saluti signori Crispo. CIAO EMILIO. Rita


24 luglio 2005

Cari genitori di Emilio, siamo due sorelle, Mariella e Emanuela. Ci siamo ritrovate a navigare in Internet, e ci siamo ricordate di Emilio e della sua storia, avendo letto il SUO e vostro libro poco tempo fa. Ci piacerebbe che voi poteste salutarci Emilio calorosamente e chiedergli di pregare per noi, perché personalmente ed insieme alla nostra famiglia stiamo attraversando un periodo molto difficile e doloroso. A volte, non solo i mali fisici attentano alla nostra serenità, ma più spesso quelli dell'anima sono causa di grande disperazione. Noi crediamo che Emilio possa farci almeno per un momento da Angelo e portare una preghiera a Dio per noi. Confidiamo in una risposta... Con affetto Mariella ed Emanuela.


27 luglio 2005

Questi 2 libri hanno confermato ciò che ho sempre creduto e pensato! Paola


7 agosto 2005

Caro Emilio, un amico mi ha prestato Diario di un angelo dopo una discussione da cui era emerso che non ho fede e non credo in Dio. In questi giorni ho più tempo del solito e ho potuto leggerlo con calma. Anzi, non è esatto, dovrei dire "rileggerlo" con calma, perché la prima volta l'ho divorato in una notte. Ho restituito il libro al mio amico e sono andato a comprarne uno tutto per me, poi ho cominciato a sottolineare e a mettere segnalibro. Quando ti ho scoperto anche su internet, il tuo diario è diventato un po' anche il mio. Sono poco più "vecchio" di te, "giovane angelo". Mi sto chiedendo come ho fatto a vivere fino ad ora, cosa volessi dimostrare con il mio atteggiamento "superiore", se non la superficialità di uno tutto concentrato su se stesso. Eppure non credo di essere mai stato egoista, a modo mio sono anche generoso e se mi accorgo che qualcuno ha bisogno di me non mi tiro indietro. Ma ho sempre pensato ai bisogni pratici e non mi sono accorto di avere un'anima. Solamente oggi mi rendo conto che sono proprio io ad aver bisogno dei tuoi occhiali miracolosi! E pensa che io gli occhiali li porto sempre, ma non quelli che curano la miopia dell'anima. Non voglio farmi illusioni, non si cambia così da un giorno all'altro, ma ci rifletterò e non mi vanterò più di non credere in niente. Aver letto il tuo libro è solo l'inizio, stammi vicino, caro Emilio, e aiutami a cercare la strada della verità. Ancora non mi sento di chiederti di pregare per me, ma penso che lo farò presto. Con gratitudine, Cesare
PS: dimenticavo, ti saluta e ti ringrazia anche il mio amico, quello che mi ha prestato il tuo libro. Gli abbiamo dato una bella soddisfazione, non credi? E' insopportabile, non fa che ripetere: Te l'avevo detto io! Per favore vuoi dirgli di smetterla?


18 agosto 2005

Caro Emilio, sono in vacanza ma ho portato con me i tuoi libri... non si sa mai. Mi sono portato anche il computer per motivi di lavoro, e così non mi sono perso le tue belle nuove lettere. Mi trovo al mare nelle Marche insieme a una comitiva di amici, casinisti ma bravi ragazzi. Fidati, quando andiamo a fare il bagno di notte anche noi guardiamo la luna e ci sentiamo commossi davanti a una notte così bella. Quando tutto è bello e siamo in ferie ci sentiamo più buoni, ma non sempre pensiamo al Signore che ha creato questo mondo e ci ha dato la vita. Credo che bisogna cercare le occasioni per ricordarsi di ringraziare Dio, e la mia occasione sei stato tu. Avevo letto la tua lettera In una splendida notte di luna e ieri notte alla spiaggia ci ho pensato tanto e mi è venuto spontaneo di dire una preghiera. Poi l'ho raccontato agli altri, e Mirko con la chitarra ha intonato l'Ave Maria e l'abbiamo cantata tutti. E' stato bellissimo, credo che nessuno si dimenticherà mai di questo momento magico. Il giorno dopo tutti a leggere le tue lettere. Sei contento? Ti vogliamo tanto bene. Gino


6 settembre 2005

Dolcissima  mamma di Emilio, grazie per la sua gradita risposta. Creda, le sue parole garbate e chiare mi hanno incoraggiato a trovare risposte che in fondo possono essere molto semplici se si ricercano con il cuore. Veramente ho da sempre dato un nome a chi credo mi accompagna da tanto tempo, ma la mia incredulità di fronte a segnali così semplici è sempre tanta, tutte le volte mi sorprendo! Credo che sarebbe ora per me di percorrere un po' di strada  con maggior fiducia e più fede, questi sono doni che nascono e crescono con la consapevolezza che l'amore e la fede sono due motori  insopprimibili. Io mi sono ultimamente un po' persa , ma non dimentico nulla di ciò che inconsapevolmente  mi è stato donato. Si chiede sempre di più e non ci si accorge che nel poco c'è tutto e che la ricerca di questo grande dono deve essere quotidiana e occorre donarle tanto tempo, che comunque sono doni di Dio. Ricordo, per le occasioni che ho avuto di vedervi testimoni di un grande mistero, che a me le vostre parole e la vostra passione nel testimoniarle hanno dato molto coraggio, perché non mi sono più sentita sola . I libri di Emilio sono sempre a portata di mano e le sue parole  sorridenti e confortanti, ma incisive in ogni argomento affrontato, me lo fanno sentire amico e un po' complice,  vicino e a volte molto vicino. Ho cercato e letto i suoi libri con foga, con determinazione e li ho letti subito con voracità, e poi con la consapevolezza che quelle parole davano forma ai miei pensieri più segreti  e meno definiti. Grazie quindi ancora di cuore, sono felice di avervi conosciuto.  Con affetto, Giovanna


7 settembre 2005

Sono mamma di due ragazzi, Davide di 19 anni e Veronica di 15. Vorrei raccontarle la mia storia: l'anno scorso il giorno 5 agosto la mia piccola Veronica di mattino presto si sentì girare la testa, quindi la portai in ospedale e le fecero dei prelievi e le diagnosticarono che aveva una leucemia galoppante. All'improvviso ci sentimmo cadere il mondo addosso, nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo e, il giorno 6 alle ore 19.00, Veronica era sotto sedativo per una TAC e la prima chemioterapia. Però, neanche era iniziata, Very ci lascio per sempre, neanche il tempo di darci l'ultimo abbraccio o un forte bacio. Io riuscì solo a dirle di stare tranquilla mentre la trasportavano dal terzo al primo piano, poi niente più, lasciandoci un vuoto immenso. Pur se la sento vicina mi manca tantissimo, non so proprio come voi ce l'abbiate fatta, vi ammiro tantissimo e vi sono vicino di vero cuore. Vorrei ringraziare lei e vostro marito di averci dato la gioia di poter leggere il Diario del vostro angelo Emilio, che mi è stato regalato appena pochi giorni dopo il decesso di mia figlia. Mi ha dato tanta forza sono riuscita ad andare avanti, a credere che dopo la morte la vita va avanti. Voi siete dei genitori speciali e vi chiedo, se possibile, di dare un piccolo messaggio ad Emilio: di dare un bacione alla mia piccola Veronica, spero che lui mi farà questo piccolo favore. Liliana di Cava dei Tirreni, Salerno


10 settembre 2005

Alla mia dolce età di 77 anni, sono finalmente riuscita ad entrare in Internet (cosa alla quale ci tenevo molto) soprattutto per poter seguire gli altri scritti del caro Emilio. Dopo aver letto e riletto il Suo stupendo viaggio a Fatima, ho scorso le altre lettere di Emilio. Non mi sarei mai stancata, ma purtroppo i miei occhi mi hanno impedito di continuare, così, a malincuore, ho spento il computer... Mirella


21 settembre 2005

Gentili signori Genitori di Emilio, leggendo le stupende pagine dei Vs. libri e gli aggiornamenti delle lettere di Emilio Dio mi è entrato nel cuore e... e sapete cosa ho fatto? Dieci anni fa feci un dispetto ad un mio collega di lavoro (gli ruppi il vetro della macchina) disagiandol0... ebbene proprio ieri sono andato a confessargli personalmente che ero stato io a commettere l'atto vandalico e gli ho ridato i soldi... mi sono vergognato come un ladro... Non ritornerei indietro neanche se mi ammazzassero. Maurizio


22 settembre 2005

Vorrei dire ai genitori di Emilio che ho letto Diario di un angelo e Cielo che poesia. Vi posso garantire che è stata una cosa straordinaria. Un'esperienza senza limite, ti fa rivedere la tua vita e tutti gli errori commessi. Per molti anni gli angeli mi erano molto vicini, ma da un po’ di tempo non si manifestano più e la cosa mi dispiace molto. Ma posso vantarmi di avere sognato Emilio e di averlo abbracciato. Da quando ho letto i suoi libri Emilio è con me tutti i giorni. Ora la mia fede non è più quella di prima, si è veramente rinnovata. Vi dico grazie cari genitori di Emilio per tutto quello che avete fatto per noi.
Un saluto caloroso da Giuseppe


28 settembre 2005

Cara mamma di Emilio, ho incominciato a leggere Cielo che poesia. Che dire??? Dolcemente meraviglioso!!! Sono arrivata a circa metà libro. Sono lenta, ma non per pigrizia, è che oltre all'intensità delle emozioni, trovo nelle parole di Emilio una continua grande gioia, così piena d'Amore, che vuole trasmettere a Voi genitori e di riflesso a noi lettori, che mi inebria in una maniera totale. Allora sospendo la lettura e lascio passare dei giorni pensando a quello che ho letto, mi resta fisso nella mente solo l'Amore immenso che DIO nutre per me e per tutti i suoi figli. Mi immergo in questo pensiero che mi rende pienamente felice nel cuore, perché sento che il Suo Amore e la Sua Misericordia sono dentro di me, e ringrazio Emilio che mi dona questa possibilità di capire e di conoscere, anche con questo suo secondo libro.

Ora vorrei presentarmi, se non le dispiace. Spero di non annoiarla. Ho 43 anni, vivo con i miei genitori ai quali voglio un mondo di bene. Adoro gli animali, soprattutto i cani con i quali riesco sempre ad avere un'ottima comunicazione (a volte più che con gli esseri umani, sic!). Infatti nel precedente scritto ho nominato Chicco, che è stato il mio più fedele amico per undici anni. Nell'aprile 2004 è mancato, ma non per questo lo sento lontano. Mi permetto di confidarmi con lei perché mi può capire. Mi sono convinta che il mio Chicco abbia incontrato la bella Greta Fioreoro e con la sua complicità mi abbia fatto conoscere Emilio, qui incomincia la mia crescita spirituale. Io avevo incominciato a leggere vari libri sul tema dell'aldilà, anche per sapere se i cani hanno un'anima, ma mi sentivo sempre più in confusione. Finche nel novembre 2004 una sera, facendo zapping, mi sono fermata sulla trasmissione Porta a Porta dove Voi eravate ospiti. Ho ascoltato un po' ma non avevo avuto un grande interesse al momento, anche se qualcosa stava già nascendo in me. Infatti la mattina seguente mi misi al lavoro davanti al mio computer (sono disegnatrice grafica) e mi venne in mente il nome di Emilio, ma non ricordavo il cognome. Un flash: “Crispo”. Ricerca veloce su Internet ed ecco trovato il sito. Ho ordinato i suoi libri dalla casa editrice, che sono arrivati a sorpresa proprio il 2 febbraio, giorno della Purificazione di Maria al Tempio. Un caso? Non lo so, ma credo veramente che le pagine di Emilio siano una lenta ma costante purificazione della mia anima.
Per quanto riguarda Emilio ho avuto la netta sensazione di lui, quella volta che dovevo incominciare a leggere la favola di DOGS dal libro Diario di un Angelo. Quella sera volevo riprendere a leggere proprio da questa favola, per leggerla con attenzione ed immaginarmi bene le varie scene, ma poi avevo deciso di rimandare al giorno seguente. Sapevo che per Emilio era la sua favola, concretizzata grazie a lei, sua mamma, e non volevo leggerla con leggerezza. Per televisione proprio quella sera hanno fatto vedere uno spezzone di un balletto del musical "Cats" con la canzone Memory, la vostra canzone! Che bello! Insomma la Vita è tutta una scoperta di emozioni che fanno vibrare l'anima, ma bisogna avere, come dice Emilio, i famosi occhiali della Fede. Non è facile, specie quando si entra nel circuito di questo mondo un po' troppo pazzo. Ora è meglio che mi congedi altrimenti mi dilungo oltremodo. Un forte abbraccio a Lei e un caro saluto a Suo marito. Insieme sapete portare con delicata semplicità la bandiera della Fede in nostro Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Dedico un pensiero speciale al mio caro Amico angelo Emilio nel decimo compleanno della sua nuova e stupenda Vita nel Regno dei Cieli e per Amore persempre vicino a voi. Grazie di tutto!!! Affettuosamente. Grazia


29 settembre 2005

Gentile mamma di Emilio, ho letto tutti e due i diari dopo aver visto per caso nel programma Porta a Porta suo marito, che da subito mi ispirato tanta fiducia, contrariamente ad altri. Da allora il mio pensiero per Voi tutti è frequente. Penso sempre ad Emilio e mi capita di rivolgermi a lui come ad una persona da me sempre conosciuta. Lo prego di essermi vicina, di darmi la forza per superare i momenti difficili che non mancano. Leggere i libri di Emilio mi ha aiutato ad avvicinarmi alla fede e da allora mi sento più serena. Nel salutarla con affetto, auguro a lei e a suo marito tanta serenità. Tina


5 ottobre 2005

Carissimi mamma e papà di Emilio, ho poca pratica con i mezzi di comunicazione elettronici, spero di avervi spedito questo messaggio di ringraziamento per la vostra testimonianza, su di un fatto cosi' grande che arriva al cuore di tutti. Grazie Emilio per questo cielo così luminoso che ci fai intravedere, grazie per le tue parole che arrivano diritte al cuore emozionandoci come bambini. Io il cielo lo guardo spesso, dove sei? Ciao, Giovanni


17 ottobre 2005

Grazie, Emilio, per la Fede che mi stai facendo ritrovare. Con affetto sincero, Amelia


4 novembre 2005

... Se ho imparato a ringraziare la nostra Madre Misericordiosa lo devo a Emilio, ogni giorno lo metto nelle mie preghiere, affido a lui e al mio angelo custode le mie richieste. Abito a Rimini e per vivere devo lavorare, la mia famiglia sarebbe veramente una bella famiglia, ma a volte il destino tira brutti scherzi. Cerco disperatamente di rimettere tutto al suo posto, ma devo dire che non è semplice. Tutto questo l'ho messo nelle buone mani di Emilio e prego sempre che consegni le mie richieste. Io non so esprimermi meglio di cosi e per questo mi scuso, avrei milioni di cose da raccontare. Sapere che una persona prega per te riempie il cuore di gioia... 8 dicembre 2005 ... Negli ultimi tempi ho messo molto in pratica gli insegnamenti di Emilio, ho rispolverato la mia fede e in molti momenti della mia giornata penso alla nostra dolce Madre Misericordiosa. Di professione faccio il camionista, nella mia cabina tengo una corona e quando posso dico qualche Ave Maria. Devo dire che negli ultimi tempi le cose sono molto cambiate nella mia famiglia, con l'aiuto di un sacerdote e con tante preghiere mescolate a tanta buona volontà. Così da ambo le parti ci stiamo ritrovando con grande gioia. Nella mia giornata lavorativa includo tante preghiere e le affido ai nostri angioletti. Posso assicurare che trovo tanto sollievo, quando ritrovi la serenità, riscopri anche il gusto della vita, dove ogni espressione è gioia... Giuseppe


11 novembre 2005

Buona giornata carissimi mamma e papà di Emilio, invio questa mail perché desidero abbracciarvi per tutta la vostra fede, la vostra forza e il vostro coraggio. Io ho ricevuto il dono della fede e continuo a cercare il Signore in tutte le cose. Non è importante la mia storia, può essere simile a tante altre, è importante che ci si può aiutare vicendevolmente nel Signore. Avevo visto il papà di Emilio a “Porta a porta” e mi aveva molto colpito la vostra esperienza, però non avevo più pensato al libro quando andavo in libreria. Ma una settimana fa per caso l'ho visto: comprato - divorato. La vostra opera di apostolato è meravigliosa. Grazie ad Emilio e a voi, continuate ad assere scriba fedeli perché tutti abbiamo bisogno dell'abbraccio di Dio. Questa catena di fede è importantissima per ognuno di noi e per il mondo intero. Ho trovato sul sito i misteri del rosario che Emilio suggerisce di pregare, comincerò da oggi e con l'aiuto degli angeli cercherò di essere fedele il più possibile. Vi abbraccio nel Signore, saluti ad Emilio e un grazie. Presto avrò il secondo Diario di un angelo Cielo che poesia... grazie grazie grazie. Pina B


12 novembre 2005

Dopo una notte non facile sono uscite queste note poetiche più frutto del dolore che dell'ispirazione.

Cristo che sulla croce mi redimi
Quasi come te sarei
se fossi senza peccato
ma forse senza il tuo esempio
sarei perfetto
e nel mondo dell'errore
mi sale alla mente
l'idea peregrina
d'una vita da vivere com'è.

E allora ti cerco senza volerti trovare
ti prego sperando che tu non mi senta
ti imploro senza permetterti di ascoltarmi
Dio, che sei troppo grande per me

Eppure è atroce il tuo silenzio
ch'è il mio per te.

Leonardo Castellucci


22 novembre 2005

Caro Emilio, oggi ti ho scoperto per caso su internet chiedo aiuto a te che sei vicino a Dio. Da oggi in poi pregherò te perché Dio mi aiuti e mi avvicini a Lui. Marcello


5 dicembre 2005

Cari genitori di Emilio, io ho letto solo il primo libro, e ho prenotato in libreria il secondo. Lo aspetto con ansia! Volevo ringraziare Emilio per aver confortato il cuore di tante persone che qui sulla terra piangono e soffrono per la perdita dei propri cari. Emilio, non vedo l’ora di raggiungervi, ma non butterò via questa vita, te lo prometto. Con affetto, Angela


12 dicembre 2005

Buongiorno mamma e papà di Emilio, leggo sempre con grande interesse le lettere di Emilio e mi faccio da tramite con altre persone per distribuire gli aggiornamenti. Mi ringraziano e giro a voi tale ringraziamento per averci dato questa splendida opportunità di conoscenza a supporto della fede. Una sola domanda, che parte da un presupposto: è innegabile che i Vangeli abbiano subito delle manipolazioni, o siano stati reinterpretati, prima della stesura che noi conosciamo. Ciò non cambia di certo il messaggio di fondo. Dobbiamo ritenere come integrazione delle parole ufficiali dei 4 evangelisti anche quelle di qualche vangelo apocrifo ? O è spazzatura da non leggere neanche? Un sincero grazie e un abbraccio. Nicola B.


13 dicembre 2005

Sono un Medico Radiologo, conoscevo Emilio dai tempi della sua specializzazione al S. Eugenio perché il mio reparto era vicino al suo. La sua morte mi colpì profondamente, l'avevo visto la mattina prima dell'incidente, mentre, come era solito fare, scherzava e rideva con noi colleghi della Radiologia. Mi ero dimenticato di lui, la vita ed il lavoro mi avevano portato in un altro ospedale. A ottobre una macchina ha investito mia madre sulle strisce pedonali e non c'è stato nulla da fare. Io ho assistito all'evento e credo di essere morto anche io. Ho passato dei giorni bui, avevo paura di non riuscire più, con la morte nel cuore, a lavorare in un ospedale traumatologico. Un giorno per caso un amico mi ha parlato del libro di Emilio e in libreria l'ho trovato subito. Quando ho visto il nome l'autore ed la foto stentavo a crederci, ma il libro mi ha molto aiutato a non cadere in depressione e ha rafforzato la mia fede.
A dicembre mi sono forzato e sono partito per un congresso a Chicago, avevo paura di non farcela, ma ho pregato tanto e mi sono portato il libro in valigia. Sull'aereo guardavo le nuvole e pensavo a mia madre e ad Emilio, cercando un segno lassù nel Cielo. L' amico che mi aveva consigliato il libro aveva detto: vedrai troverai qualcosa anche laggiù negli States. Infatti tra gli stand del congresso, per combinazione, mi aspettavano due occhialini proprio quelli di Emilio, disegnati su una pezza azzurro cielo. Era un semplice gadget pulisci occhiali, ma mi sono sentito meglio. Sto finendo il libro e spesso mi collego al sito. Ho ricevuto tanta serenità e molto conforto per cui se vorrei ringraziare i genitori di Emilio.

24 dicembre

... ci sono molte cose che non ho ancora detto. Il giorno che mia madre e' morta ero entrato con la mia compagna in Santa Maria in Vallicella. Lei, che insegna storia dell'arte, ha cominciato a parlarmi di architettura e guardavamo i dipinti con il naso all'insù, poi ci siamo messi a pregare. ... Più tardi ci siamo ricordati di quella chiesa e della pace di quei momenti. Giorni dopo, la mia compagna, pregando, ha chiesto al Signore di mandare un Angelo ad aiutarmi. E così è stato. L'Angelo è Emilio, non ci sono dubbi, un Angelo che mi aveva già conosciuto. Contemporaneamente al suo libro ho avuto il numero telefonico di un sacerdote, un angelo terreno che ora mi segue ora nel mio percorso spirituale. A questo sono serviti gli occhiali! Credo di aver ottenuto questa Grazia dal Signore. Per questo motivo, anche nel dolore, sono molto sereno. La scorsa domenica siamo stati a Civitavecchia, nella chiesa in cui e' esposta la Madonna delle Lacrime. Durante il tragitto abbiamo pensato ad Emilio, il mare era pieno di vele, la luce era fantastica, sembrava primavera.. ... Tornati a casa, la mia compagna mi ha mostrato un cartoncino arancione con due angioletti, una medaglietta della Madonna e con una frase della SS. Vergine a S. Caterina Labouré. Lo aveva comprato per regalarlo ad una sua amica, ma non aveva letto la frase. Nel libro di Emilio ho trovatola stessa frase e la descrizione del cartoncino a pag196: " Fa' coniare una medaglia su questo modello, le persone che la porteranno riceveranno molte grazie, le grazie saranno abbondanti per coloro che la porteranno con fiducia". Che dire? Noi oggi siamo incredibilmente sereni! Dott. Leonardo C.


14 dicembre 2005

Carissima mamma di Emilio, non e' la prima volta che scrivo i miei pensieri a lei, per dichiarare sempre con più forza il mio grazie profondo ad Emilio. Proprio grazie ai suoi due fantastici libri ho riscoperto la fede. Molte volte mi brucia dentro una tale voglia di sapere, una sete di conoscenza riguardo alla fede, che non so frenare, altre volte però mi svuoto di tutto ciò che ho costruito di più bello per colpa di cose inutili e futili. Sarà per la nostra condizione umana, precaria e debole, che probabilmente si verifica questo, come lo stesso Emilio ci insegna, o perché una forza oscura ci condiziona la mente? Veramente non so dare una risposta. Qualche volta mi capita, soprattutto durante le preghiere, di essere condizionato da parole o frasi che so per certo non partono da me e non sono farina del mio sacco. Infatti mi provocano sdegno e non posso neppure sentirle. Ho cercato spiegazioni da un prete, ma non sono state chiare come avrei voluto. Forse “la fede si misura anche attraverso queste cose”, come io stesso ho appreso da Diario di un angelo, leggendo il capitolo “Lux facta est”. In ogni caso ancora grazie a Emilio e alle sue lettere, che mi hanno cambiato la vita facendomela guardare da un' altro punto di vista. Mimmi


24 dicembre 2005

Ciao, mi chiamo Emanuele e sono contentissimo di aver scoperto per "caso" il primo Diario di un Angelo e poi anche il secondo, infine anche il sito. Che bella sensazione è quella di poter vivere insieme a voi e ad Emilio. Come dice lui, si ha la sensazione di "toccare il cielo con un dito", avendo la possibilità di comunicare direttamente grazie ad una fede completamente rinnovata. E' vero che già ne abbiamo avuti tanti, di segni. Ma forse è altrettanto vera, vista l'ottusità dell' uomo, la necessità di continui impulsi, fino a quando arriva la "totale comprensione". Ma credo che solo la Vita (eterna) farà il resto. Vi ringrazio di cuore per aver dato un nuovo impulso alla mia fede e alla mia personale ricerca, spero continui, almeno finché si può... Grazieeeeeee, Emanuele


24 dicembre 2005

Gentili Signori Crispo, il primo Diario di Emilio, poi il suo secondo libro hanno rappresentato per noi un momento di svolta e l'inizio di un viaggio, che è culminato lo scorso anno a Medjugorje. Il cammino sicuramente è ancora lungo... ma meraviglioso, e l'averlo intrapreso un miracolo anche vostro e di Emilio. Tanti affettuosi e grati Auguri da Paolo e Marina